Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il complesso fu edificato nel luogo dove sorgeva un Oratorio dedicato a San Lorenzo. I primi lavori risalgono al 1410 con l' inizio della costruzione del Convento, mentre nel 1474 fu inoziata la edificazione della chiesa. Nel periodo Napoleonico il convento fu confiscato finchè nel 1817 i frati poterono ritornarne in possesso. Il 12 maggio 1868 con un atto ufficiale, il municipio di Bibbiena, divene proprietario del complesso ad eccezione del campanile e della Chiesa, che passava al demanio per il culto e degli arredi sacri che venivano concessi in uso e non ceduti. Nel 1919 a seguito del terremoto che causò forti danni a tutto l' edificato del centro storico, incluso il convento e la chiesa, il complesso fu restaurato. Nel 1936 fu tolto l' intonaco della facciata dell' edificio di culto, riportandola allo stato originario e dal 1947 al 1976 sono stati eseguiti altri interventi di minore entità.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il convento è attualmente in pessimo stato di conservazione: le coperture sono in gran parte fortemente deteriorate, così pure i solai di sottotetto e in qualche caso i solai del piano sottostante. Le gronde sono in parte cadute, le murature portanti alla sommità a volte presentano forti elementi di degrado e rottura. Gli infissi sono tutti rotti e privi di vetri. Gli impianti interni insesistenti con vistose chiazze di umido e localizzati crolli in vari punti dell' edificio. E' necessario un intervento per la conservazione primaria del bene prima di tutti gli altri interventi possibili, senza la quale si arriverà a grave danno patrimoniale pubblico.
Il convento è costituio da un chiostro principale realizzato su due piani, sia al piano superiore che inferiore, quello a piano strada, esistono tutta una serie di locali piu' o meno distribuiti intorno ad esso e lungo la via principale di accesso, via Dovizi, sul lato nord. Esistono poi dei locali seminterrati distribuiti per lo piu' vero il lato del giardino posto sul retro. Il giardino è posto a quota di circa 3 metri inferiore a via Dovizi e si affaccia circa 4-5 metri sopra il viale Garibaldi sottostante, nel lato sud.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L' edificio è chiuso al pubblico e l' accesso è riservato solo al personale formato e informato sui pericoli di instabilità in esso presenti con le dotazioni del caso.