Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso di San Francesco a Bologna è costituito dalla chiesa e dall’annesso convento che affaccia sull’omonima piazza e, alle sue spalle, su piazza Malpighi un tempo nota come Seliciata (“selciato”) di San Francesco. L’intero aggregato come oggi visibile e visitabile è per buona parte frutto degli interventi di restauro dal 1886 al 1913 affidati all’illustre architetto bolognese Alfonso Rubbiani e a più riprese proseguiti dopo la sua morte, avvenuta in quell’anno, e fino al 1948 con la solenne riapertura della chiesa, attraversando le guerre mondiali con le interruzioni dei lavori che esse comportarono.
Dal 1796 infatti, con l’ingresso delle truppe napoleoniche in Bologna e il forzato abbandono da parte dei francescani, il complesso inizia una fase di declino strutturale che si protrarrà tra alterne vicende - gli spazi vennero saccheggiati e il convento confiscato per farne prima caserma, poi dogana e infine magazzino e in taluni momenti del tutto abbandonati – fino al 1886. In quell’anno la chiesa venne infine restituita all’autorità ecclesiastica che da subito, attraverso la costituzione della “Fabbriceria di San Francesco”, si adoperò per la riapertura al culto e i restauri, mentre i frati ritornarono di sede nel convento solo nel 1926.
La chiesa, elevata al titolo di Basilica nel 1936 e oggi della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, si caratterizza come una delle prime chiese erette in Italia in onore di san Francesco. La sua prima edificazione insieme a quella del convento risale al 1236, un decennio dopo la morte del Santo, ed è un pregevole esempio precoce del gotico francese in Italia. L’interno è diviso in tre navate da possenti pilastri ottagoni in laterizio; al centro del presbitero domina sull’altare la mirabile pala marmorea eseguita dai veneziani Jacopello e Pier Paolo Dalle Masegne (1388-1393). Le cappelle absidali, restaurate o rifatte in tempi moderni, ospitano opere di vario genere.
Sul lato meridionale della chiesa, che è orientata liturgicamente ad est, si articola il complesso conventuale e dietro il Coro sorgeva il cimitero, che accolse le tombe di molti giuristi e dottori dello Studio di Bologna. Oggi ne resta il ricordo dei monumenti funerari visibili in piazza Malpighi (Tombe dei Glossatori).
L’insieme articolato di volumi dell’ex Convento, oggi del Demanio Pubblico è adibito per la maggior parte a uffici dell’Intendenza di Finanza e per il rimanente è nella disponibilità della comunità francescana. È organizzato intorno a tre chiostro: il cosiddetto “Chiostro dei Morti”, nucleo originario del convento duecentesco e così denominato forse già dal Trecento per le tombe gentilizie qui custodite (l’architettura originale fu alterata con la costruzione entro il 1400 della Cappella Muzzarelli che doveva fungere da grande e magnifica sacrestia); il “Chiostro Maggiore” e il “Secondo Chiostro” oltre il campanile e la Cappella Muzzarelli.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’insieme articolato di volumi dell’ex-Convento, oggi del Demanio Pubblico è adibito per la maggior parte a uffici dell’Intendenza di Finanza e per il rimanente è nella disponibilità della comunità francescana. È organizzato intorno a tre chiostri: il cosiddetto “Chiostro dei Morti”, nucleo originario del convento duecentesco, il “Chiostro Maggiore” e il “Secondo Chiostro” oltre il campanile e la Cappella Muzzarelli.
Per la parte in gestione alla Provincia, sono stati restaurati nel corso del 2024 le parti riguardanti gli alloggi privati dei frati, ma diverse altre parti dell'ex-convento sono in carente stato di conservazione.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Visite alla Basilica
I visitatori e i turisti sono pregati di non passare per la Basilica durante le celebrazioni.
Gli orari preferibili sono:
Visita alla Chiesa
- nei giorni feriali dalle 8.30 alle 10.00, dalle 10.30 alle 11.45, dalle 15.30 alle 17.30
- nei giorni festivi dalle 9.45 alle 10.45 e dalle 15.30 alle 17.30
E’ possibile effettuare visite guidate in chiesa con guida propria o prenotare con buon anticipo la guida da parte di un frate scrivendo a sanfrancescobologna@gmail.com
Ai gruppi in visita si chiede di lasciare un’offerta.
Per la visita al chiostro si può chiedere ai volontari o ai frati presenti