Attività principali dell'istituzione
L’Archivio di Stato di Pesaro, istituito come Sezione di Archivio di Stato con D.M. 22 marzo 1955, entra in funzione al secondo piano della Biblioteca Oliveriana il 2 maggio dello stesso anno, in attuazione dell’art. 2 della l. 22 dicembre 1939 n. 2006 e diviene poi Archivio di Stato ai sensi del d.p.r. 30 settembre 1963 n. 1409.
Dal 1978 l’istituto pesarese è sistemato nei locali dell’edificio frutto della progettazione del celebre architetto pesarese Celio Francioni, particolarmente attivo nel ridisegnare il volto urbanistico di Pesaro negli anni del boom economico, e ospita anche gli Uffici Finanziari.
L'Archivio di Stato di Pesaro Urbino conserva gli archivi delle amministrazioni centrali e periferiche degli Stati preunitari e gli archivi delle amministrazioni periferiche dello Stato unitario, che vi sono versati una volta trascorsi trent’anni dalla conclusione delle pratiche.
Il nucleo documentario intorno al quale si sono venuti raccogliendo i fondi oggi conservati è stato il cosiddetto Archivio storico metaurense, termine che richiamava le prefetture del periodo napoleonico, un complesso comprendente le carte governative del territorio di Pesaro dal XV secolo fino all'Unità d'Italia, trasferito tra il 1823 e il 1829 dal Palazzo del Comune nel Palazzo ducale, già sede della Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro e poi della la Prefettura di Pesaro, all'interno del Salone ancora oggi chiamato, anch’esso, metaurense.

