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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'edificio in origine era il convento dei frati Minimi di San Francesco di Paola che venne costruito fuori Porta Carini alla fine del XVI secolo. Con l'entrata in vigore della legge che nel 1866 sopprimeva gli ordini religiosi e della successiva confisca dei beni da parte dello Stato Italiano, il convento venne adibito a caserma di fanteria e il chiostro fu trasformato in un cortile, gli archi dell'antico portico tompagnati per creare una serie di piccoli locali. Molte delle decorazioni con soggetto sacro furono distrutte, come le pitture con le storie della vita del Santo, che si trovavano sulle pareti del chiostro.

 

Informazioni sullo stato della conservazione

Il chiostro, malgrado le notevoli trasformazioni, presenta ancora elementi che permettono di riconoscere la sua originara volumetria e la monumentalità; infatti, nel cortile della caserma su tre lati sono ancora visibilli le colonne, i capitelli e gli archi parzialmente inglobati nella struttura muraria dell'edificio, che scandiscono lo spazio in campate regolari.

Durante alcuni lavori di ristrutturazione in tre locali che si affacciano sul cortile della caserma, sono venuti alla luce alcuni frammenti di decorazione pittorica che si è rivelata molto interessante. I dipinti sono stati restaurati da restauratori della Soprintendenza di Palermo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Si prevede l'apertura al pubblico della caserma la prima domenica del mese.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 90.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Durante alcuni lavori di ristrutturazione in tre locali che si affacciano sul cortile della Caserma, sono venuti alla luce alcuni frammenti di decorazione pittorica che si è rivelata molto interessante. I dipinti sono stati restaurati dai restauratori della Soprintendenza di Palermo. Il progetto prevede la liberazione della muratura di quattro fornici del chiostro, la rimozione delle lastre di marmo che ricoprono l'originario basamento, il restauro degli elementi lapidei quali basamenti, colonne, capitelli e archi; la sostituzione della attuale pavimentazione con cotto siciliano, l'istallazione di un impianto di illuminazione ed infine, la chiusura di quattro archi con struttura in acciaio e vetro per consentire una visione, seppur parziale, dello stato originario del chiostro. Per tale intervento è previsto un costo di realizzazione di euro 90.000,00 compresa Iva al 10%.

A seguito della pubblicazione della scheda, la Fondazione Sicilia ha stanziato un contributo di euro 25.000 a fronte dei 90.000 previsti.

La Soprintendenza di Palermo ha, conseguentemente, redatto un progetto rimodulato che prevede di intervenire nei primi due fornici del chiostro e sulla pavimentazione dell’ambiente corrispondente.

Per realizzare il progetto sono necessarie le seguenti lavorazioni:

  • Approntamento di ponteggio mobile per consentire l’accurata esecuzione del taglio a sezione obbligata della muratura all’interno dei due fornici, la dismissione dei pluviali e degli infissi.

  • La dismissione delle lastre di marmo che rivestono la base del colonnato e la ricostruzione dell’apertura del muretto utilizzando e integrando i conci di calcarenite conservati all’interno dei locali della caserma.

  • Rimozione del pavimento in scaglie di cemento e demolizione del massetto fino a quota del pavimento originale e conseguente integrazione dello stesso con materiale analogo a quello ancora esistente. Si prevede una integrazione della superficie di circa 25 mq.

  • Il restauro delle parti lapidee del colonnato.

  • Fornitura in posa in opera di n.2 vetrate con apertura scorrevole con struttura in acciaio satinato e accessori, vetro spessore 8+8 trasparente con tagli sagomati secondo il profilo degli elementi del colonnato, misure ad arco 1,50x3,00 cm – misura vano 3,00x3,00 ca.

  • Fornitura e collocazione di doccione in rame ml 1,00 a sostituzione del pluviale rimosso.

  • Carico dei materiali di risulta sul cassone di raccolta, trasporto alla pubblica discarica.

In considerazione dell’analisi dei costi del progetto generale, è stata prevista una spesa di 25.000 euro iva compresa.

Successivamente il Comando Militare Esercito Sicilia si è reso disponibile a finanziare e ad eseguire  i lavori edili previsti nel progetto originario, per cui l'erogazione da parte della Fondazione Sicilia è stata destinata esclusivamente all'acquisto e posa in opera di n.4 vetrate di protezione degli affreschi murali.

La raccolta fondi, pertanto, è da considerarsi chiusa.