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Attività principali dell'istituzione

L’Archivio di Stato di Pesaro, istituito come Sezione di Archivio di Stato con D.M. 22 marzo 1955, entra in funzione al secondo piano della Biblioteca Oliveriana il 2 maggio dello stesso anno, in attuazione dell’art. 2 della l. 22 dicembre 1939 n. 2006 e diviene poi Archivio di Stato ai sensi del d.p.r. 30 settembre 1963 n. 1409.

Dal 1978  l’istituto pesarese è sistemato nei locali dell’edificio  frutto della progettazione del celebre architetto pesarese Celio Francioni, particolarmente attivo nel ridisegnare il volto urbanistico di Pesaro negli anni del boom economico, e ospita anche gli Uffici Finanziari.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.400,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Libro Matricula omnium notariorum dal 1658 al 1818 è un registro di grande importanza per la storia del Notariato a Pesaro. 

Nel libro delle matricole dovevano essere registrati tutti i notai autorizzati a svolgere la professione in città in un determinato periodo. Per essere ammessi alla Matricola i notai, che già erano stati sottoposti ad un rigoroso esame per il conferimento del privilegio di notariato, dovevano sostenere un colloquio con il Presidente del Registro. Non era consentito svolgere la professione senza essere iscritti alla Matricola. Si tratta del secondo registro cronologicamente conservato, compilato al principio dal notaio Cesare Sperandio, primo notaio archivista della città di Pesaro. In esso sono registrati tutti i notai autorizzati a rogare in città dal 1672 in poi, con i rispettivi signa notarili. Il signum, segno grafico caratteristico, individuale e distintivo di ogni notaio, accompagnava la sottoscrizione e testimoniava l’appartenenza del notaio alla classe professionale e costituiva strumento di autenticazione dell’atto. Alcuni segni notarili sono particolarmente elaborati e fantasiosi, alcuni alludono a caratteristiche fisiche o a particolarità del cognome del notaio, molti sono di grande pregio grafico. La loro presenza in un unico volume rende il registro uno strumento storicamente molto importante per la storia del notariato a Pesaro.

Sulla carta iniziale è presente l’invocazione ai santi protettori di Pesaro, San Terenzio e Beata Michelina e al cardinale Luigi Alessandro Homodei, legato apostolico del territorio di Pesaro e Urbino e vi compare il sigillo dell’Archivium Pisauri, proprio in quegli anni istituito e funzionante nella Piazzetta del Quarto, attuale piazzetta Mamiani.

Il bene è contenuto nel fondo Notarile di Pesaro (1434-1879) che ha una consistenza di 6755 unità: bb. 207, voll. 6548.