Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Libro Matricula omnium notariorum dal 1658 al 1818 è un registro di grande importanza per la storia del Notariato a Pesaro.
Nel libro delle matricole dovevano essere registrati tutti i notai autorizzati a svolgere la professione in città in un determinato periodo. Per essere ammessi alla Matricola i notai, che già erano stati sottoposti ad un rigoroso esame per il conferimento del privilegio di notariato, dovevano sostenere un colloquio con il Presidente del Registro. Non era consentito svolgere la professione senza essere iscritti alla Matricola. Si tratta del secondo registro cronologicamente conservato, compilato al principio dal notaio Cesare Sperandio, primo notaio archivista della città di Pesaro. In esso sono registrati tutti i notai autorizzati a rogare in città dal 1672 in poi, con i rispettivi signa notarili. Il signum, segno grafico caratteristico, individuale e distintivo di ogni notaio, accompagnava la sottoscrizione e testimoniava l’appartenenza del notaio alla classe professionale e costituiva strumento di autenticazione dell’atto. Alcuni segni notarili sono particolarmente elaborati e fantasiosi, alcuni alludono a caratteristiche fisiche o a particolarità del cognome del notaio, molti sono di grande pregio grafico. La loro presenza in un unico volume rende il registro uno strumento storicamente molto importante per la storia del notariato a Pesaro.
Sulla carta iniziale è presente l’invocazione ai santi protettori di Pesaro, San Terenzio e Beata Michelina e al cardinale Luigi Alessandro Homodei, legato apostolico del territorio di Pesaro e Urbino e vi compare il sigillo dell’Archivium Pisauri, proprio in quegli anni istituito e funzionante nella Piazzetta del Quarto, attuale piazzetta Mamiani.
Il bene è contenuto nel fondo Notarile di Pesaro (1434-1879) che ha una consistenza di 6755 unità: bb. 207, voll. 6548.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il registro MATRICOLA DEI NOTAI (1658-1818) presenta una coperta semi floscia, con piatti in cartone, con pergamena incollata sul piatto anteriore e sul dorso. Sul piatto anteriore è presente l’iscrizione ad inchiostro “Matricula Omnium Notariorum - 1658 -Cesar Sperandeus Arch.”; mentre sul dorso l’iscrizione, sempre ad inchiostro, è la seguente “Matricula Notarior".
Le dimensioni in mm del registro sono: (h) 315 x (l) 220 x (s) 40; risulta costituito da 179 carte cucite in 15 fascicoli tramite 3 nervi singoli in pelle allumata e due capitelli, quello superiore in pelle allumata e quello inferiore in cuoio. All'interno del volume sono poi presenti 25 carte allegate sciolte.
E' presente una cartulazione parziale originale, in numeri arabi, posti sull’angolo in alto a destra di ciascuna carta (cc. 1-109). In fase progettuale, dalla c.110 fino alla fine del volume la cartulazione è stata apposta, in numeri arabi, a matita, sul margine superiore a destra. Le cc. 12-26 e 113-179 sono bianche.
La prima carta presenta un'iniziale decorata a motivo floreale ad inchiostro rosso, usato anche nella prima metà dello specchio di scrittura.
Il suo stato conservativo risulta mediocre e richiede un intervento di restauro per bloccare l'avanzamento dei fenomeni di degrado riscontrati.
Il supporto membranaceo presente sul piatto anteriore e sul dorso, con rimbocchi, si presenta irrigidito, imbrunito, con macchie e aloni sparsi sulla superficie, causati principalmente da problemi legati all’umidità, presenti poi piccole lacune del supporto in particolare sul dorso nella porzione superiore, e alcuni danni da usura lungo il perimetro e in corrispondenza del dorso. L’inchiostro nero utilizzato per le iscrizioni della coperta risulta ancora leggibile, presente soltanto qualche piccola lacuna e abrasioni di lieve entità.
La pelle allumata utilizzata per i nervi e il capitello superiore si presenta infragilita, assottigliata, con qualche piccola mancanza, situazione analoga a quella riscontrata nel capitello inferiore in cuoio.
Il degrado più significativo interessa le mediazioni grafiche che risultano in diverse porzioni alterate e acide, con specchi di scrittura parzialmente carbonizzati, lacunosi e con perforazioni. Le porzioni completamente illeggibili risultano tuttavia limitate. Si nota una migrazione degli inchiostri di intensità media in alcune carte. L'inchiostro rosso utilizzato nella carta 1 invece non presenta degradi e tutto il testo, come anche il capolettera decorato, risulta perfettamente leggibile.
Gli altri degradi riscontrati sono: lacune di limitata estensione, strappi e lacerazioni, pieghe sugli angoli esterni, e macchie; il taglio anteriore delle carte risulta leggermente imbrunito, usurato e con qualche piega in corrispondenza degli angoli; non si rilevano danni causati da attacchi biologici.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il registro è consultabile presso l'Archivio di Stato di Pesaro.
La sala studio è aperta al pubblico, su prenotazione, da lunedì a venerdì dalle 8.15 alle 19.00 e il sabato dalle 8.15 alle 13.45.
Info e prenotazioni: as-pu.salastudio@cultura.gov.it

