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Attività principali dell'istituzione

La mostra è organizzata in collaborazione con Civita Mostre e la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze e si terrà presso il Salone Arengo del Complesso Monumentale del Broletto di Novara con apertura al pubblico da sabato 9 aprile a domenica 24 luglio 2016. Curatrici della mostra sono Mina Gregori e Maria Cristina Bandera.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 600.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

La mostra è organizzata in collaborazione con Civita Mostre e la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze e si terrà presso il Salone Arengo del Complesso Monumentale del Broletto di Novara con apertura al pubblico da sabato 9 aprile a domenica 24 luglio 2016. Curatrici della mostra sono Mina Gregori e Maria Cristina Bandera. La mostra intende presentare al pubblico il contributo di Roberto Longhi (1890-1970), una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, alla riscoperta del filone naturalistico nell’arte dei secoli passati. La rassegna mira a evidenziare inoltre il suo sguardo di conoscitore e la sua figura di collezionista.La presentazione al Broletto di Novara dei dipinti del Caravaggio,dei suoi precursori e dei suoi seguaci,appartenuti a Roberto Longhi e tuttora nella raccolta della Fondazione intitolata al suo nome, accanto ai prestiti provenienti da prestigiosi musei italiani, è un episodio inteso a rievocare prioritariamente, e con una esemplificazione che non ha l’eguale per scelta e qualità, la riscoperta del naturalismo nei suoi episodi iniziatori. Tale riscoperta si deve al grande critico Roberto Longhi che ha individuato i percorsi che nel passato anticiparono e prepararono l’attuale visione storica.Il percorso è organizzato secondo il criterio cronologico e tematico privilegiando i periodi e le scuole dell’arte italiana riscoperte da Longhi. L’itinerario si apre con le opere del Cinquecento, tra cui quelle riconducibili all’”Officina ferrarese”, accanto a quelle di alcuni protagonisti della stagione manierista e della scuola veneta, per arrivare all’area prediletta – sia per gli studi di Longhi che per le opere della sua collezione presentate –, quella del Caravaggio, dei suoi predecessori e dei suoi seguaci. La scelta dei dipinti mette in particolare evidenza l’importanza dei precursori lombardi e veneti, tra i quali spicca Lorenzo Lotto.


NOTE Intervento archiviato