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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Castello Reale di Govone, Residenza Sabauda, è costituito da due piani principali e un terzo di minor altezza, tra loro collegati da eleganti scaloni e scale di servizio. La facciata è ricca di decorazioni e sculture ed è affiancata da due avancorpi in mattoni rossi, rivolti a mezzogiorno. Lo scalone d’onore è formato da quattro rampe marmoree, fiancheggiate da parapetti a balaustra e decorate da possenti telamoni e bassorilievi provenienti dal Castello di Venaria Reale.

Il Castello fu ricostruito per interessamento di Roberto Solaro, Gran Priore del Ordine di Malta e del nipote Ottavio Francesco Solaro, al quale l’Architetto Guarino Guarini dedicò il progetto di ricostruzione del castello stesso. L’esecuzione dell’opera fu proseguita dagli eredi, fra i quali Giuseppe Roberto Solaro, cui si deve la testimonianza dell’intervento dell’Architetto Benedetto Alfieri.

Nel 1792, con la morte di Amedeo Lodovico Solaro, il Castello venne acquistato da Vittorio Amedeo III Re di Sardegna a favore dei figli Carlo Felice e Giuseppe Benedetto Placido. Dopo la sconfitta dei Piemontesi da parte delle truppe francesi, il Castello venne incamerato dalla Nazione Francese. Nel 1810, per decreto napoleonico, fu messo all’asta e quindi acquistato da Teobaldo Alfieri di Sostegno, che lo cedette nel 1816 al principe Carlo Felice, che riprese il possesso del maniero.

Nel 1819 Carlo Felice si occupò attivamente del restauro e dell’ammodernamento del castello, i cui lavori furono diretti dagli architetti Giuseppe Cardone e Michele Borda. Particolare attenzione venne dedicata alla decorazione del salone centrale, che fu affidata al pittore Luigi Vacca, che si avvalse della collaborazione di Fabrizio Sevesi. Sempre al Vacca ed s Carlo Pagani e Andrea Piazza furono affidate le decorazioni delle sale degli appartamenti reali.

Il Castello Reale di Govone dal 1997 viene annoverato tra le residenze sabaude piemontesi che l’UNESCO ha inserito nella World Heritage List.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il castello di Govone è interessato da uno stato di conservazione caratterizzato da fenomeni di degrado di diversa entità.

E’ necessario il restauro conservativo di opere di pregio sotto il profilo storico-ambientale, architettonico e decorativo che riguarda gli ambienti del piano terra e del piano nobile con attenzione alle volte, pareti dipinte, pavimenti; decorazioni in stucco e infissi in legno.

Ai fini puramente orientativi vengono di seguito elencati gli elementi di emergente criticità:

- Deve essere ripristinata la funzionalità di tutti serramenti che ad oggi non sono stati oggetto di azioni manutentive

- Tutti gli ambienti del secondo piano risentono di uno stato generale di abbandono e di obsolescenza impiantistica

-  Alcuni tratti murari di architravi e volte degli appartamenti reali denunciano il passaggio di lesioni strutturali.

- La scala di collegamento ai diversi piani, in alcuni punti del suo sviluppo, accusa dissesti di natura strutturale

- Le pavimentazioni in cotto sono fortemente degradate

-  Al piano terra alcune volte decorate sono percorse da lesioni di carattere strutturale

- Le pavimentazioni del padiglione di levante, costituite da seminati di pregevole fattura, devono essere attentamente restaurate

- Sono necessari interventi importanti di adeguamento degli impianti.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il castello di Govone è visitabile da Marzo ad Ottobre nelle giornate di sabato e domenica, oppure per gruppi su prenotazione.

Sono previste visite guidate e la possibiltà di organizzare eventi in collaborazione con il ristorante situato nelle scuderie del Castello.

Per maggiori informazioni: www.castellorealedigovone.it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.500.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Restauro degli appartamenti reali consistenti in: restauro della superficie pittorica delle volte, consolidamento delle volte previo asportazione del pavimento, riposizione del pavimento, infissi interni ed esterni e adeguamento impianti.  Gli appartamenti reali erano composti di: camera da parata, camera di udienza, camera da letto e ambienti privati e di servizio e avevano ingressi separati. Gli affreschi sono dipinti da Andrea Piazza e Carlo Pagani con interventi di Luigi Vacca e il percorso tematico delle pitture si ispira alla mitologia classica. Per il pavimento in legno, posto in opera negli anni venti dell’Ottocento e l’arredo ligneo in parte disperso, fu ingaggiata una famosa équipe di scultori in legno con a capo Giuseppe Maria Bonzanigo.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Procedure di Gara

IMPORTO 1.476.381,03 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Gli interrati del Castello di Govone sono articolati su due livelli e si sviluppano su una superficie di oltre 1.000 metri quadri, interessano l’intera sagoma dell’edificio e si estendono sotto la corte antistante il Castello fino al muraglione di contenimento verso la piazza del paese.  Agli interrati si accedeva da diversi punti e servivano, grazie alla loro articolazione su più livelli anche come raccordo tra le diverse aree dell’edificio.

L’imponenza degli spazi sottolineata dalle volte, dai massicci muri in mattoni a vista e l’articolazione in molte sale con cisterne, affreschi, prigioni, passaggi sotterranei rende incredibilmente affascinante questo spazio tutto da recuperare all’originario splendore e da dedicare a una nuova vocazioneche affondi le radici nel suo passato ma che trovi un nuovo modo di raccontare quello che è oggi il ruolo del castello di Govone nel panorama piemontese contemporaneo. 


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 52.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Lavori di restauro della Galleria Alfieri al piano terra del castello, consistente nel ripristino, restauro e consolidamento delle superfici decorate a stucco, consolidamento della volta a botte, realizzazione di nuovo pavimento in legno. Al termine dell'intervento il locale è stato adibito a sala mostre insieme agli ambienti attigui dotandoli di tutte le attrezzature necessiare per la realizzazione di mostre di arte contemporanea


NOTE Intervento archiviato