Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Si tratta di un centinaio di oggetti tra stampe, volumi illustrati e disegni selezionati per la mostra che la Fondazione Brescia Musei dedicherà alla ricorrenza del cinquecentenario della morte di Raffaello. Le stampe in particolare (che sono la tipologia numericamente più cospicua) coprono un arco cronologico che va dal secondo decennio del Cinquecento alla prima metà dell'Ottocento. Tra i fondi di maggiore rilievo sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo si segnalano in particolare le stampe prodotte dalla bottega di Marcantonio Raimondi (costituita dallo stesso Raffaello e attiva sotto la sua personale direzione fino al 1520), le incisioni di Giovanni Volpato (la serie completa dei grandi fogli delle Stanze Vaticane e una importante rappresentanza di quella dei Pilastri delle Logge) e infine quelle della scuola di Brera, con opere dei maestri Giuseppe Longhi e Pietro Anderloni. Gli autori dei disegni - tutti direttamente legati all'ambito di formazione della collezione Tosio - sono Pietro Anderloni, Luigi Basiletti e Giovanni Carnovali detto il Piccio.
Informazioni sullo stato della conservazione
Le opere presentano - con diversa intensità e frequenza - tutte le criticità caratteristiche delle opere d'arte su carta di antiche collezioni:
- presenza di controfondi
- strappi
- lacune
- macchie
- foxing
- fotossidazione
- accumuli di polvere.
I volumi necessitano di una revisione delle legature e delle coperte.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Le opere saranno esposte alla mostra "Raffaello. L'invenzione del divino pittore", che si terrà al Museo di Santa Giulia dal 2 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021.