Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Palazzo Ferri è stata l’ultima residenza di Camillo Ferri, Marchese di Monte Ferro, che, morendo nel 1902, lasciò tutti i suoi averi al Comune, all’Ospedale Umberto I, all’Asilo Vittorio Emanuele II, all’Orfanotrofio Carradori‐Pianetti, alla società Operaia, al Gabinetto di Lettura A. Scaramuccia ed alla Banda Filarmonica. La facciata principale del palazzo è in stile tardo neoclassico ed al Piano Nobile, che conserva soffitti affrescati con motivi mitologici, è ospitato l’Archivio Storico.
L’archivio storico contiene 184 pergamene, le più antiche delle quali risalgono al XII secolo, numerosi volumi cartacei e faldoni contenenti atti vari. Vi è inoltre conservato tutto l’archivio del ‘900, con libri, testi, raccolte, materiale bibliografico e storico‐artistico, oltre agli archivi dell’ex ECA, delle Opere Pie e di altri Enti di beneficenza. L’archivio è stato riordinato per la prima volta nel 1903 dall’Avvocato Zeffirino Fogante con la conferma della classificazione dei documenti in tre raggruppamenti ed elenchi distinti, il primo composto da pergamene datate tra il 1131 e il 1783, monografie ed opere su Montecassiano e sugli uomini illustri, il secondo composto da volumi manoscritti e rilegati che vanno dal 1396 fino al 1808 ed infine il terzo composto da una raccolta di materiale vario.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’intervento riguarda la conservazione ed il restauro della partitura decorativa raffigurante “Scene mitologiche” di autore ignoto del Sec. XIX a tempera magra su camorcanna di n.1 soffitto di dimensioni cm 500x750 in pianta + cm 77 sulle pareti per una superficie sviluppata totale di mq 68. Lo sviluppo dell’area comprende sia la curvatura dei soffitti sia la parte delle finte cornici pittoriche che scendono sulle pareti.
Infiltrazioni d’acqua piovana hanno deteriorato le volte a camorcanna e, conseguentemente, le decorazioni pittoriche del soffitto, provocando la discesa di Sali contenuti negli intonaci e di tannino delle essenze arboree di sostegno, con il loro conseguente deposito sulla superficie della decorazione, il dilavamento di parti di essa, che essendo realizzata a tempera è asportabile dall’acqua e l’alterazione della qualità del pigmento colorico e dei leganti.
Inoltre movimenti strutturali hanno generato numerose e lunghe crepe con dislivellamenti della superficie, causando ampie lacune.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Palazzo Ferri è visitabile nel periodo Aprile/Ottobre in concomitanza con gli orari di apertura dell’Ufficio Turistico. Inoltre, essendo sede dell’Archivio Storico Comunale, è visitabile in occasione di eventi, manifestazioni e convegni.