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Raccolta realizzata a seguito della Risposta n. 20/2018 dell'Agenzia delle Entrate

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il palazzo già esistente nella prima metà del XIV secolo, come risulta da un documento di Orso Orsini del 20 aprile del 1336, era in origine molto diverso dalla struttura contemporanea che nel corso dei secoli ha subito diversi interventi di ingrandimento e rimaneggiamento che ne hanno modificato l'aspetto originario. Nel corso del secolo successivo il conte Roberto Orsini fece ultimare i lavori costruendo il secondo piano del palazzo che, per garantire staticità all'intera struttura, costrinse le maestranze ad ingrandire il muro di sostegno del primo piano dell'edificio. Fu così che si dovette rinunciare al porticato in stile tardo gotico previsto precedentemente.

Fu a cominciare dal 1467 che i Colonna, divenuti nel frattempo conti di Tagliacozzo e di gran parte delle terre della Marsica, eliminarono molti degli elementi decorativi che richiamavano agli spodestati Orsini sostituendoli con altri che esaltavano stemmi e motti di famiglia.

Nel XVIII secolo furono realizzati dalla famiglia Colonna la rampa di scale tra il primo e il secondo piano ed ex novo il portale d'ingresso. In epoca fascista vennero realizzati la scala d'onore ed altri grandi lavori di restauro che modificarono ulteriormente l'aspetto della struttura e a causa dei quali furono eliminate alcune stanze e relative pitture murali di contenuto mitologico.

La famiglia Colonna rimase proprietaria del palazzo signorile fino alla prima metà del XX secolo. Ad essa seguì la proprietà dei Barberini-Corsini, sotto il fascismo quella del GIL, infine quella dell'ente Regione Abruzzo.

Tra gli anni Ottanta e Novanta e nel 2008 sono stati realizzati alcuni lavori di restauro e risanamento di ampi spazi del palazzo.

Informazioni sullo stato della conservazione

La caratteristica del palazzo, 4 000 m² interni calpestabili, è quella di avere due piani architettonicamente molto diversi. Il primo piano presenta molti elementi decorativi del tardo gotico a cominciare dalle finestre; il secondo piano, costruito successivamente, presenta invece uno stile rinascimentale.

Dei primi stemmi del periodo orsino presenti all'interno e nelle parti esterne della residenza sono rimasti al proprio posto un grande stemma sistemato sulla cappa di un camino, alcuni altri stemmi che si trovano sul soffitto in legno di una stanza del primo piano ed altri due, di più piccole dimensioni, impressi nelle parti decorative di una finestrina che si affaccia sul loggiato. Gli altri numerosi elementi decorativi richiamano gli stemmi di famiglia, il motto e altri simboli propri dei Colonna. Tra le parti più pregevoli, oltre alle pareti affrescate di alcune stanze e di altri spazi, figurano le due scale, la piccola cappella riccamente affrescata e il loggiato.

Il Palazzo Ducale oggi viene utilizzato, nell’ala sud restaurata e nelle Scuderie, per attività sociali e culturali. Con i lavori di restauro dei primi anni 2000, mai portato a termine, si è persa gran parte della sua memoria. Rimangono pochissime traccia degli affreschi e decorazioni. È stato saccheggiato di pavimentazione, arredi ed altro materiale oggettistico. Depredato inoltre dei numerosi camini monumentali che si trovavano al suo interno. Si è persa la traccia del cinquecentesco cassettonato all’interno della Cappella Palatina smontato e mai più rinvenuto. Il Palazzo ha bisogno di manutenzione e conservazione degli affreschi, dei locali fruibili e dei cortili. 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Orari apertura mesi luglio/agosto: tutti i giorni 10:30/12:30 e 16:30/19:30;

SETTEMBRE: sabato/domenica SU PRENOTAZIONE

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 40.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede la manutenzione e il restauro di diversi elementi del Palazzo Ducale. Attraverso le donazioni sarà possibile restaurare gli affreschi rinascimentali del XV secolo nella “Cappella Palatina” e gli affreschi della “Sala delle Prospettive”; Restaurare il cassettonato del loggiato nell’ala Nord del Palazzo e dei diversi camini presenti nelle ale Sud e Nord.