DESCRIZIONE INTERVENTO
L’immobile in questione, di proprietà del Comune di Bergamo - ascritto nel patrimonio immobiliare dell’Ente nell’elenco dei beni indisponibili - è stato destinato esclusivamente a sede museale (deliberazione della Giunta Comunale n. 0366-22 reg. G.C. – 0395-22 prop. Del.)
L’edificio oggetto dell’intervento di recupero è stato all’uopo rinominato “Nuova sede della Galleria Arte Moderna e Contemporanea” come nuova sede del museo in ottemperanza a quanto già previsto nel piano comunale dei servizi vigente.
Il progetto proposto consiste nel recupero dell’edificio precedentemente destinato a Palazzetto dello Sport per la realizzazione della nuova sede della GAMeC con adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico di tutta la struttura.
L’intervento è necessario per ristrutturare e rifunzionalizzare gli spazi esistenti alla luce della nuova destinazione museale dell’immobile “Nuova Galleria Arte Moderna e Contemporanea” della città di Bergamo quale struttura permanente che acquisirà, conserverà, ordinerà ed esporrà beni culturali per finalità didattiche ed educative.
La riqualificazione/ri-funzionalizzazione dell’architettura del palazzetto esistente prevede il mantenimento dell’originale struttura del palazzetto da destinare al piano terra oltre all’attività museale anche ad attività complementari e integrate con la struttura del museo.
Più nel dettaglio, l’ingresso principale rimarrà quello attuale, con un nuovo disegno più lineare, con un nuovo grande ambiente a tutta altezza dalle molteplici funzioni: esposizione di installazioni di grandi dimensioni, ricreative, e anche di esposizione per piccole collezioni. Al piano terra saranno inoltre collocati lo spazio per l’accoglienza, le attività didattiche, il bookshop e gli uffici.
Il grande scalone che sarà presente al centro dell’ingresso collegherà tutti i piani fino alla copertura. Al primo e secondo piano saranno realizzati gli spazi espositivi veri e propri, che potranno essere facilmente suddivisi in spazi per esposizioni permanenti e temporanee, anche grazie alla presenza di una ulteriore scala che unisce in modo separato primo e secondo piano, così da creare percorsi espositivi flessibili e circolari. Questi grandi ambienti sono pensati per essere suddivisi con pareti mobili, che scorrono su binari, così da poter realizzare sia un grande ambiente libero o spazi più definiti a seconda del tipo di esposizione da realizzare. Nell’interrato sono ricavati spazi tecnici, depositi e una sala riunioni riservata al personale interno, al terzo piano viene realizzato il bar/ristorante che si affaccia sulla grande terrazza con vista panoramica su città alta e i borghi di Pignolo e Santa Caterina, che costituisce la conclusione del percorso espositivo