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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Villa Zuccareda Binetti, situata in uno dei punti più suggestivi e panoramici di Montebelluna, all’interno di un grande parco tra ampi prati e alberi da frutto.

La Villa fu costruita a cavallo tra il XVI e il XVII secolo come dimora di campagna per volontà dell’intellettuale trevigiano Bartolomeo Burchiellati. Dopo alcuni secoli di abbandono, venne interamente ristrutturata nella prima metà dell’800 dal nuovo proprietario, l’avv. Giovanni Ferro. In seguito passò di proprietà alla famiglia Zuccareda e poi per matrimonio alla famiglia Binetti. 

Nei secoli fu testimone di alcune vicende storiche importanti: rifugio di patrioti italiani durante il Risorgimento, sede del comando locale delle forze italiane durante la Grande Guerra e infine magazzino per gli armamenti durante l’occupazione nazista.

Dal 1986 ospita il Museo dello Scarpone ora Fondazione Sportsystem ETS. 

Informazioni sullo stato della conservazione

La villa è stata oggetto di prima profonda ristrutturazione dal 1996 al 2006, del corpo principale, ad oggi ancora in ottimo stato, mentre per quanto rigurda la "barchessa" situata nell'ala est della Villa, ad esclusione della parte adibita a "teatrino" , risulta non agibile e necessita di una ristrutturazione, sanificazione e consolidamento, al fine di renderla fruibile alle attività della Fondazione, in particolare per internalizzare i numerosi corsi professionali svolti durante l'anno ed attualmente effettuati in locali in esterno presi in locazione.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Da lunedì a venerdì 9:00-13:00
Giovedì e venerdì 14:30-18:00
Chiuso sabato, domenica e festività
Per gruppi e scolaresche aperture straordinarie su appuntamento.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 360.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Trattasi di intervento di manutenzione straordinaria dell’ala di villa Binetti-Zuccareda - Montebelluna. Intervento, localizzato su una porzione di fabbricato realizzato negli anni ’40-’50 adiacente alla villa vincolata dalla Soprintendenza, è funzionale a rendere l’immobile agibile ed utilizzabile in sicurezza per attuali carenze igienico-sanitarie e strutturali.

L’opera complessiva da realizzare riguarda innanzitutto la messa in sicurezza dei solai intermedi fra piano terra-primo e primo-secondo, mediante sostituzione parziale di porzioni degli esistenti e rinforzo strutturale delle porzioni da conservare.

Oltre ai solai intermedi, verranno installati dei manufatti in ferro sulla copertura per garantire la tenuta della spinta laterale dei puntoni di copertura sulla muratura perimetrale.

Altri piccoli interventi strutturali riguarderanno le murature ove esistono fessurazioni da chiudere e ricucire, più rifacimento parziale intonaco e demolizione di murature divisorie interne.

Infatti la distribuzione interna dei locali verrà liberata da una serie di pareti divisorie in gran parte non strutturali, per liberare il peso nei solai ed avere un idoneo spazio a disposizione per uso laboratorio e didattico.

Ulteriormente a queste opere edilizie, verrà fatto un intervento di impermeabilizzazione parziale al piede delle murature (particolarmente sul lato nord) con utilizzo di iniezione a base di resine che blocchino l’effetto risalita dell’umidità sulle stesse.

Dopo l’esecuzione delle opere “grezze” di consolidamento del fabbricato, verranno effettuate opere di:

  • idraulica e di riscaldamento con installazione di pompe di calore adeguate (visto il tipo di utilizzo dei locali);
  • revisione dell’imp. elettrico ed adeguamento alla normativa vigente ed al tipo di destinazione dei locali;
  • rifacimento parziale degli intonaci sui soffitti e parte delle murature verticali, ove necessario a seguito della demolizione delle pareti interne;
  • sostituzione parziale dei serramenti esterni, in particolare sui lati nord ed est, al completo di sistema di oscuramento esterno;
  • adeguamento parziale del sistema antincendio esistente con sostituzione di qualche elemento quali estintori ed indicatori di vie di fuga e ripristino scala esterna di sicurezza;
  • Pitture interne e ripristino parziale di quelle esterne.

 

                  Per la determinazione di tali opere, è stata eseguita un’indagine preliminare con sondaggio geologico, verifica delle murature portanti, solai e fondazioni, e  uno studio di fattibilità atto a recuperare l’immobile in parziale degrado.

                 Oltre alla pre-analisi, si dovranno richiedere le autorizzazioni agl’enti di competenza e redigere la progettazione esecutiva delle opere da realizzare con incarico professionale.

 

                  L’intervento è finalizzato a rendere agibili gli spazi con destinazione ad uso laboratorio, aule formative, sale per riunioni e convegni, strettamente funzionali all’attività della Fondazione.