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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

“Casa ex Naager” è un palazzo storico veneziano il cui nucleo originario è stato costruito nel XVII secolo. L’edificio, che si sviluppa su tre livelli, si affaccia a nord sulle Fondamente Nove, ad est confina con altro edificio, a sud si affaccia sul giardino di pertinenza e a ovest sulla calle Marco Foscarini. Il nucleo originario presenta uno schema planimetrico tripartito, tipico dell’edilizia storica veneziana, con direzione principale lungo l’asse nord-sud, ove si delineano le facciate principali dell’edificio. Oltre al nucleo originario, l’edificio comprende un corpo di collegamento, realizzato in più fasi, ed una sopraelevazione risalente alla metà del XX secolo. Il nome attuale deriva da Franz Naager, artista e imprenditore bavarese che insedia qui, trasferendovisi fra il 1901 e il 1913, il suo atelier con annessa impresa artigianale per la quale utilizza i vecchi fabbricati delle cavane, presenti sul fondo delle particelle, adattati per insediarvi le officine. Incamerato nel 1926 dal Ministero delle Finanze, quale bene "ex-nemici", venne già da prima assegnato all'Opera Nazionale Combattenti e successivamente sarà attribuito in uso agli Uffici del catasto. Negli anni successivi e fino agli anni ‘50 del Novecento vennero parzialmente sopraelevate le soffitte su tutto il fronte sud per adibirle ad abitazioni. Anche il piano primo nobile fu suddiviso in tre appartamenti, mediante tramezzature che interruppero la lettura unitaria del “portego”. 

Informazioni sullo stato della conservazione

L’immobile si trova in uno stato di conservazione mediocre derivato da un inutilizzo per diversi anni; la mancata manutenzione ordinaria ha creato quindi diversi danni all’interno, pur non compromettendo in modo definitivo le parti strutturali. Si verificano copiose infiltrazioni d’acqua meteorica dalla copertura e sono evidenti fenomeni di degrado sulle facciate dell’edificio.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

A seguito degli interventi di restauro l'edificio diventerà una biblioteca specialistica dedicata ad “Amos Luzzatto” per la storia e le dottrine del Giudaismo, con annesso centro studi e foresteria. Il bene sarà fruibile ed aperto al pubblico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 469.966,64 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Gli interventi di conservazione previsti per le facciate sono volti al consolidamento, mantenimento in opera e protezione di tutte le parti giunte fino a noi, con la sola eccezione di quelle manifestamente incongrue oppure aggiunte in tempi recenti per motivi di tutela della pubblica incolumità. A queste operazioni generalizzate seguiranno interventi mirati a risolvere il degrado puntuale, secondo quanto individuato nelle tavole grafiche e tutti gli ulteriori approfondimenti. 


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 380.625,60 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

I principali interventi del progetto strutturale delle opere di restauro degli esterni sono così riassumibili:


- Impianto di cantiere e opere provvisionali;

- Restauro e consolidamento strutturale copertura (è previsto il rinforzo dei nodi degli elementi lignei, al fine di irrobustire la copertura stessa, ma anche per contrastare le spinte orizzontali sulle strutture murarie)

- Tiranti e ancoraggi;

- Consolidamento del muro di cinta su calle Foscarini (è previsto un intervento di messa in sicurezza nei confronti del possibile ribaltamento).


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 557.117,07 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Dal punto di vista strutturale, l’edificio presenta il sistema tipico dei palazzi storici veneziani: strutture verticali in muratura in mattoni pieni di laterizio e malta di calce e strutture orizzontali lignee.

I principali interventi interni del progetto strutturale si possono così sintetizzare:

- Rinforzo statico dei solai e del vano scala;

- Rinforzo delle strutture murarie;

- Interventi tesi ad inibire i cinematismi fuori piano delle strutture murarie e a garantire un miglior comportamento d’insieme della struttura, analizzati prevalentemente dal punto di vista sismico, ma propedeutici anche al consolidamento statico (specie considerando che le strutture storiche veneziane, per via dei propri caratteri costruttivi e dei cedimenti fondazionali, sono soggette a meccanismi cinematici anche in assenza di sisma).

- Relativamente ai solai, considerato il valore storico-artistico delle decorazioni policrome delle travi, in generale prevalente, rispetto alla qualità dei pavimenti, è previsto il rinforzo estradossate mediante la posa di un nuovo tavolato parallelo alle travi e collaborante con le stesse.

In sintesi, gli step d’intervento sono finalizzati al ripristino strutturale ed al miglioramento del comportamento scatolare della struttura.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 284.735,89 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Le operazioni di bonifica e la vasca antimarea sono state limitate alle sole tre campate dell’edificio originario, escludendo la campata dell’edificio aggiunto in uso ad ACTV, sulla quale rimarrà in essere il pavimento esistente e si eseguiranno solo gli interventi di consolidamento strutturale sulle murature e sul solaio che divide il piano terra dal piano primo. La soluzione tecnica adottata nel progetto della vasca è stata scelta con la finalità di contenere al massimo i volumi di scavo all’interno dell’edificio, garantire la totale separazione del terreno di sottofondo dalle finiture interne, garantire la necessaria impermeabilità nei confronti delle alte maree, assicurare sufficienti condizioni di stabilità strutturale nei confronti delle sottospinte idrauliche risultando, nel contempo, conforme alle necessità di tutela dell’edificio vincolato.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 321.539,89 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’intervento di bonifica del terreno del giardino, di superficie di circa 335 m2, comporta necessariamente lo scavo completo del terreno, fino alla quota di + 0.50 m su ZMPS, che dovrà essere trasportato in apposita discarica, con conseguente rimozione di tutto quanto oggi vi insiste: vegetazione, scarichi fognari e relativi pozzettoni, pavimentazioni e delimitazioni in muretti di mattoni. La vegetazione è costituita da viti rampicanti o piante infestanti, l’erba ha invaso gli spazi dei camminamenti, costituiti questi ultimi solo in parte da masegni di trachite, con prevalenza invece di lastre e masselli di cemento. I muretti perimetrali, creati con mattoni di fattura moderna, sono in gran parte sconnessi e parzialmente collassati.