Attività principali dell'istituzione
Fondata da Riccardo Muti nel 2004, ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare sia una forte identità nazionale, sia una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, è formata da giovani strumentisti – selezionati da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti – che, secondo uno spirito di continuo rinnovamento, restano in orchestra per un triennio. Dalla sua fondazione, sotto la direzione di Muti, si è cimentata in un repertorio che va dal Barocco al Novecento, con concerti in Italia e nel mondo, nei principali teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Madrid, Barcellona, Lugano, Muscat, Abu Dhabi, Buenos Aires e Tokyo. A Salisburgo, dal 2007 al 2011, è stata protagonista di un progetto che il Festival di Pentecoste ha realizzato con Riccardo Muti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale del Settecento napoletano; nel 2015, ha debuttato al prestigioso Festival estivo, con Ernani, diretta sempre da Muti, come alla Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, nel 2008, pochi mesi prima di ricevere il Premio “Abbiati”. Tra le moltissime collaborazioni, può vantare quelle con artisti come Claudio Abbado, James Conlon, Dennis Russell Davies, Valery Gergiev, Herbie Hancock, Leōnidas Kavakos, Lang Lang, Ute Lemper, Alexander Lonquich, Kurt Masur, Anne-Sophie Mutter, Kent Nagano, Krzysztof Penderecki, Vadim Repin, Giovanni Sollima, Yuri Temirkanov e Pinchas Zukerman.Grazie al legame con Muti, partecipa all’Italian Opera Academy per giovani direttori e maestri collaboratori, creata dal Maestro nel 2015. Mentre al Ravenna Festival, dove ogni anno si rinnova l’intensa esperienza della residenza estiva, la Cherubini è regolarmente impegnata in nuove produzioni e concerti, nonché, dal 2010, nel progetto “Le Vie dell’Amicizia”. È stata protagonista del concerto diretto da Muti al Quirinale, in occasione del G20 della Cultura 2021.L’orchestra – Riccardo Muti lo insegna a ogni nuova generazione di musicisti che si avvicendano nelle fila della Cherubini - è espressione di una comunità e fare musica insieme è uno dei più alti esempi di convivenza civile, non solo un atto estetico ma anche etico. Di questa lezione i Cherubini hanno fatto tesoro, raccogliendo il testimone del loro Maestro con La musica senza barriere. Forza motrice del progetto sono i gruppi da camera - nati all’interno dell’orchestra per sviluppare e perfezionare l’affiatamento dei singoli musicisti - che dal 2019 hanno cominciato a portare la musica in quei luoghi dove è più alto il rischio di essere esclusi dall’esperienza della cultura e della bellezza: luoghi destinati al volontariato, alla cura e al recupero delle persone così riscrivendo il concetto stesso di pubblico, per un’idea più inclusiva dove la musica sia un diritto universale e inalienabile.