Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La "Peschiera", o "Pescaia" come è descritta dalle fonti storiche, è ciò che resta dell'orto-giardino, inaugurato nel 1632 da monsignor Iacopo Oddi, divenuto da poco nuovo proprietario del complesso di San Matteo.
Oggi rimane una grande vasca in muratura, sormontata da un muro a nicchioni, bisognosa di restauri riguardanti i materiali lapidei e i paramenti in laterizio, e soprattutto della realizzazione della impermeabilizzazione che consentirà il ripristino della condotta di acqua, che alimenta il circuito.
Informazioni sullo stato della conservazione
Dall'esame visivo, la vasca, è alterata dal tipico degrado che aggredisce le opere esposte all’aperto. Incrostazioni con colorazioni di colore grigio antracite e grigio tenue di lieve entità e di ridottissimo spessore derivate da acqua pluviale percolante sono visibili negli elementi decorativi in travertino. Altro tipo di alterazione superficiale è costituito da fenomeni di efflorescenze soprattutto sul laterizio.
Per quanto riguarda invece fenomeni di alterazione cromatica, si nota un generale annerimento del paramento e degli elementi interni della vasca generato sia da deposito superficiale di polveri e smog sia da un velo costituito da una sorta di patina biologica scura generata dal percolamento delle acque meteoriche e dall’esposizione solare prolungata che ne favorisce l’essiccamento e quindi la maggiore adesione.
Dall'esame visivo, la vasca, è alterata dal tipico degrado che aggredisce le opere esposte all’aperto.
Incrostazioni con colorazioni di colore grigio antracite e grigio tenue di lieve entità e di ridottissimo spessore derivate da acqua pluviale percolante sono visibili negli elementi decorativi in travertino. Altro tipo di alterazione superficiale è costituito da fenomeni di efflorescenze soprattutto sul laterizio.
Per quanto riguarda invece fenomeni di alterazione cromatica, si nota un generale annerimento del paramento e degli elementi interni della vasca generato sia da deposito superficiale di polveri e smog sia da un velo costituito da una sorta di patina biologica scura generata dal percolamento delle acque meteoriche e dall’esposizione solare prolungata che ne favorisce l’essiccamento e quindi la maggiore adesione.
INTERVENTO:
L’intervento di restauro effettuato è stato di tipo conservativo con il quale è stato ripristinato l’aspetto naturale dell’opera.
La prima operazione, riguarda la pulitura della superficie lapidea con la disinfestazione e disinfezione da vegetazione e muschi. Questa fase ha consentito una accurata ricognizione delle zone sulle quali è stato necessario intervenire con le successive operazioni di pulitura definitiva.
È stata eseguita una revisione complessiva del paramento murario, le lacune e le lesioni più evidenti sono state risarcite con l’applicazione di una malta formata da inerti, leganti a base di calce e terre colorate e sono state rettificate le vecchie stuccature e discrepanze delle connessure con malta fine a base di calce.
Per restituire unità di lettura cromatica all'opera e valorizzare allo stesso tempo le sue parti architettoniche originali da quelle ricostruite nel restauro precedente, è stata eseguita una velatura a base di calce e terre colorate su tutta la superficie in laterizio mantenendo a vista tutti i frammenti di
intonaco originali.
L’interno della vasca della peschiera è stata impermeabilizzata con prodotto reversibile tonalizzato.
Questo intervento tenderà a garantire la reversibilità dei materiali utilizzati ed accertarne una
migliore stabilità e conservazione nel tempo.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Dal martedì al venerdì 9.00-13.00
Martedì, giovedì e venerdì 15.30-19.30