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Attività principali dell'istituzione

Lunaria Teatro è un'associazione culturale fondata da Daniela Ardini e Giorgio Panni dopo la realizzazione in prima nazionale a Roma dello spettacolo Lunaria di Vincenzo Consolo (1986), messo in scena con i compagni di corso all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico. È sostenuta da Comune di Genova, Regione Liguria, Comune di Chiavari, Compagnia di San Paolo, da sponsor privati ed è stata riconosciuta per molti anni come compagnia di sperimentazione dal FUS.

La compagnia porta avanti il filone del “teatro di poesia”, affidandosi alle parole di tanti classici (Tasso, Aminta; Eschilo, Prometeo; Euripide, Medea ed Ecuba; Schiller, La congiura del Fiesco; Shakespeare, Tutto è bene quel che finisce bene) e di autori contemporanei (Bachmann, Mueller, Ben Jelloun, Camilleri, Consolo, Maraini, Baricco). Molte realizzazioni sono incentrate sulla fede e sul sacro a partire da un allestimento del Gesù di Dreyer dall’adattamento di Aldo Trionfo (2000), al fortunato spettacolo sulle vicende dei Cereghino, cantastorie valdesi dell’entroterra ligure (2005).

Molti sono poi gli eventi di valorizzazione di contesti museali attraverso la realizzazione di spettacoli, come di recente la realizzazione de Il Gattopardo nelle cornici di Palazzo del Principe a Genova, la GAM di Nervi e Palazzo Rocca a Chiavari.

Dal 1995 Lunaria Teatro realizza il Festival In una notte d’estate percorsi nel Centro Storico di Genova, dal 2009 la stagione Lunaria a Levante presso il Teatro Emiliani di Genova Nervi e dal 2020 Obiettivo Creatività Il complesso monumentale di Chiavari, progetto di valorizzazione vincitore del Bando I Luoghi della cultura della Compagnia di San Paolo contemplante rassegna di spettacoli e laboratori per le scuole.

L'associazione cura le Attività dell’Archivio del regista Aldo Trionfo.

Nel 2011 De Ferrari Editore ha dato alle stampe il volume di Silvana Zanovello Lunaria Teatro. Vent’anni tra principi, eroi e cantastorie al tempo di internet.

Premi e riconoscimenti

Bando nazionale Nuovo IMAIE (2°classificata) nel 2020 con Lunaria di Vincenzo Consolo

Premio Le Donne e il Teatro a Raffaella Azim per Creatura di sabbia nel 2014

Premio La Stampa del Festivalmare di Sanremo al Festival In una notte d'estate per 3 edizioni

Premio 2013 ANCT (Associazione Nazionale Critici Teatrali) a Daniela Ardini

Direzione artistica

Daniela Ardini si laurea in regia nel 1985 all'Accademia Nazionale di arte Drammatica sotto la direzione del regista A. Trionfo – insegnanti di regia A. Camilleri, A. Trionfo, P. Passalacqua, L. Salveti, L. Ronconi.

Giorgio Panni: scultore e collaboratore di Luzzati è stato scenografo fisso al Teatro Stabile di Torino e all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica. Ha collaborato per 30 anni, dalla Borsa d'Arlecchino alle ultime regie, con Aldo Trionfo.

L’Associazione è riconosciuta dalla Giunta Regionale della Liguria 3/12/1999 n. 1445 e inserita nel Registro delle Persone Giuridiche di Diritto Privato con il numero d’ordine 270.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Festival In una notte d'estate – percorsi, è stato riconosciuto dal MIC come Festival Multidisciplinare per il triennio 2022-2024 e da oltre 25 anni propone una serie di spettacoli di prosa, musica e danza, prevalentemente legati da un tema in Piazza San Matteo cuore del Centro storico di Genova e nel Levante.

L'edizione XXVII si terrà da luglio a settembre 2024 ed ha per sottotitolo “l'architettura della parola tra città e terra”. Il settore PROSA ospitalità contempla: Trent'anni di grano del Teatro delle Ariette, compagnia teatrale che ha radici profondamente contadine; Silvio Castiglioni in Abitare la terra costruisce un percorso che parte dal silenzio e dai suoni della natura. Ne I monologhi dell'atomica Elena Arvigo affronta due momenti terribili che la nostra terra ha vissuto: Chernobyl e Nagasaki. In Un giardino davvero speciale Assemblea Teatro racconta la storia di Gim, un vero e proprio Elzeard Bouffier che vive tra il Piemonte e il Mondo; Francesco Patanè richiama l'attenzione su Marconi, il primo a unire terra a terra, con uno spettacolo sulla radio; nelle storie raccontate da Tabucchi in Piccoli equivoci senza importanza della compagnia Akròama ritroviamo l'ambiguità del presente, mentre in Pasquarosa di Settimo Cielo la forza di una contadina di fine ottocento che riesce a diventare icona liberty e pittrice nella Roma degli anni '30. Kiara Pipino presenta in inglese La Tempesta con Calibano, l'elemento terragno, la natura selvaggia dell'uomo che lotta per esprimersi. Il Grido d'amore (Edith Piaf) con Gianni De Feo sconvolge ancora con tutta la sua forza. Le nostre produzioni ribadiscono la linea tematica: Vita nei campi parte dalle novelle verghiane e va là dove la terra si fa amara: in Terre invece scene da opere di Shakespeare articolano il tema per giungere all'immobilità nel fango di personaggi beckettiani; ne La Regina disadorna di Maggiani la contadina Altare Maria, detta la Combattuta, diventa la più ambita prostituta di Genova, e il motore "immobile" della vicenda. Musica. Michela Centanaro propone un viaggio delle donne dalla terra alle città attraverso la storia della canzone italiana del dopo guerra. Si ispira a Calvino Altre città invisibili il concerto del cantautore Federico Sirianni, e racconta delle tante città vere o immaginate che ognuno incontra nel suo cammino. Hyperion Ensemble suona Adriano Mauriello balla il tango, la danza che mescola città e terra; Enzo Fina e Roberto Catalano suonano la terra del Salento. Danza -Atzewi in Possibility lavora sulle differenze fisiche e astratte della dialettica città/terra. Simone Maier in Mind the gap racconta i quartieri periferici della città; Alekseij Canepa propone Anthropos: ciò che c'è tra terra e città: l'uomo e la società. Silvia Cerdelli usa la street dance per raccontare il Tempo che abbiamo su questa terra.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Festival In una notte d'estate – percorsi, che è stato riconosciuto dal MIC come Festival Multidisciplinare per il triennio 2022-2024, propone da oltre 25 anni una serie di spettacoli di prosa, musica e danza, prevalentemente legati da un tema. La sua sede principale è in Piazza San Matteo cuore del Centro storico di Genova, acquartieramento della famiglia D'Oria con i Palazzi nobiliari che incoronano la chiesa medioevale a bande bianche e nere il cui rifacimento interno è stato voluto da Andrea D'Oria con importanti affreschi e stucchi del Montorsoli. Il sagrato su cui si svolgono gli spettacoli è quindi meta naturale, viste le caratteristiche storiche e architettoniche, di tutti i turisti che vengono a Genova. Lunaria Teatro ha sempre valorizzato la collocazione di pregio dove si svolge l'attività principale e dove ha sede legale e organizzativa.

L'edizione XXVI si terrà a luglio/agosto 2023 a Genova e nel Territorio Regionale avrà per sottotitolo “l'architettura della parola tra città e cielo”. A seguire, alcuni spettacoli in programmazione. Il settore PROSA ospitalità contempla: Anima mundi di e con Lucilla Giagnoni, emblematico del tema sin dal titolo che condensa la spiritualità con la storia dell'uomo; Pino Petruzzelli per il Teatro Ipotesi fa una carrellata letteral/teatrale da autori vari portando il suo messaggio ambientale; Lo straniero da Camus della compagnia Akròama, regia Lelio Lecis, allarga il tema alla alienazione di un impiegato che vive ad Algeri. Le produzioni: Medea da Euripide è vista in un cielo che sovrasta le azioni degli uomini; in La zattera dei morti dell'autore contemporaneo Harald Mueller il cielo contaminato di una città/civiltà resa tossica dalle scorie radioattive risplende nuovamente grazie all' umanità ritrovata. Dal cielo dei Malavoglia ai cieli delle città parte da I Malavoglia per passare attraverso la poesia del 900.

MUSICA - La dialettica città – cielo nella scelta di Michela Centanaro diventa una riflessione sulla partenza, l'arrivo, le migrazioni, il ritorno. Alla scoperta del Choro con Filippo Gambetta: ritmi africani e altre suggestioni musicali rielaborarono alla fine dell'800 le danze del salotto “cittadino” (valzer polca scottish). Il cielo inonda la musica dei Mishmash. Come dice Edith Bruck “è dialogo musicale che unisce le diversità e le somiglianze umane, creando un’armonia spirituale e carnale insieme con qualcosa che stimola la voglia di vivere, sollevarsi, muoversi e commuoversi.”

DANZA - Atzewi Dance Company in Revolution lavora sulle differenze fisiche e astratte della dialettica città/cielo: corpo e spirito, industria e ambiente, futuro e passato. Simone Maier che fa un omaggio a Le città invisibili di Italo Calvino; Alekseij Canepa propone Sur/Reale nel quale quattro giovani coreografi si alternano e confrontano.