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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
I lavori di costruzione del Palazzo iniziarono nel 1330 per volontà di Matteo Sclafani; alla sua morte, avvenuta nel 1354, l'edificio fu abbandonato fino a quando nel 1435, venne espropriato e destinato a diventare l'ospedale principale della città di Palermo.
Il portale in stile gotico catalano venne realizzato nel XV secolo, probabilmente proprio durante i lavori di trasformazione del fabbricato. Nel corso del XIX secolo, il portale venne smontato e, per volontà della Commissione Antichità e Belle Arti, rimontato nel cortile del Museo Nazionale (oggi Museo Archeologico Regionale A. Salinas).
Nel XX secolo fu nuovamente smontato e oggi gli elementi lapidei che lo componevano si trovano nel cortile di Palazzo Sclafani.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il portale si trova nel cortile di Palazzo Sclafani (oggi Caserma Rosolino Pilo).
Da una prima indagine si è potuto riscontrare che, malgrado piccole mancanze, sono conservati tutti gli elementi di pietra che lo componevano. Sarebbe auspicabile una sua riconfigurazione per preservarne la conservazione e per restituire al manufatto il suo aspetto originario.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Si prevede l'apertura al pubblico della caserma la prima domenica di ogni mese.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 50.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
L'intervento si propone di riscostruire il portale gotico catalano al fine di evitare ulteriori danni al manufatto, la dispersione degli elementi lapidei e contestualmente di riconsegnare alla città la memoria del bene. Nell'impossibilità di stabilire con certezza la sua originaria posizione, si è deciso di riconfigurarlo in corrispondenza dell'apertura centrale del'ala settentrionale del cortile del Palazzo, specificando che si tratta, comunque, di un intervento di musealizzazione.
In particolare il progetto prevede la numerazione e la catalogazione di tutti gli elementi lapidei conservati nel chiostro della caserma, una prima configurazione in piano del portale, la rimodulazione delle dimensioni dell'apertura esistente per consentire la collocazione del portale, il riposizionamento degli elementi lapidei secondo gli elaborati di progetto in possesso della Soprintendenza, il restauro completo del portale.