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Attività principali dell'istituzione

Sul limite orientale dell’altopiano murgiano, posizionata quasi al centro della direttrice che unisce Bari a Taranto, si colloca l’altura di Monte Sannace, che ospita uno dei più noti ed estesi parchi archeologici della Puglia. All’interno sono custoditi i resti di un importante abitato della Peucezia, probabilmente la Thuriae apula menzionata da Livio e da Plinio il Vecchio, la cui fase di vita principale si sviluppa tra il l’VIII e il I secolo a.C.

Benché il sito fosse noto già nel ‘700, solo a partire dal 1929 sono avviate campagne di scavo regolari volte alla ricostruzione della storia del popolamento locale; esplorazioni che dopo aver attraversato il XX secolo con i fondamentali contributi alla ricerca di B. M. Scarfì (anni ’50 e ’60) e di E. M. De Juliis (anni ’70 e ’80), proseguono sino ai giorni nostri con gli scavi dell’Università di Bari.

All’interno dei 33 ettari del Parco si sviluppano due itinerari di visita: uno archeologico, il secondo naturalistico, che consentono di cogliere gli aspetti più particolari ed interessanti del Parco.

Il percorso archeologico si snoda attraverso i resti della città peucezia: la porta, le mura, le abitazioni in pianura, e poi, sulla cosiddetta “acropoli”, gli edifici pubblici, le dimore dell’elite locale e le tombe più monumentali dell’insediamento, in particolare quelle dipinte del settore G. Tutto ciò in un contesto naturalistico unico, caratterizzato dalla tipica macchia pugliese e da specie arboree in cui risalta per grandiosità la quercia.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 22.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel Parco archeologico di Monte Sannace sono custoditi importanti tracce di pittura parietale di epoca ellenistica. All’interno di due TOMBE A SEMICAMERA messe in luce sull’acropoli e risalenti alla fine del IV- inizi del III sec. a.C. sono visibili le pareti intonacate e dipinte su cui sono ritratti con ricchi colori elementi architettonici, festoni, bucrani, patere e tarsie marmoree.

Le tombe richiedono un monitoraggio ambientale e microclimatico, che attraverso l’applicazione di datalogger, permetta l'acquisizione dei dati necessari alla corretta manutenzione conservativa delle delicate pitture interne. Allo stesso modo, appare necessario un intervento manutentivo sulla copertura a protezione delle tombe, che a distanza di anni dalla sua costruzione ha bisogno di una revisione di alcune parti e di una riverniciatura complessiva.