DESCRIZIONE INTERVENTO
Il Festival Racconti Di Altre Danze è stato pensato, creato e diretto dal 2017 ad oggi da Chelo Zoppi e Elena Giannotti.
Il festival 2024 alla ottava edizione, propone un programma di spettacoli per una danza che guarda alla ricerca, all’indagine costante del corpo in relazione al contesto sociale e culturale, una danza colta che al tempo stesso intercetta un pubblico eterogeneo, attraverso modalità di esposizione che si insinuano nel tessuto della città, coinvolgendo i cittadini in modo diretto e attivo. Una scelta che prova a rigenerare i luoghi, ma soprattutto le menti, un’idea di festival che traghetti Livorno verso approdi prestigiosi, inserendosi in itinerari nazionali e internazionali.
Due linee guida di attuazione:
1) spettacolo: creazione, ospitalità e produzione
2) formazione: workshops, incontri e attività per il pubblico
La programmazione tende a integrare e armonizzare diversi livelli artistici e generazionali, volta a suscitare un interesse più diffuso, che coinvolge un pubblico più vasto, non esclusivamente locale, e che crei relazioni tra i fruitori: pubblico informato, gente comune, gruppi di nicchia.
La realizzazione del progetto si attua sia attraverso la programmazione canonica di spettacoli sia attraverso azioni, creazione di contesti e collaborazioni.
Si è intrapreso un processo di integrazione tra danza/azioni coreografiche, ARTE/ARCHITETTURA con progetti di rigenerazione urbana e audience development nei quartieri Nord di Livorno, aree depresse e crogioli di disagio sociale, con l’obiettivo di creare spazio, aprire lo sguardo, regalare respiri rigeneranti, ma anche delineare un luogo fisico, inaspettato e fluido, significativo, che accolga le identità multiformi, capace di insinuarsi nella percezione quotidiana del vivere, che scandisca il tempo della sosta, che permetta l’affacciarsi alla visione della danza.
Il festival per vocazione accoglie le Danze che abitano e rigenerano i linguaggi del corpo e della performance contemporanea. La direzione artistica guarda ad attivare a Livorno un ‘Luogo-Teatro’ che accolga e favorisca nuovi rapporti tra spettatore e artista, tra arte e arte.
NOTE Intervento archiviato