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Attività principali dell'istituzione

L' archivio comunale di Morrovalle, sito in Piazza V.Emanuele II  collocato nei locali del  del  Palazzo Comunale e del Palazzo  del Podestà,  consiste in   una struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalita' di studio e di ricerca. Attualmente la maggior parte dei documenti  presenti nell'archivio storico  necessitano di un intervento di riordino, ricondizionamento, inventariazione  ed informatizzazione per una piu agevole fruizione da parte degli utenti, nonche per evitare il deterioramento di parte del materiale che risulta gia' aggredito da muffe e quindi necessita di urgenti lavori di ripulitura .

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 83.840,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Comune di Morrovalle è tra i Comuni che ha subito danni importanti a seguito del sisma del 2016, ma il suo archivio comunale, fortunatamente, si è conservato.L’intero archivio, senza distinzione tra storico e deposito, è nella ex sede comunale che a seguito degli eventi sismici del 2016 sarà a breve oggetto di mirata ristrutturazione, dove è rimasto pressoché intatto.L’archivio necessita di urgenti operazioni.

  1. Depolveratura:L’intervento di depolveratura consisterà nella rimozione meccanica delle polveri superficiali tramite panni o piccoli aspiratori. Al momento non è previsto alcun intervento di disinfestazione né restauro. 
  2. Trasferimento in luogo sicuro: L’archivio sarà trasferito dalla sede attuale ad un locale in cui sarà possibile lavorarlo e poi riposizionato nella sede che verrà successivamente individuata e predisposta.
  3. Scarto del materiale non destinato alla conservazione:L’art. 68 del DPR 445/2000 prevede che ogni amministrazione debba dotarsi di un «piano di conservazione degli archivi, integrato con il sistema di classificazione, per la definizione dei criteri di organizzazione dell’archivio, di selezione periodica e di conservazione dei documenti».In merito allo scarto sarà richiesta l’autorizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi dell’art. 21, comma 1, lettera d) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) vale a dire le Soprintendenze archivistiche competenti per territorio.
  4. Riordino:Si cercherà di ricostituire, quindi, l’ordine preesistente in particolare analizzando i titolari adottati e le pratiche poste in essere. Al termine dell’attività di riordino sarà impostata la struttura definitiva da dare all’archivio, in particolare la sua articolazione in serie.Delle partizioni individuate si produrranno schede descrittive basate sullo standard ISAD. 
  5. Ricondizionamento del materiale rinvenuto sciolto e sostituzione delle buste danneggiate: La documentazione sciolta verrà ricondotta, attraverso l’analisi delle segnature di protocollo e degli indici di classificazione, alla serie di pertinenza e, dove possibile si ricostituiranno i fascicoli originali.
  6. Inventariazione informatizzata:L’attività di descrizione archivistica si baserà sui tracciati propri dei principali standard internazionali, così come recepiti dal contesto italiano.
    In particolare si utilizzeranno gli standard archivistici per la descrizione delle risorse documentarie ISAD e ISAAR. 
  7. Cartellinatura

Al momento si ipotizza il trasferimento della documentazione in un luogo sicuro, dove sarà possibile lavorare il materiale. Sarà necessario in un secondo tempo trasferire l’intero archivio in un luogo adeguato per la conservazione di lungo periodo e per la consultazione anche a fini storici.