Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Questa opera è entrata a far parte delle Collezioni Comunali d’Arte e Archeologia molto probabilmente in seguito alle demaniazioni ottocentesche dei beni di proprietà di congregazioni ed ordini religiosi soppressi.
La tela rappresenta Sant’Antonio da Padova in atto di ricevere tra le braccia Gesù Bambino; in alto, in un nimbo luminoso, contornata da angeli e cherubini assiste compiacente la Vergine (un particolare interessante: il santo porta l’abito dei frati minori riformati - saio marrone - anziché quello dei minori conventuali - saio nero - come di solito viene raffigurato). Si tratta della rappresentazione di una visione che il Santo ebbe nella sua cella; è anche uno dei temi più trattati dalla pittura nel periodo della Controriforma. L’episodio è inserito in un ambiente chiesastico; in basso a sinistra, sulla base della parasta, è dipinto lo stemma del Comune di Gubbio. Ai piedi di Gesù è raffigurato un giglio, attributo ricorrente del Santo.
A tutt’oggi non ci sono prove documentarie per assegnare la pala con la necessaria attendibilità. E’ un dipinto, condotto su schemi manieristici, che presenta analogie stilistiche con altri dipinti del pittore folignate Giovan Battista Michelini . Un pittore che ha alternato la sua presenza a Foligno e a Gubbio, tanto da considerare quest'ultima la sua seconda patria.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’opera si presenta in mediocre stato di conservazione. Il telaio manifesta un’arcuatura accentuata nella traversa alta. Buono il tensionamento della tela; si riscontra tuttavia impressione del telaio sulla tela, localizzata nella traversa inferiore e sul ritto a destra. Per quanto concerne gli strati preparatori e la pellicola pittorica si evidenziano una lieve crettatura diffusa sulla superficie e lacune e distacchi in particolare nella parte inferiore. La vernice si presenta ossidata e si riscontra la presenza di polvere grassa.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Fornitura di un nuovo telaio in legno con sistema di espansione e rimontaggio del supporto sulla struttura di sostegno
Pulitura del retro del supporto con mezzi meccanici e con carta abrasiva
Foderatura semplice con utilizzo di un’unica tela da rifodero in lino
Velatura tramite carta giapponese e colletta e sua successiva rimozione.
Stuccatura e rasatura delle lacune con colla di coniglio e gesso di Bologna
Pulitura della superficie pittorica con solventi volatili e mezzi meccanici
Reintegrazione della pellicola pittorica a tratto lineare e a velatura di superficie
Verniciatura con applicazione a pennello di sostanze protettive
Verniciatura a nebulizzazione con resine acriliche in solventi organici
Documentazione fotografica prima, durante e dopo l’intervento