Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il centro storico di Corinaldo, posizionato su uno dei sei colli sui quali si estende il territorio comunale, è uno dei più begli esempi di borghi storici che costellano la Regione Marche. Il suo nome deriva con ogni probabilità da “Curia di Rinaldo”, il nome di origine longobarda che doveva identificare il primo nucleo abitativo in epoca alto-medievale. Le prime notizie storiche su Corinaldo si hanno a partire dal mille d.C., quando in tutto il centro Italia si verifica la trasformazione degli insediamenti in villaggi fortificati, in quel processo di “incastellamento” reso necessario dall’ondata di invasioni saracene, ungare e normanne. Per la sua posizione strategica tra la Marca di Ancona e il Montefeltro, durante la crisi del sistema feudale Corinaldo diviene territorio ambito e conteso tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline in guerra per il potere. Completamente distrutta fu ricostruita ex-novo con l’attuale cinta muraria: 912 metri di mura quasi interamente percorribili, punteggiata da porte, baluardi e torri di difesa. Ancora perfettamente conservate, le mura rendono il centro storico di Corinaldo un raro esempio di architettura militare, una città fortificata in grado di resistere agli assedi che si susseguiranno nei secoli successivi. Nel 1517 Corinaldo assurge a rango di città, per nomina di Papa Leone X che le riconosce il merito di aver resistito per 23 giorni all’assedio del Duca di Urbino. La possente cinta muraria, riconosciuta come la più intatta e fortificata della Regione Marche, abbraccia un centro storico ricco di monumenti barocchi e neoclassici, costituito da chiese e palazzi signorili che vi vennero edificati a partire dal ‘600, a testimonianza di un sempre più diffuso benessere.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il tratto di mura storiche, ha subito nel primo dopoguerra alcuni interventi di consolidamento strutturale piuttosto consistenti, che ne hanno modificato in maniera rilevante i connotati storici, per poi subire alcuni interventi di cuci-scuci alle fine degli anni settanta. I diversi interventi manifestano una situazione disomogenea sul paramento murario, i cui giunti di malta risultano degradati con presenza di muschio e erbe infestanti che ne minacciano anche la stabilità strutturale
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Le mura stroriche, sono visibili a tutti e non hanno nessuna limitazione sugli orari di apertura.