Attività principali dell'istituzione
Conservazione atti e documenti prodotti nello svolgimento delle funzioni amministrative istituzionali del Comune di Sarnano
Conservazione atti e documenti prodotti nello svolgimento delle funzioni amministrative istituzionali del Comune di Sarnano
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
IMPORTO 13.750,00 €
Si intende attuare la messa in sicurezza di tutta la documentazione dagli anni '60 in avanti, che rischia di essere dispersa in quanto mescolata alla documentazione attinente l'archivio di deposito ed in quanto si trova in locali danneggiati dal sisma. Data la complessità della situazione, allo scopo di effettuare un intervento organico, volto a tutela e rendere fruibile il complesso documentario che costituisce l'identità e la memoria storica di questo territorio si procederà per gradi seguendo gli step di seguito sintetizzati:
1. Possibilità di fruire online del database relativo all'archivio storico pre-unitario (secoli XIII-XIX) e post-unitario (1861-1959), creato nel precedente intervento di riordino archivistico, mediante riversamente di tale database nel software Archimista.
2. Schedatura, riordino e inventariazione (mediante software Archimista) di alcune serie del fondo relativo agli anni 1960-1979, con l'obiettivo di attuare l'inventariazione completa di tutte le serie di documenti in un prossimo intervento di riordino.
Costo complessivo intervento: € 13.750,00.
NOTE Intervento archiviato
Aggiornato il
PREVISTI
13.750,00 €RICEVUTI
+13.750,00 €SPESI
-13.750,00 €Raccolta aperta
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
PREVISTI
13.750,00 €RICEVUTI
+13.750,00 €SPESI
-13.750,00 €BENEFICIARIO Comune di Sarnano
IBAN IT 94 Z 01000 03245 332300303824
CAUSALE Art Bonus - Comune di Sarnano - Archivio storico comune - Codice fiscale o P. Iva del mecenate - Nome Intervento: "Messa in sicurezza, riordino, inventariazione, valorizzazione e fruizione online dell'archivio storico comunale di Sarnano"
ALTRE INFORMAZIONI L'intervento è parzialmente finanziato da Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata e dalla Regione Marche