DESCRIZIONE INTERVENTO
L’undicesima edizione Insolito Festival si è configurata come momento di incontro intergenerazionale, pensato per la città, i suoi spazi, i suoi quartieri. Innovazione, nuovi formati, giovani formazioni di artisti e artiste hanno attraversato la programmazione offrendo uno spaccato sul teatro contemporaneo e sulle arti performative variegato e ricco, accolto dal pubblico con partecipazione.
Il focus di quest’anno è stata l’infanzia, come pubblico di riferimento e come tematica allargata: un’infanzia come origine, come furia creativa, come portatrice di visioni travolgenti, a volte scomode, ma lungimiranti. Una prospettiva per cercare memoria, ricordi, passati per guardare al futuro, preparandoci ad esso, virando la direzione verso luoghi desiderati, a volte utopici, a volte tangibili.
Così dall’infanzia abbiamo iniziato, con proposte anche per pochi spettatori alla volta, perché la relazione potesse essere vissuta in prima persona, agita, sperimentata con il corpo e con la presenza. Hanno arricchito questa edizione compagnie che hanno scelto formati più intimi (Agrupatión Señor Serrano, con il nuovo capitolo Olympus Kids / Demetra, sul mito greco e le sue eco presenti, esclusivamente per bambini e bambine; Jinn dei pluripremiati Anagoor, per 25 spettatori alla volta).
E se di origini si parla, ecco che Romanzo d’infanzia, continua a rappresentare uno dei capisaldi delle creazioni migliori per un pubblico giovane: Insolito Festival ha guardato al passato e al patrimonio culturale del teatro, riproponendo alle nuove generazioni, una delle opere più conosciute di Abbondanza-Bertoni, Stori-Quintavalla. Presente anche Emanuela Dall’aglio con la sua ultima creazione Ti vedo. La leggenda del basilisco, dove l’autrice continua l’indagine sulle favole che si sviluppano a partire da un costume che si trasforma in spazi e ambienti per dare vita al racconto.
Sono state numerose in questa edizione le formazioni emergenti che si sono distinte nel corso dell’ultimo biennio per originalità di forme e contenuti: hanno rappresentato un coro multiforme di voci, pensieri, riflessioni che si iscrivono con forza nell’attualità, entrando a far parte del contemporaneo teatrale, alle quali Insolito Festival ha lasciato un grande spazio di azione. Così i vincitori di Premio Scenario 2023 si sono presentati come generazione che ha indagato la difficile relazione con la proprio terra, la Sardegna (Anonimasequestri) chiamandoci in causa; Pietro Giannini con La costanza della mia vita, ha portato una storia intima e potente davanti agli occhi del pubblico, con straordinario coraggio: il teatro è diventato rito per affrontare una memoria personale ancora viva e vivida; la Compagnia del Mignolo (Credenze. “Essere superstiziosi è da ignoranti, non esserlo porta male”) unendo circo, teatro di figura, teatro d’attore, ha affrontato il tema delle superstizioni trasversali alle culture, componendo un ritratto vivace, grottesco, fresco di grande efficacia; il Gruppo RMN ci ha portato a Rimini, dopo una lunga ricerca post pandemia, attraverso interviste e documentazioni, guidati poeticamente da Pier Vittorio Tondelli: sulla scena hanno dato vita a una sorta di musical, coro scapestrato, storie narrate da alcuni personaggi della riviera romagnola, in un mélange tra cinema, teatro, documentario. Infine, formazione tra le più interessanti del panorama italiano, sono tornati il Collettivo Hombre, con l’ultima produzione Alle armi: un teatro civile e politico insieme, che non rifugge da tematiche scomode e delicate, ma affronta attraverso una sapiente drammaturgia d’immagini, teatro d’oggetti e teatro fisico, il tema del mercato internazionale delle armi. La proposta in serale, è stato inoltre presentata anche a studenti e studentesse della scuola secondaria, in una mattinata dedicata, così come Olympus Kids/Demetra è stata presentata anche ad alcune classi della scuola primaria Anna Frank.
Temi scomodi, conturbanti, che grazie al teatro hanno trovato uno spazio per essere messi in discussione, attraverso l’incontro col pubblico, anche dei più giovani. Il tema del bullismo e del cyberbullismo, è stato proposto da Davide Giordano e Riccardo Reina (Leone che striscia) che hanno indagato pericolose dinamiche di gruppo, a scapito di soggetti più fragili. E di fragilità si è parlato anche nella nuova produzione di Kepler – 452 sul tema della dimenticanza, dovuta alla perdita di memoria per problemi legati alla malattia o all’età, oppure legati a catastrofi come un’alluvione (Album).
Oltre alla compagnia bolognese Kepler - 452, ormai habitué di Insolito Festival, sono tornate anche due artiste che il pubblico della città ama e segue con passione: Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi, per la prima volta insieme, con una nuova produzione, The Doozies, omaggio a Eleonora Duse e Isadora Duncan.
Si è consolidata anche la relazione con Lenz Teatro che si è connessa a Insolito Festival con un nuovo capitolo di Aiku, quest’anno sul tema dell’aria. Inserendosi nel contesto urbano, riadattando le creazioni a luoghi solitamente frequentati per altri scopi, le opere di Lenz continuano ad arricchire le connessioni con la città, caratteristica di Insolito Festival.
La relazione con la città si è consolidata inoltre con la presenza del CUT - centro universitario teatrale dell’Università di Parma che ha presentato l’ultimo progetto Insight sulla relazione tra uomo e tecnologie digitali: una riflessione a partire dal pensiero del filosofo Byung-chul Han e il suo testo “Le non cose”, oltre a due laboratori di formazione aperti a bambini e bambine (Furie d’infanzia, tenuto da Nadia Milani, Antonio “Tony” Baladam, Giulio Santolini, Yele Canali Ferrari) e il secondo sul comico per adulti professionisti e non professionisti guidati da Antonio “Tony” Baladam.
Formati che sperimentano dispositivi insoliti sono poi stati quello del duo svizzero Trickster-P che con The Game hanno proposto uno spettacolo per 25 spettatori alla volta, impegnati in un gioco di società che affronta il tema del sistema economico e delle sue possibili forme e la creazione di Micro Macro Silent Book Party, una festa da ascoltare e ballare con dispositivi wireless, che attraverso le decadi del novecento, ha proposto opere letterarie e brani musicali intrecciati, che hanno fatto la storia della letteratura e della musica.
NOTE Intervento archiviato