Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La TORRE CIVICA è un edificio a pianta quadrata con lato di m. 9 e altezza di m. 36. La torre è coronata da una merlatura ghibellina su beccatelli sporgenti che delimita un terrazzo panoramico.
Edificata probabilmente intorno al 1160 come simbolo della fusione di tre castelli che dominavano sul colle recanatese, subì un intervento di restauro nella parte alta nel 1322 a seguito dell’incendio
che aveva danneggiato anche il contiguo Palazzo dei Priori. Con l’arretramento della facciata del nuovo edificio priorile, ricostruito nel 1467, sull’asse del suo lato orientale, la torre recupera un valore architettonico autonomo, che si accresce con il completo isolamento a seguito dei lavori di sistemazione della Piazza Giacomo Leopardi e di costruzione del nuovo palazzo comunale alla fine del XIX secolo.
Sul lato sud della torre si possono ammirare:
"LA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA" Bassorilievo in bronzo, cornice lapidea, intonaco di fondo realizzato da Pier Paolo Jacomettii (1634). Il bassorilievo della Torre Civica ha una storia antichissima. , l’opera raffigurante la Traslazione della Santa Casa di Loreto venne collocata già nel ‘600 al centro della facciata del Palazzo dei Priori, l’antico palazzo comunale di Recanati. Segno della presenza di un’antica repubblica recanatese, del mecenatismo artistico e della devozione religiosa della città, il bassorilievo è stato poi trasferito sulla torre nel 1872, mantenendo intatta la sua importanza sia per la tecnica artistica di realizzazione sia per l’immutata devozione mariana di Recanati.
"QUADRANTE DELL'OROLOGIO” Quadrante, cornici modanate, mascheroni ed iscrizioni in materiale lapideo (1516).
Informazioni sullo stato della conservazione
"LA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA"
Il bassorilievo versa in un evidente stato di ossidazione, che fa perdere la resa originale del bronzo che dovrebbe riflettere se irradiato di luce solare o lunare, oltre allo sfondo– un tempo dipinto d’azzurro. Presenta alterazioni cromatiche, oltre agli inevitabili depositi di polvere, dei diffusi annerimenti, prodotti da depositi di varia natura ma anche da trattamenti superficiali alterati.
Il bronzo in particolare presenta disomogeneità cromatica diffusa, con un’alternanza di colorazioni. Si notano inoltre ampie zone di corrosione e di erosione da dilavamento delle acque. Anche la cornice in materiale lapideo, presenta uno spesso strato di polvere in superficie e nel dettaglio le alterazioni cromatiche sono presenti in alcuni sottosquadri degli annerimenti che assumono la morfologia dendritica di vere e proprie croste nere, di spessore variabile, talvolta distaccate dal substrato che si presenta disgregato e polverulento.
Diffusi un po’ ovunque, spesso in prossimità degli annerimenti, vi sono imbianchimenti dovuti a cristallizzazioni saline sulla superficie (efflorescenze) che talvolta si possono notare anche al di sotto di scaglie distaccate, all’interno del materiale (subefflorescenza). Macchie rossastre e verdi dovute ai prodotti dell’ossidazione sono riscontrabili al di sotto del rilievo in bronzo.
"QUADRANTE DELL'OROLOGIO” (1516)
Non si riscontrano grandi dissesti, nè evidenti lesioni o gravi fratturazioni a carico degli elementi portanti. Oltre alla inevitabile crescita dei depositi di polvere (spesso molto consistenti), diffusi annerimenti prodotti da depositi di varia natura ma anche da trattamenti superficiali alterati, offuscano la cromia della pietra in maniera disomogenea.
I depositi esistenti si presentano molto intensi nelle zone meno dilavate dalle acque meteoriche dove assumono la morfologia di vere proprie croste nere di spessore variabile con ogni probabilità sede di processi di degrado a carico del substrato ( visi agli angoli del quadrante, cartigli perimetrali, iscrizione inferiore). Spesso, in prossimità degli annerimenti, vi sono imbianchimenti dovuti a cristallizzazioni saline sulla superficie (efflorescenze) e perdita di materiale lapideo.
Nelle parti esposte all'azione degli agenti atmosferici si rileva comunque una diffusa erosione superficiale dovuta a cause meccaniche (dilavamento), chimiche (solfatazione) e biologiche (colonie di licheni, muschi, alghe), e fenomeni di corrosione particolarmente attivi sulle discontinuità create dai giunti con probabile formazione di reti di fessurazioni superficiali.
Lo stadio avanzato dei fenomeni alterativi sopraindicati o la loro concomitanza hanno causato nel tempo la perdita di piccole porzioni di modellato riscontrabili diffusamente su gran parte degli elementi della cornice sommitale e nella parte inferiore nel cartiglio.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Torre Civica aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Il bassorilievo in bronzo "LA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA" e "L'OROLOGIO" sono invece sempre fruibili da Piazza Giacomo Leopardi, in quanto situati sul lato sud della Torre Civica.