Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Incorniciature pertinenti alla Sacra Conversazione della Vergine tra i santi Michele arcangelo, Pietro, Paolo e Giovanni Battista 1509.
La grande pala oggi esposta nella prima sala del Museo Civico d'arte antica di Pistoia (fig. 1), assieme alla sua ricca carpenteria lignea che un tempo la completava e all'altra pala di Ridolfo del Ghirlandaio (conservata nella stessa sala) è entrata nelle collezioni comunali nel 1913 dall'originaria destinazione della chiesa di San Pier Maggiore a Pistoia (fig. 2), proprietà dell'Amministrazione comunale sin dalle soppressioni napoleoniche del 1808. Commissionata nel 1505 per l'altare maggiore della chiesa e realizzata solo nel 1509 grazie all'interessamento del vescovo Niccolò Pandolfini, l'opera è una tra le più importanti testimonianze della pittura rinascimentale di primo Cinquecento a Pistoia, divenuta sin da subito uno dei principali punti di riferimento nel contesto artistico cittadino.
Grazie alle ricognizioni e agli aggiornamenti scientifici promossi dai Musei Civici, così come ai recenti studi critici (A. Grassi in G. Guazzini, La chiesa di San Pier Maggiore. Un osservatorio sull'arte a Pistoia tra Romanico e Barocco, Pistoia 2025), è stato riscoperto il sontuoso sistema di incorniciature lignee originarie della pala, improvvidamente asportate in restauri novecenteschi, noto sinora solo attraverso fotografie d'epoca. Tali incorniciature, intagliate e dipinte, in origine completavano fastosamente la pala centrale: esse sono costituite da due semi-pilastri dipinti e intagliati con ricche grottesche (figg. 3-8), un tempo destinate a innestarsi verticalmente nella predella dipinta (oggi nel Museo Civico d'arte antica), nonché da un grande architrave superiore, ornato da eleganti racemi vegetali dorati, che riquadrava superiormente la pala (fig. 5). Nello spessore delle lesene è stata inoltre scoperta un'inedita decorazione pittorica di Gerino Gerini stesso, che, oltre ad eleganti festoni a monocromo, riporta l'importante data di realizzazione dell'opera (1509) in caratteri romani (fig. 6). Questo complesso apparato ligneo tuttavia non era solo un imponente completamento decorativo dell'opera, ma era anche un articolato sistema architettonico che monumentalizzava spettacolarmente la pala sull'altare maggiore della chiesa, rendendola strutturalmente autoportante.
Grazie ai recenti studi della critica che consentono di comprendere l'originaria configurazione complessiva dell'opera negli antichi spazi ecclesiali, anch'essi di proprietà comunale, con annessa restituzione digitale (fig. 9), appare d'importanza capitale procedere con il recupero e restauro di questi antichi apparati assieme alla pala, per essere adeguatamente valorizzati, restituendo ai visitatori e alla comunità intera, cittadina e scientifica, un importante tassello utile per la comprensione e riscoperta del patrimonio culturale cittadino e italiano.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato conservativo delle incorniciature lignee si presenta assai problematico e richiede un urgente intervento di restauro. Dal momento che nel corso del tempo hanno subito infiltrazioni di umidità e polveri, le strutture presentano criticità relative alla struttura lignea (attacchi di tarlo, punti di marcescenza, distacchi, cadute), alla preparazione gessosa soprastate gli intagli (solfatazioni, rigonfiamenti, cadute), alle dorature (ossidazioni, cadute) e alle parti dipinte (cadute, ossidazioni). Il bene oggetto delle erogazioni liberali è un bene culturale ai sensi dell'art. 10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. D.Lgs. N. 42/2004 e s.m.i.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Museo Civico d'Arte Antica di Pistoia presso cui è conservata la pala e la predella dipinta di Gerino Gerini osserva il seguente orario di apertura al pubblico: dal martedì al venerdì: 10.00-14.00; sabato, domenica, festivi: 10.00 -18.00; lunedì: chiuso. Le cornici intagliate sono invece attualmente conservate presso i depositi dell'Amministrazione comunale e non accessibili.

