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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Convento di San Girolamo fu costruito dai Marchesi Fregoso nel 1560. La Chiesa, edificata successivamente e consacrata nel 1575, è dedicata alla Beata Vergine delle Grazie ma il popolo l’ha sempre chiamata Chiesa di San Girolamo, perché officiata dai padri Girolamini trasferiti qui dopo la frana del 1604 che distrusse il loro primitivo convento di Fontescarino.

La Chiesa si erge su un colle ed è stata definita “la più bella chiesa barocca del Montefeltro”. Dominata dal bel campanile romanico, è originariamente anch’essa di stile romanico ma poi oggetto di molti interventi restaurativi, il più importante dei quali eseguito nel 1878 sotto la direzione dell’Architetto santagatese Giuseppe Santi Botticelli.

Grazie alla cura che ebbero di questo luogo prima i Marchesi Fregoso poi le altre importanti famiglie nobiliari santagatesi, all’interno della chiesa si trovano diverse opere d’arte di prestigio e degne di attenzione. La più significativa è sicuramente la pala d’altare maggiore, opera di Pietro Berrettini da Cortona (1630-1640), la quale raffigura la Madonna ed il Bambino in gloria, con ai piedi San Girolamo e Santa Cristina e in secondo piano San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova.

Altre due opere di pregio presenti nella Chiesa sono l’altorilievo in pietra d’Istria raffigurante la Madonna seduta in trono che abbraccia Gesù Bambino (di A.Marchi a N.di Giovanni Fiorentino) e il bassorilievo in stucco policromo Madonna di Fontescarino, immagine ritenuta miracolosa con i tratti caratteristici delle madonne delle candelabre facenti capo all’opera famosa del Rossellino.

Altrettanto degne di considerazioni, sono le opere:

  • Pala d’altare rappresentante la Madonna del Carmine e i Santi Stefano e Simone Stock (A.C. Cortesi 1690).
  • Pala d’altare con la Madonna seduta su trono di nubi ed ai suoi piedi S.Agostino, S.Filippo Neri e S.Agata (ignoto pittore, inizi XVIII secolo).
  • Tela rappresentante le anime purganti e in alto la Sacra Famiglia circondata dai cherubini, commissionata da Giovan Battista Maffei (1711).
  • Pala d’altare rappresentante San Carlo Borromeo (autore ignoto, 1600/1700)
  • Tela raffigurante la Madonna Assunta a mezzo busto, racchiusa in pregevole cornice di fattura bolognese.

Nella Chiesa è presente anche un antico crocifisso in cartapesta (XV-XVI secolo), oltre a due sculture in legno policromo, una raffigurante Sant’Agata e una San Francesco di Paola quasi a grandezza naturale.

Ai lati del presbiterio si trovano due grandi affreschi, probabilmente di poco posteriori alla costruzione della chiesa stessa, rappresentanti S.Dionigi Areopagita e San’Antonio Abate.

La Chiesa della Beata Vergine delle Grazie è ricca anche di arredi sacri e di suppellettili liturgiche, meritano inoltre un cenno le lampade pensili in terracotta maiolicata, uscite da una fabbrica pesarese del XVIII secolo.

Il complesso di San Girolamo, con annessa la chiesa, è un incantevole luogo di memoria ed accoglienza.

Informazioni sullo stato della conservazione

Alcune opere presenti nella Chiesa della Beata Vergine delle Grazie sono state già oggetto di interventi ma molte altre necessitano di azioni di restauro. Alcuni dipinti mostrano un complessivo buono stato di conservazione, anche se ad esempio le superfici risultano lievemente scariche di vernice, alcune zone appaiono opache e vi è la presenza di macchie. Altre opere invece presentano una significativa alterazione del proprio stato. In particolare in detti dipinti si rileva la presenza di considerevoli depositi organici, di vecchie stuccature o di evidenti cadute del tessuto pittorico e di sollevamento diffuso delle medesime. Le superfici pittoriche sono caratterizzate da una vernice superficiale ossidata e opaca che appaiono cupe e ingiallite. Alcune cornici sono interessate da colature o sono parzialmente mancanti. Anche i supporti tessili presentano deformazioni e mancanza di un adeguato tensionamento.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La Chiesa della Beata Vergine delle Grazie e tutto il complesso di San Girolamo, compreso l'annesso Musoeo dellae Arti Rurali, sono aperti al pubblico e vengono effettuate interessanti visite guidate. E' possibile fruire della visita anche su appuntamento o altrimenti il complesso di San Girolamo (Chiesa, convento e museo) è aperto tutti i weekend da Maggio ad Ottobre e a Dicembre in occasione della Fiera "Il paese del Natale". Durante il corso dell'anno sono programmate anche alcune aperture straordinarie, in occasione di eventi o spettacoli organizzati.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 9.500,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il dipinto risulta essere stato alterato nella lettura del vecchio restauro e presenta anche sollevamenti.

Di seguito il dettaglio delle fasi di operazioni di restauro necessarie:

- analisi e studio dell'opera con il supporto di luce visibile, luce radente, luce di Wood;

- esecuzione di micro tasselli di pulitura, diversificando i punti in base alla presenza di materiale sovrammesso (ridipinture) e superficie originale che risulta estremamente delicata in quanto abrasa e interessata da vernici alterate. Le operazioni di pulitura della superficie pittorica dovranno essere modulate in base a questa situazione, applicando una metodologia puntuale e selettiva. Primo passaggio di pulitura tramite l'assottigliamento delle pesanti stratificazioni di vernice/resina, operazione propedeutica per il preconsolidamento della superficie pittorica. In questa fase verranno assottigliate e rimosse le vecchie stuccature debordanti, si libererà la superficie pittorica da materiali incongrui prima di procedere al consolidamento e alla foderatura della medesima;

- applicazione di veline, a protezione della superficie dipinta con carta di riso e colletta animale opportunamente preparata e diluita, previa campionatura;

- smontaggio della tela dal telaio e collocazione dell'opera su tavola di suppporto provvisoria, di misura, al fine di conferire stabilità e sicurezza alle successive operazioni;

- resaturo del telaio di supporto ligneo, qualora non fosse più idoneo l'originale si creerà idone telaio in legno stagionato, appositamente costruito con criteri e dimensioni uguali a quello originale, con angoli estendibili e adeguate traverse date le dimensioni dell'opera;

- pulitura del retro della tela, verso del dipinto, tramite l'utilizzo di appositi aspiratori e pennelli morbidi. Rimozione delle toppe e della datata foderatura, nonchè dei residui di colle e pasta fodero ormai inerte;

- risarcitura dei tagli, delle lacune, con innesti di tela opportunamente selezionata e preparata per tipologia a quella di supporto dell'opera;

- preparazione su telaio interinale di una tela di adeguate dimensioni, la tela sarà selezionata in relazione alla tela originale dell'opera per trama e ordito e natura. Preparazione di apposita pasta da fodero i cui ingredienti saranno concordati con la Direzione Lavori;

- foderatura della tela originale eseguita con le dovute accortezze;

- rimozione delle veline di protezione;

- posizionamento su telaio di nuova costruzione;

- rettifica della pulitura della superficie pittorica sotto il controllo di apposite lenti di ingrandimento e lampada a luce ultravioletti (lampada di Wood) al fine di rimuovere residui di ridipintura e vernici;

- stuccatura delle lacune con stucco preparato con colla animale e gesso di Bologna;

- restauro pittorico eseguito con colori ad acquarello ed integrazione;

- verniciatura del film pittorico con vernice Mastice e revisione del ritocco pittorico con colori a vernice;

- verniciatura finale satinata.