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Attività principali dell'istituzione

PerformAzioni è il festival internazionale di arti performative curato dall'Associazione Panicarte e diretto da Instabili Vaganti, nato a Bologna come piattaforma di ricerca, formazione e creazione condivisa. Il festival si configura come un laboratorio vivo, un luogo dove artisti, performer, studiosi e spettatori si incontrano per esplorare le possibilità del corpo, dello spazio e delle nuove drammaturgie contemporanee.

Ogni edizione sviluppa un tema guida che orienta spettacoli, workshop, residenze artistiche, performance site-specific, incontri e talk, creando un dialogo continuo tra pratiche locali e visioni globali. PerformAzioni si distingue per il suo carattere internazionale: accoglie artisti provenienti da Europa, America Latina, Asia e Medio Oriente e sviluppa partnership con istituzioni, festival e centri di ricerca in tutto il mondo.

Il festival abita spazi simbolici e non convenzionali della città di Bologna – teatri, musei, luoghi di pregio storico-artistico, aree urbane e naturali – trasformandoli in scenari performativi capaci di ridefinire la relazione tra arte e territorio.

PerformAzioni è anche un cantiere di formazione avanzata, in cui workshop intensivi, training fisici e masterclass permettono ai giovani artisti di confrontarsi con pratiche di ricerca contemporanee e metodologie sviluppate da Instabili Vaganti nei loro progetti di lunga durata.

Grazie alla sua struttura multidisciplinare e alla sua vocazione transnazionale, il festival rappresenta un punto di riferimento per chi indaga i confini del teatro contemporaneo, ponendo al centro innovazione, dialogo interculturale e sperimentazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’edizione 2025 di PerformAzioni, festival internazionale di arti performative curato dall’Associazione Panicarte e diretto da Instabili Vaganti, ha segnato un nuovo capitolo nella ricerca artistica e interculturale della rassegna. Proseguendo la vocazione del festival come piattaforma di sperimentazione, formazione e dialogo globale, PerformAzioni 2025 si è configurato come un crocevia di visioni, un luogo in cui pratiche contemporanee e percorsi di creazione condivisa si sono intrecciati per generare nuove possibilità espressive.

Il festival, fedele alla sua natura di laboratorio dinamico, ha sviluppato un tema guida che ha invitato artisti e pubblico a interrogarsi sul ruolo della performance negli ecosistemi culturali in trasformazione, sull’impatto dei processi collaborativi transnazionali e sulle nuove forme di presenza scenica. Spettacoli, performance site-specific, residenze artistiche, workshop intensivi, talk e incontri con studiosi ed esponenti del panorama internazionale hanno costruito un percorso immersivo dedicato alla ricerca sul corpo, sul territorio e sulle nuove drammaturgie.

PerformAzioni 2025 ha rafforzato inoltre il suo respiro internazionale, anche grazie ai progetti di cooperazione e scambio sviluppati da Instabili Vaganti in Europa e America Latina, ampliando la rete di relazioni che negli anni ha reso il festival un punto di riferimento per artisti, ricercatori e giovani performer provenienti da tutto il mondo.

Come da tradizione, il festival ha abitato spazi iconici e luoghi non convenzionali di Bologna e dell’Appennino, creando dialoghi inediti con il patrimonio storico e naturale della città: teatri, musei, architetture storiche, aree urbane e spazi immersi nel paesaggio, dal cuore della città alle sue zone più periferiche. Ogni luogo è diventato parte integrante del processo creativo, trasformandosi in un paesaggio performativo aperto alla comunità.

Con la sua struttura multidisciplinare e il suo sguardo rivolto all’innovazione, PerformAzioni 2025 ha confermato la propria identità di laboratorio internazionale, ponendo al centro la sperimentazione artistica, la formazione avanzata e il dialogo interculturale, elementi che da sempre contraddistinguono la poetica di Instabili Vaganti e il valore del festival nel panorama contemporaneo.