Attività principali dell'istituzione
La gipsoteca di Bistagno conserva modelli originali in gesso dello scultore Giulio Monteverde, nato a Bistagno nel 1837 ed è una delle cinque gipsoteche musealizzate del territorio piemontese. Il Monteverde fu uno scultore di notevole fama nel corso dell’Ottocento, autore di importanti monumenti pubblici e sepolcrali, ideatore di alcuni celebri gruppi plastici come il Colombo giovinetto, Il genio di Franklin, l’Edward Jenner che inocula il vaccino del vaiolo al figlio e l’Angelo Oneto.
La prima origine della gipsoteca va individuata nell’atelier romano del Monteverde, dove lavorò per buona parte della sua vita.
I gessi erano i modelli delle sculture che, man mano, egli ideò per poi trasformarli in materiali duraturi. Nella palazzina di piazza Indipendenza esistevano due “magnifici saloni” destinati proprio all’esposizione dei gessi, una sorta di museo privato a testimonianza delle tappe della lunga carriera artistica del loro autore. Monteverde morì nel 1917 e due anni più tardi le figlie, su esplicita volontà del padre, donarono i gessi alla città di Genova che, per svariate e complesse ragioni, non riuscì a provvedere alla loro corretta conservazione e valorizzazione: pertanto, a più riprese nel corso del Novecento, i gessi vennero ceduti con atti di donazione o comodato al paese di Bistagno.L’attuale allestimento museale risale al 2001. La Gipsoteca ha lo scopo di diffondere la conoscenza dello scultore oltre che le tecniche del gesso attraverso un apprfondito apparato didattico denominato "il PErcorso del Fare". La Gipsoteca organizza mostre temporanee in dialogo con la collezione e ha una sezione didattica dedicata alle scuole e alle famiglie