Attività principali dell'istituzione
Brixia. Parco archeologico di Brescia romana offre un percorso nella città antica tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. Riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2011, insieme al complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia, è stato oggetto di un progetto di recupero archeologico e architettonico che ha valorizzato e reso accessibili i luoghi straordinari che ne fanno parte:
il Santuario di età repubblicana (I secolo a.C.);
il Capitolium (73 d.C.), con resti di età imperiale e integrazioni museali ottocentesche;
il Teatro romano, uno dei più grandi teatri antichi del nord d’Italia (I-III secolo d.C.).
L’area è stata progressivamente portata in luce e valorizzata a partire dal 1823, quando, grazie a una sottoscrizione pubblica, l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia avviò indagini archeologiche partendo dai pochi elementi affioranti all’interno di proprietà private. La campagna portò a risultati straordinari e consentì il recupero, oltre che delle architetture, di importanti reperti bronzei, tra cui la celebre Vittoria Alata, riallestita nel 2020 nell’aula orientale del Capitolium.
L’intera area archeologica è stata riaperta al pubblico nel 2015, dopo anni di scavi, restauri e un organico progetto di valorizzazione che l’ha resa totalmente accessibile. Dal 2023 le aree del Parco archeologico di Brescia romana e del complesso monumentale di Santa Giulia sono collegate da un percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico: il Corridoio UNESCO, un chilometro di archeologia, arte e cultura lungo 2500 anni di storia. Il parco è dotato dei più moderni sistemi di comunicazione, tra cui la realtà virtuale e aumentata, che permette ai visitatori di immergersi nella storia e nella vita della città romana.
Grazie al Biglietto Unico Integrato è possibile visitare Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, con il santuario repubblicano, il teatro, il Capitolium e la Vittoria Alata, insieme ai quattro musei del sistema civico bresciano: Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e Museo delle Armi Luigi Marzoli.
I siti museali e le aree monumentali afferenti al Parco Archeologico di Brescia Romana e al sito UNESCO sono di proprietà del Comune di Brescia e, in parte — per quanto concerne l’area archeologica — dello Stato. La loro gestione è affidata, in virtù di una concessione ventennale, alla Fondazione Brescia Musei, ente di diritto pubblico sottoposto al controllo del Comune e partecipato, oltre che dal medesimo, da Fondazione ASM, UBI Fondazione CAB e dalla Camera di Commercio.
La Fondazione, in conformità al D.Lgs. 42/2004 e in coerenza e continuità con le funzioni storiche e le missioni dei musei e siti archeologici di Brescia, persegue finalità di tutela, conservazione, studio, ricerca, valorizzazione, promozione e sviluppo turistico, economico e culturale dei beni e dei siti museali, storici e culturali.

