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Raccolta realizzata a seguito della Risoluzione n. 136/2017 dell'Agenzia delle Entrate

Attività principali dell'istituzione

Brixia. Parco archeologico di Brescia romana offre un percorso nella città antica tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. Riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2011, insieme al complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia, è stato oggetto di un progetto di recupero archeologico e architettonico che ha valorizzato e reso accessibili i luoghi straordinari che ne fanno parte:

il Santuario di età repubblicana (I secolo a.C.);

il Capitolium (73 d.C.), con resti di età imperiale e integrazioni museali ottocentesche;

il Teatro romano, uno dei più grandi teatri antichi del nord d’Italia (I-III secolo d.C.).

L’area è stata progressivamente portata in luce e valorizzata a partire dal 1823, quando, grazie a una sottoscrizione pubblica, l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Brescia avviò indagini archeologiche partendo dai pochi elementi affioranti all’interno di proprietà private. La campagna portò a risultati straordinari e consentì il recupero, oltre che delle architetture, di importanti reperti bronzei, tra cui la celebre Vittoria Alata, riallestita nel 2020 nell’aula orientale del Capitolium.

L’intera area archeologica è stata riaperta al pubblico nel 2015, dopo anni di scavi, restauri e un organico progetto di valorizzazione che l’ha resa totalmente accessibile. Dal 2023 le aree del Parco archeologico di Brescia romana e del complesso monumentale di Santa Giulia sono collegate da un percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico: il Corridoio UNESCO, un chilometro di archeologia, arte e cultura lungo 2500 anni di storia. Il parco è dotato dei più moderni sistemi di comunicazione, tra cui la realtà virtuale e aumentata, che permette ai visitatori di immergersi nella storia e nella vita della città romana.

Grazie al Biglietto Unico Integrato è possibile visitare Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, con il santuario repubblicano, il teatro, il Capitolium e la Vittoria Alata, insieme ai quattro musei del sistema civico bresciano: Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e Museo delle Armi Luigi Marzoli.

I siti museali e le aree monumentali afferenti al Parco Archeologico di Brescia Romana e al sito UNESCO sono di proprietà del Comune di Brescia e, in parte — per quanto concerne l’area archeologica — dello Stato. La loro gestione è affidata, in virtù di una concessione ventennale, alla Fondazione Brescia Musei, ente di diritto pubblico sottoposto al controllo del Comune e partecipato, oltre che dal medesimo, da Fondazione ASM, UBI Fondazione CAB e dalla Camera di Commercio.

La Fondazione, in conformità al D.Lgs. 42/2004 e in coerenza e continuità con le funzioni storiche e le missioni dei musei e siti archeologici di Brescia, persegue finalità di tutela, conservazione, studio, ricerca, valorizzazione, promozione e sviluppo turistico, economico e culturale dei beni e dei siti museali, storici e culturali.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 300.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La progettazione per la rifunzionalizzazione è stata avviata nel corso del 2024 con la redazione da parte dello studio David Chipperfield Architects S.R.L. di un Progetto di Massima che permetterà di individuare i contenuti architettonici e di indirizzo per le successive fasi di progettazione.
L’idea progettuale mette a sistema le necessità di ordinaria fruizione del sito archeologico
implementandola con l'impiego per lo spettacolo dal vivo per 1000 spettatori durante la stagione estiva, al fine di riportare nel cuore di Brescia un'importante funzione di aggregazione sociale e culturale. L’intervento consentirà sia l’uso di parte della cavea per l’accoglienza del pubblico che l’utilizzo del pulpito, restituendolo all’originaria funzione di palcoscenico e rievocando, attraverso strutture parte permanenti e parte effimere, l’antica e monumentale struttura del frontescena perduta probabilmente a causa di un terremoto. Parallelamente saranno creati percorsi di visita che consentiranno la piena percorribilità di tutti gli ambiti del teatro, a partire dalla cavea e dal pulpito e fino alla media cavea, includendo i vomitoria (gallerie con funzione d’ingresso) collegati alla summa cavea. L’estensione del percorso di visita alle parti più elevate consentirà di raggiungere un punto panoramico per godere di una straordinaria prospettiva sull'intera cornice archeologica, spaziando con la vista anche fino all'area sacra di Piazza del Foro e del Capitolium.
Il progetto, inoltre, integrerà gli esiti del progetto di studio, restauro e rifunzionalizzazione inclusiva del Teatro romano e del piano terra dell’adiacente palazzo Maggi Gambara, con la finalità di creare spazi di servizio, già in corso di attuazione da parte del Comune di Brescia.
La redazione del PFTE, che si ipotizza si concluda entro la fine del 2026, verrà modulata sugli esiti degli scavi promossi dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Brescia e di Bergamo, e:
- svilupperà gli aspetti architettonici degli spazi destinati allo spettacolo;
- completerà i percorsi di accessibilità già avviati dal Comune;
- definirà il consolidamento del corpo nord di palazzo Maggi Gambara.