I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

I.C.R.A. Project – Centro Internazionale di Ricerca sull’Attore, dal 1999 coordina e sviluppa attività nel campo del teatro, della musica, della pedagogia nell’arte drammatica e dei linguaggi multimediali.

I due direttori, Michele Monetta e Lina Salvatore, hanno alle spalle un lungo percorso di formazione e pratica teatrale di rilievo internazionale. Unendo il loro percorso formativo e la loro vasta esperienza teatrale nazionale e internazionale, coniugando percorsi differenti, sviluppano così una pedagogia che coordina la ricerca riguardante il movimento, che fa capo a maestri come Decroux, Feldenkrais, Lecoq, Gurdjieff.

Nel 2000, Michele Monetta e Lina Salvatore, compagni di vita e di scena danno vita al biennio di studi della Accademia di Mimodramma per la formazione di giovani attori, attraverso lo studio del Mimo Corporeo, del Metodo Feldenkrais, della scherma teatrale, dell’acrobatica, del coro, della voce, dell’interpretazione e del montaggio sperimentale di testi attraverso il lavoro supplementare nell’Atelier di Commedia dell’Arte Contemporanea, nel Laboratorio Espressivo Dramma Arte e nelle Masterclass 

La naturale evoluzione del sistema formativo, della relativa Accademia di Mimodramma, arriva al processo creativo attraverso la creazione della compagnia teatrale dell’ICRA che realizza spettacoli con l’apporto degli insegnanti e di alcuni allievi scelti. L’ispirazione di questo sistema di formazione e produzione teatrale, si riferisce al grande esempio di Jacques Copeau e del suo Vieux Colombier, dove si cercava di intervenire nella scena del proprio tempo attraverso una necessaria e basilare formazione etico-estetica dei propri allievi attori.

N.B. Come da Risposta AE n. 191/2024, le erogazioni liberali per ICRA Project potranno essere destinate esclusivamente al sostegno delle attività di spettacolo riconducibili ai settori menzionati dal comma 1 dell'art. 1 della Legge Art Bonus, mentre sono escluse le somme destinate alle attività di formazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Viaggio in Italia, tra sacro e profano, è un viaggio nel tempo dell’anima, attraverso un dittico teatrale-musicale composto da “L’imperfetta letizia” e Grand Tour a Napoli”. Un intreccio di letture, canzoni e brani musicali, che rievocano le più intime atmosfere vissute da rivoluzionari e raffinati ricercatori di arte, poesia, amore, e della bellezza del creato.

Un cammino spirituale ed interiore, quello di San Francesco d’Assisi (1226-2026), un viaggiatore dello spirito che trovò il divino nella povertà assoluta, nella natura e nel silenzio, e che all’ottavo centenario della sua morte, sembra parlare ancora del tradimento del nostro tempo, in un monologo da camera, di natura concertante: “L’imperfetta letizia”.

Un percorso di conoscenza estetico e culturale, quello intrapreso dai colti viaggiatori europei che tra il Settecento e l’Ottocento, cercavano in Italia la bellezza nell’arte, nell’architettura, nella musica, nel teatro e nella poesia, rievocato nel concerto teatrale: “Grand Tour a Napoli”.

Due diversi itinerari ed una meta comune: l’estasi, del bello (profano) e dello spirito (sacro); alla quale l’ICRA Project conduce, per la riscoperta di un’intima connessione in cui il sacro abbraccia il profano.  

Un viaggio tra il visibile e l’invisibile, nel quale la bellezza diventa un linguaggio universale fatto di arte, spirito e profonda umanità, guidato da voci narranti e cantate, ed un ensemble di strumenti.

L’imperfetta letizia, nella ricorrenza degli 800 anni dalla morte del santo (1226-2026), è un nuovo e scandaloso discorso sulla figura di San Francesco: dal concetto di povertà assoluta e delusione di tutte le aspettative economiche della società, dalla predica agli uccelli come passaggio d’autorità dalla Chiesa degli uomini alla Chiesa degli animali, fino al Francesco che recupera la lingua degli animali contro la lingua degli uomini, contro la grammatica e contro la scrittura. La pièce termina con un’accurata anatomia delle stigmate di Francesco rivelandone l’origine e il destino inquietanti.

La narrazione è intrecciata a musiche indite, come esemplificazione delle indagini sul canto terrestre e celeste degli uccelli e della nuova vocalità animale instaurata da Francesco d’Assisi.

Grand Tour a Napoli è un raffinato concerto teatrale composto da letture, canzoni, brani musicali tratti dalla grande letteratura - colta e popolare - dell’alveo internazionale europeo e partenopeo tra il Settecento e la fine dell’Ottocento, nelle pagine su Napoli e i suoi ameni dintorni di tanti artisti, scrittori, musicisti, nel lungo viaggio intrapreso, a partire soprattutto dal XVIII secolo, con lo scopo di ampliare le loro conoscenze tra arti figurative, musica, teatro, architettura. La cui destinazione principale era proprio l'Italia con particolare attenzione a Napoli e parte del Mezzogiorno.

Una gouache “acustica” per farne gustare le poetiche, delicate e naturali atmosfere legate a miti, sentimenti e stati d’animo.