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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La Sala delle Asse è un ampio ambiente a pianta quadrata  situato alla base del torrione nord-est del Castello Sforzesco che conserva una complessa, quanto suggestiva, decorazione pittorica costituita da un pergolato che si sviluppa dalle pareti su tutta la volta, da attribuire al genio inventivo di Leonardo. L’opera fu eseguita dall'artista, durante il suo soggiorno milanese al servizio degli Sforza, alla fine del Quattrocento e con il Cenacolo rappresenta uno dei due dipinti murali fino ad ora conosciuti e documentati come opere del grande maestro toscano. Dal 2013 è in corso il cantiere di studio e di restauro volto al recupero dell’imponente apparato decorativo: il cantiere si avvale delle più aggiornate tecniche di indagine condotte da enti e istituti di ricerca, quali l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Politecnico di Milano e il CNR.

Dopo l’intervento di restauro promosso sulla porzione di disegno posta sulla parete nord-est della Sala delle Asse, universalmente conosciuta come  "Monocromo", è ora in corso il descialbo delle pareti che sta facendo emergere nuove e significative porzioni di disegno preparatorio leonardesco ed è stato avviato il cantiere pilota di studio e analisi delle pitture delle lunette e della volta. 

Informazioni sullo stato della conservazione

Le preziose e delicate decorazioni pittoriche leonardesche della Sala delle Asse sono state pesantemente compromesse dalle campagne di restauro del 1901-1902 e 1954-1956: da allora non è stato più condotto alcun intervento, nonostante le problematiche esistenti. In particolare, i sali presenti nelle murature delle pareti e della volta avevano intaccato la leggibilità del disegno di Leonardo. Grazie all'Opificio delle Pietre Dure, per EXPO 2015 si è intervenuti sul cosiddetto "Monocromo", la porzione di pittura vinciana raffigurante radici e rocce, e si è cominciato a rimuovere gli intonaci che ricoprivano le pareti facendo emergere, dopo cinque secoli, numerose tracce di disegno a carboncino. Il cantiere pilota di analisi della volta e delle lunette, avviato nel 2016, sta permettendo di mappare e comprendere le problematiche esistenti, in modo da mettere a punto il miglior restauro possibile.

L'intervento riguarderà tutta la sala (dal pavimento alla volta) attraverso differenti metodologie di approccio e farà emergere con chiarezza la mano di Leonardo da Vinci in varie parti della composizione. Tale progetto riveste rilevanza internazionale: infatti sul cantiere si alternano studiosi, direttori di musei ed esperti di Leonardo provenienti da tutto il mondo. Nel 2019 la Sala verrà riaperta al pubblico con una presentazione multimediale dei risultati raggiunti.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Sala delle Asse è inserita nel percorso dei civici musei (Museo d'Arte Antica) ed è bene di interesse culturale, ai sensi dell'art. 10 del D. Lgs. n. 42/2004 "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio". Gli orari di apertura dei musei sono: dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Durante il semestre di Expo 2015 la Sala è stata riaperta al pubblico ed il restauro è stato illustrato attraverso una mostra multimediale, molto apprezzata. Nel corso degli interventi di restauro, la Sala delle Asse sarà inaccessibile al pubblico. E' possibile, già da qualche anno, seguire il lavoro del cantiere sul sito www.saladelleassecastello.it .

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 1.800.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

•La Sala delle Asse è un ampio ambiente a pianta quadrata situato alla base del torrione nord-est del Castello Sforzesco che conserva una complessa, quanto suggestiva, decorazione pittorica costituita da un pergolato che si sviluppa dalle pareti su tutta la volta, da attribuire al genio inventivo di Leonardo. L’opera fu eseguita dall'artista, durante il suo soggiorno milanese al servizio degli Sforza, alla fine del Quattrocento e con il Cenacolo rappresenta uno dei due dipinti murali fino ad ora conosciuti e documentati come opere del grande maestro toscano. Dal 2013 è in corso il cantiere di studio e di restauro volto al recupero dell’imponente apparato decorativo: il cantiere si avvale delle più aggiornate tecniche di indagine condotte da enti e istituti di ricerca, quali l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Politecnico di Milano e il CNR. Dopo l’intervento di restauro promosso sulla porzione di disegno posta sulla parete nord-est della Sala delle Asse, universalmente conosciuta come "Monocromo", sono ora in corso indagini conoscitive con l'utilizzo di tecnologia laser che stanno facendo emergere nuove e significative porzioni di disegno preparatorio leonardesco sulle pareti ed è stato avviato il cantiere pilota di studio e analisi su alcune porzioni della decorazione policroma delle lunette e della volta.