Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Castel Nuovo, noto come Maschio Angioino, è uno dei monumenti più rappresentativi di Napoli. Edificato nel 1279 sotto Carlo d’Angiò, è oggi sede del Museo Civico, istituito nel 1990. Il percorso museale si articola tra la Cappella Palatina, la Sala dei Baroni, la Torre del Beverello, la Cappella delle Anime del Purgatorio, aree archeologiche e terrazze panoramiche.
La collezione artistica, dal XIV al XXI secolo, include opere provenienti da chiese e complessi monumentali cittadini. Oltre a quelle esposte, molte sono conservate nei depositi, recentemente oggetto di una campagna di messa in sicurezza e catalogazione promossa dal Comune di Napoli e dalla Soprintendenza, per preservare dipinti, sculture e arredi storici.
Da questo lavoro nasce il progetto “Le opere ritrovate di Castel Nuovo”, che valorizza 33 manufatti databili tra XVI e XVIII secolo, selezionati per rilevanza artistica, urgenza conservativa e possibilità di ricollocamento nei luoghi d’origine. L’obiettivo è restituire alla cittadinanza opere dimenticate e valorizzare siti storici come la Chiesa del Rosariello alle Pigne, la Chiesa di San Bernardo e Santa Margherita a Fonseca, la Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, la Chiesa di Santa Croce e Purgatorioa al Mercato, il Real Albergo dei Poveri, la Chiesa di Santa Maria Vertecoeli.
Le opere, principalmente dipinti ad olio su tela e sculture lignee, sono attribuite a maestri del Seicento e Settecento napoletano (Luca Giordano, Paolo De Matteis, Francesco De Mura, Giacinto Diano, Nicola Malinconico) o ai loro ambiti. Tra le più significative:
-
Madonna del Rosario – L. Giordano
-
Incoronazione della Vergine – P. De Matteis
-
Madonna col Bambino – ambito De Matteis
-
Crocifissione – A. D’Aste
-
Martirio di S. Orsola – A. Beltrano
-
Crocifissione – seguace De Mura
-
Visitazione – da Diano
-
Assunzione della Vergine – ambito Diano
-
S. Francesco sorretto dagli angeli – N. Malinconico
-
Addolorata con angeli e anime purganti – attr. Malinconico
-
Madonna della Purità – J. Cestaro
-
Deposizione – monogrammista SCSC (XVIII sec.)
-
Vergine del Rosario – O. Avellino
-
S. Domenico – O. Avellino
-
Riposo dalla fuga in Egitto – copia da De Mura
-
S. Carlo in estasi – ignoto (XVII sec.)
-
Adorazione dei Magi – ambito Giordano
-
Adorazione dei pastori – ambito De Mura
-
Il cieco di Gerico – copia da Diano
-
Circoncisione – Diano
-
Cristo nell’orto – ambito Diano
-
Crocifissione – Diano (attribuito)
-
Santa con Bambino, Madonna e Eterno Padre – ignoto
-
S. Lazzaro – pittore napoletano
-
Crocifissione – scuola del Ribera
-
Crocifisso sagomato – ignoto (fine XVI sec.)
-
Madonna delle Grazie con anime purganti – B. Lama
-
Agar e l’Angelo – seguace De Mura
-
Coppia di Angeli – ignoto
-
Crocifisso – ignoto
-
Buon Ladrone – ignoto
-
Cattivo Ladrone – ignoto
-
Allegoria dell’Eucarestia – J. Cestaro
Informazioni sullo stato della conservazione
Le opere necessitano di restauro a medio e breve termine a causa del critico stato di conservazione, attenuato dagli interventi di messa in sicurezza promossi dal Comune di Napoli negli ultimi anni.
I manufatti presentano danni causati dal tempo, da alterazioni biologiche e dall’esposizione prolungata all’umidità e alla polvere. In taluni casi questi danni hanno significativamente alterato lo strato decorativo, incidendo anche sulla piena leggibilità dell’opera. Per alcune opere, inoltre, si evidenziano significativi distacchi di superficie decorativa, sia nel colore che nelle cornici, oltre che strappi, lacerazioni ed alterazioni dovute a precedenti interventi di restauro. Infine, alcune tele presentano dissesti nella cornice, ove presente, e nel telaio.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Le opere selezionate non sono attualmente fruibili, in quanto conservate nei depositi di Castel Nuovo. Il progetto “Le opere ritrovate di Castel Nuovo” è finalizzato proprio al recupero dei manufatti e a una loro successiva musealizzazione o ricollocazione nelle luoghi di provenienza.

