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Attività principali dell'istituzione

Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita la collezione di reperti archeologici provenienti dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati nella città romana a partire dal XVIII secolo.

La sua inaugurazione da parte del governo austriaco, con il nome di Imperial-Regio Museo dello Stato, risale al 1882. La sede prescelta fu la villa costruita nei primi decenni dell’800 dalla nobile famiglia Cassis Faraone, da cui prende il nome.

I beni conservati costituiscono uno straordinario repertorio di oggetti che racconta la vita quotidiana dell’antica metropoli romana tra il II sec. a.C.  e il V sec. d.C.,  e chiarisce, attraverso straordinari esempi di artigianato artistico la complessità sociale, politica e religiosa raggiunta dalla comunità aquileiese. Di particolare pregio sono le raccolte di gemme, manufatti in ambra e vetro nonché i lacerti musivi provenienti da domus ed edifici pubblici scavati nei secoli scorsi.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel maggio del 2021 è stata inaugurata la sezione espositiva del Museo archeologico nazionale di Aquileia dal titolo Lusso e ricchezza, che raccoglie alcuni dei reperti più preziosi della collezione: gemme, gioielli, monete e manufatti in ambra.

Fin dalle prime fasi di progettazione di questa sezione, si è ritenuto necessario studiare modalità innovative e digitali di fruizione della collezione, per valorizzare l'attuale selezione di reperti esposti migliorandone la visione e proponendo contenuti di approfondimento sia per il pubblico dei visitatoriu che per gli studiosi specialisti.

Lo strumento di fruizione digitale della collezione di gemme del museo, sviluppato dalla società Studio Base2 di Crema con il coordinamento scientifico del museo e grazie al cofinanziamento di Fondazione Friuli, è stato pensato come parte integrante dell'allestimento e si compone di due parti tra loro complementari: l'applicazione Museo Nazionale Aquileia Gemme, scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi mobili a partire dal 28 maggio, e la banca dati complessiva della collezione.

L'app, sviluppata nativamente per garantire una migliore esperienza agli utenti su dispositivi Android e iOS, comprende immagini ad alta risoluzione e descrizioni particolareggiate di 152 reperti tra gemme e cammei, in un’interfaccia grafica semplice ed immediata. L’obiettivo è duplice: agevolare i visitatori nell'esplorazione reale della sala fornendo uno strumento per orientarsi tra le gemme esposte e proporre, anche da remoto, un'esperienza virtuale di scoperta della collezione.

Lo strumento, collegato al sito web del museo e ai suoi canali social, consente la visione ravvicinata delle gemme più interessanti della collezione. L’inserimento di funzionalità multimediali per l’osservazione delle gemme a 360 gradi consente di apprezzare nel dettaglio le rappresentazioni. Nei particolari intagliati, spesso invisibili ad occhio nudo, infatti, si nasconde un patrimonio di storie e significati rappresentativi della cultura e del gusto della società aquileiese antica. Le dettagliate descrizioni conducono il fruitore in percorsi tematici di scoperta incentrati su specifici argomenti come la propaganda, il mito e la magia. Lo strumento incentiva inoltre la personalizzazione della propria esperienza di visita, dando la possibilità di compiere ricerche libere e di giocare con le funzionalità della realtà aumentata, incoraggiando anche la condivisione dei contenuti sulle piattaforme social.

La banca dati raggiungibile all’indirizzo https://www.manaquileiacollezione.beniculturali.it, invece, è stata pensata per dar conto dell’enorme ricchezza della collezione custodita nei depositi del museo di Aquileia non direttamente accessibile al pubblico, a cominciare dalla straordinaria raccolta di più di 6000 gemme non esposte. L’accessibilità al patrimonio, per fini di studio, ricerca e diletto da parte del pubblico costituisce una priorità e una sfida che il museo ha colto sfruttando le potenzialità degli strumenti digitali e della rete: l’intento è infatti quello di dare ai propri visitatori, anche virtuali, uno strumento per esplorare da remoto e in piena autonomia tutta la collezione museale.  La piattaforma sarà pertanto costantemente aggiornata con l’inserimento di dati relativi non solo alle gemme, ma a tutti i manufatti: è stata così inaugurata una vetrina virtuale per esplorare, studiare e approfondire sia i reperti esposti che l’enorme patrimonio custodito nei depositi.

La raccolta è stata realizzata dalla Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia a cui il luogo della cultura era assegnato fino all’entrata in vigore del DPCM 57/2024.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Museo archeologico nazionale di Aquileia ha presentato nel settembre del 2021 i nuovi strumenti di fruizione della sua collezione pensati per specifiche categorie di pubblico con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Si tratta di nuovi dispositivi, anche digitali, progettati e realizzati avvalendosi delle più attuali tecniche di rilievo e riproduzione di beni culturali, inseriti in un più vasto programma di azioni che la direzione del museo ha progettato per il potenziamento degli apparati didattici del rinnovato percorso espositivo.

“Per il museo è una grande soddisfazione poter presentare al pubblico un ulteriore tassello dell'ampio progetto avviato negli ultimi anni, grazie alla collaborazione e alla sensibilità di diversi enti e associazioni che ci accompagnano nel nostro percorso di ampliamento dei servizi al pubblico. Il progetto non è tuttavia concluso e l’intenzione è quella di continuare lungo la strada intrapresa con ulteriori azioni, nella convinzione che rendere un museo accessibile non significa solo abbattere le barriere architettoniche, ma anche e soprattutto fornire strumenti innovativi di fruizione e comprensione, perché solo in questo modo il patrimonio culturale può essere davvero uno strumento di conoscenza e di crescita individuale e collettiva”.

L’intervento amplia quanto già realizzato nel 2019: il museo si era già dotato di una mappa tattile accessibile a tutti comprensiva dell’intero complesso espositivo, e di un percorso tattile audiodescritto su reperti originali. 

Il percorso già disponibile è stato ora integrato con l’aggiunta di nuove postazioni, inserite organicamente nell’allestimento permanente su progetto di Giovanni Tortelli (GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati), per l’esplorazione tattile di ulteriori reperti che per le loro caratteristiche dimensionali e/o materiche, non potevano essere toccati in originale. Gli oggetti sono stati riprodotti in nylon con stampa 3D dopo un accurato rilievo con laser scanner, a cura della ditta digi.Art di Rosanna Pesce. Alcuni di questi sono stati stampati mantenendone le dimensioni reali (come nel caso del ritratto funerario di anziano, della testa della statua dell’imperatore Claudio, di una lucerna e della relativa matrice), mentre in altri casi si è proceduto a un attento lavoro di ricomposizione e rielaborazione dell’oggetto rilevato al fine di renderne più agevole la lettura tattile. Un particolare del mosaico con decorazione geometrica, ad esempio, è stato riproposto elaborando il volume di alcune tessere per comunicare con il rilievo la decorazione e la policromia della rappresentazione. La moneta dell’imperatore Diocleziano coniata ad Aquileia è stata ingrandita e scomposta in due supporti, che ne riproducono il dritto e il rovescio. In questo caso le legende e i soggetti impressi sui due lati sono stati rielaborati al fine di semplificarne la lettura. Tutte le postazioni del percorso tattile sono state inoltre dotate da didascalie con pittogrammi, caratteri a contrasto e in braille.

 Per facilitare la lettura degli apparati didattici del museo, inoltre, ogni testo di sala è stato dotato di un QR code che indirizza ad una pagina web con la trascrizione completa dei contenuti, che vengono così convertiti in parlato dai sintetizzatori vocali automatici.

Un nuovo strumento messo a disposizione del pubblico è inoltre la guida in LIS del museo: tutti gli apparati didattici presenti in sala sono stati tradotti integralmente nella lingua italiana dei segni. I video, realizzati dall’interprete Fabio Zamparo, sono organizzati all’interno di un’applicazione intitolata Aquileia. Guida in LIS, scaricabile gratuitamente dalle piattaforme Google store e App store. Le traduzioni sono state così raccolte in un unico strumento di fruizione digitale che guida le persone sorde lungo tutto il percorso espositivo anche grazie all’inserimento di immagini e testi scritti. Lo strumento può essere fruito sia all’interno del museo sia da remoto, e si inserisce in un più ampio progetto coordinato da digi.Art, che comprende sulla medesima piattaforma diversi luoghi della cultura italiani aderenti al progetto, costituendo così una sorta di catalogo di siti accessibili alle persone sorde. Gli stessi video, corredati da sottotitoli, saranno disponibili anche sul sito internet istituzionale del museo.

Fondazione Friuli (con convenzione per Bando Restauro 2018) ha stanziato per questo intervento 15000 euro.

La raccolta è stata realizzata dalla Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia a cui il luogo della cultura era assegnato fino all’entrata in vigore del DPCM 57/2024.


NOTE Intervento archiviato