Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Le origini storiche del complesso edilizio del Mercato del Carmine risalgono a circa l'anno mille. Le principali fasi di ampliamento e modifica della struttura conventuale risalgono al 1342, quando i Carmelitani ricevettero dal vescovo Guglielmo II la chiesa di S. Pier Cigoli e nel 1460, quando sovvenzioni pubbliche attestano il rinnovato impegno dei religiosi ad ampliare il convento.
Dopo la soppressione degli ordini religiosi il convento dopo il 1866 sembrava destinato ad ospitare varie funzioni pubbliche, quali la Pretura, l'accettazione dei soldati di leva e un mercato coperto dei cereali.
Tuttavia la funzione religiosa del complesso edilizio rimase in essere fino agli anni trenta del secolo scorso come si evince anche da documentazione fotografica allegata. L’inadeguatezza igienico sanitaria del Mercato delle Vettovaglie di piazza Anfiteatro spinse nel 1932 l'ufficio tecnico comunale ad elaborare un progetto di costruzione nel convento del Carmine e nella chiesa attigua di un mercato dotato di 31 negozi, 200 banchi di vendita, 30 banchi per il pesce, 6 magazzini all'ingrosso e due vani per la vigilanza sanitaria e l'amministrazione.
L'importo dei lavori, di £ 1.200.000, non era sostenibile dal Comune che decise di affidare la costruzione ad una ditta privata, affidandole anche la gestione per un congruo numero di anni.
Il 9 marzo del 1933 ebbe luogo una asta pubblica per la concessione della costruzione e dell'esercizio del mercato coperto. La ditta vincitrice, la Compagnia Fiduciaria di Lucca, completò i lavori e curò la gestione dell'immobile per 16 anni.
Tra le varie modifiche di progetto previste per il complesso edilizio, vi era anche quella relativa alla copertura del chiostro del convento mediante struttura leggera che consentisse l’utilizzo del chiostro stesso per tutto l’anno proteggendo l’attività del mercato dalle intemperie.
Le operazioni di costruzione proseguirono con lentezza a causa della non immediata disponibilità di tutti i locali compresi nell'intervento, e furono completati solo il 16 marzo 1936.
Nel 1952, terminato il periodo di concessione, il bene tornò nelle mani del Comune che ne proseguì la gestione: il mercato si mantenne fiorente fino al 1974, quando le attività ambulanti connesse al mercato settimanale che si svolgeva nelle vie adiacenti e nella piazza del Carmine iniziarono a soffrire della non idoneità del contesto urbano.
Informazioni sullo stato della conservazione
La struttura necessita di importanti lavori di consolidamento strutturale, restauro e riqualificazione sia della parte "chiostro" che della parte "chiesa".
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il mercato è aperti tutti i giorni feriali con esclusione dei pomeriggi di mercoledì e sabato.