Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il villino Caprifoglio è un edificio sottoposto a tutele (D.L. 42/2004) di significato documentario, ubicato nel Parco del Valentino, in viale Medaglie d’Oro 88, a Torino. Costruita tra il 1887 e il 1893 in stile eclettico, questa caratteristica costruzione a intelaiatura in legno, era già esistente durante l’Esposizione Universale del 1898, durante la quale era adibita a postazione delle guardie. Successivamente divenne sede della Polizia a cavallo, ospitò una sottosezione dei VV.UU. e poi un deposito attrezzi in uso al custode del parco. Dal 1934 divenne la biblioteca del Parco del Valentino, il Giardino di lettura del filantropo Alberto Geisser, aperta a tutta la cittadinanza. Durante la II Guerra Mondiale l’edificio ha subito danni causati da un bombardamento avvenuto probabilmente il 20 novembre 1944; fortunatamente ciò non ha precluso il suo funzionamento: ripristinati gli elementi lesionati, l’edificio riprese la sua attività e non smise più di essere una biblioteca. Gestite dal Comune di Torino, le attività programmate sono state molteplici: lettura ad alta voce, laboratori, giochi con i libri.
L’edificio, con il suo tetto spiovente in legno intarsiato a due piani fuori terra, è composto da una struttura in legno e muratura portante. La copertura è in legno ed ha una cornice finemente intarsiata. L’interno è composto principalmente da tre piccole stanze: l’ingresso, una stanza al piano terra e una stanza al piano superiore, oltre ad una porzione di sottotetto adibita a deposito.
L’edificio, a due piani fuori terra, è composto da una struttura muraria in laterizi pieni e rivestimenti a intonaco su cui insistono elementi decorativi in legno: le linee inclinate e i materiali ricordano le costruzioni nordiche alpine. La copertura ha struttura lignea e copertura in lose di pietra ed ha una cornice finemente intarsiata. L’interno è composto principalmente da tre piccole stanze: l’ingresso, una stanza al piano terra e una stanza al piano superiore, oltre ad una porzione di sottotetto adibita a deposito.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’immobile necessita di interventi urgenti di restauro delle superfici esterne e di recupero degli spazi interni poiché il disuso e la mancata manutenzione hanno innescato processi degenerativi che mettono a rischio la salvaguardia di una testimonianza documentale unica. Si segnala una situazione di particolare urgenza per quanto riguarda il dissesto della copertura in lose e della relativa faldaleria metallica.
Gli intonaci, fortemente degradati in alcune porzioni di facciata, sono caratterizzati da lesioni puntuali e distacchi localizzati che necessitano di un intervento di tipo esteso. I sondaggi effettuati hanno evidenziato, al di sotto della superficie attualmente visibile, l’intonaco originale decorato con un motivo a tavole lignee posate in orizzontale dipinte a trompe l’oeil e una partizione dipinta nelle porzioni triangolari superiori. I saggi stratigrafici hanno evidenziato come le decorazioni originali presenti nelle porzioni di facciata più riparate siano ben conservate mentre quelle a finto legno siano appena leggibili e quindi necessitino di un restauro integrativo urgente. Inoltre i saggi hanno evidenziato come la decorazione originaria sia sensibile all’acqua. Risulta necessario intervenire con urgenza sugli intonaci originali decorati perchè le infiltrazioni cancelleranno irrimediabilmente il patrimonio decorativo celato. Una serie di elementi impropri presenti in facciata per lo più metallici causano percolamento di ruggine sulle finiture di facciata e un’illuminazione esterna impropria deturpa anziché valorizzare il villino.
L’apparato decorativo ligneo, che caratterizza le facciate rappresentando un unicum tipologico nel suo genere, si presenta fortemente compromesso e ammalorato: estese mancanze, rotture, rappezzi impropri e porzioni in distacco caratterizzano la quasi totalità degli elementi lignei e rendono l’intervento di restauro, oltrechè auspicabile per la salvaguardia di una testimonianza architettonica preziosa, anche necessario per questioni di sicurezza. Alcuni degli elementi lignei, in particolare i decori che caratterizzano il perimetro del tetto e gli ornati di facciata a causa di distacchi e sollevamenti sono a rischio di caduta.
All’interno del complesso si notano i segni dell'umidità con il successivo distacco parziale dell’intonaco, presenza di macchie di muffa sul pavimento, degrado dei telai lignei, delle ante delle finestre e delle porte all'ingresso. Altra criticità è l’accessibilità: l’ingresso è ora consentito con il superamento di un dislivello di circa 45cm con tre gradini.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Villino Caprifoglio è un bene chiuso alla comunità dal 2018 ma che, presto, a opere completate, riaprirà le sue porte. Ciò sarà possibile per la grande opera di restauro esterno e di rifunzionalizzazione interna, ma anche perchè diventerà la sede di un centro polivalente di servizi erogati in favore del tessuto associazionistico torinese e della comunità cittadina – progetto sociale Campo Base -, gestito da 1 Caffè (prima Onlus italiana ad elevata digitalizzazione fondata nel 2011). Un vero e proprio co-working di solidarietà.
L’immobile avrà un’apertura ordinaria 5 gg su 7 dalle 09.30-18 più aperture straordinarie.
Sempre in tema di fruibilità 1 Caffè Onlus si è impegnata nell’abbattimento delle barriere architettoniche presenti per rendere l’immobile un luogo accessibile e privo di discriminazioni; per consentire l’accesso a persone con disabilità verrà realizzata una rampa sul retro, inserito un servoscala interno e utilizzato un sistema LOGES.
Le previsioni sul numero di fruitori sono basate su una frequentazione del villino da parte di minimo 10 persone al giorno, per 5 giorni alla settimana, per 42 settimane all'anno; vale a dire, l'intervento permetterà l'apertura di una struttura capace di incontrare ed accogliere 2100 persone all'anno.