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Attività principali dell'istituzione

Amigdala è un’associazione di promozione sociale e un collettivo artistico con sede a Modena. Opera nell’ambito delle arti contemporanee e performative, con un forte interesse per la rigenerazione urbana e l’innovazione civica.

Il collettivo realizza produzioni artistiche multidisciplinari, con una precisa vocazione per metodologie di creazione site-specific e community-specific.
Le produzioni di Amigdala prendono la forma di performance, progetti di arte pubblica, installazioni, soundscapes e hanno sempre un forte legame con il luogo che le ospita. Si tratta di opere che vengono presentate in Italia e all’estero in festival, rassegne e iniziative culturali.

Inoltre, dal 2008 Amigdala cura progetti performativi e culturali, soprattutto focalizzati sulle pratiche site-specific e sull’arte pubblica, specialmente in aree urbane periferiche o in forte trasformazione.

Il festival Periferico è uno dei principali progetti ed è dedicato alle connessioni tra arti performative, comunità locali e tessuto urbano. Il festival coinvolge artisti, curatori, teorici italiani e stranieri in un progetto che intende rileggere le modalità di programmazione culturale in un’ottica di co-creazione e la relazione tra curatela e produzione artistica.

Dal 2017 Amigdala dirige OvestLab (in collaborazione con il Comune di Modena e insieme all’associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi), un centro culturale multidisciplinare che opera come fabbrica civica a supporto di processi di re-immaginazione collettiva della città. Amigdala ha maturato una lunga esperienza nella realizzazione di processi di attivazione di comunità e rigenerazione urbana e ha sviluppato una specifica metodologia anche grazie all’implementazione di diversi progetti partecipativi come la rivista collettiva Fionda e l’archivio digitale di storia orale Afor.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 110.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Periferico è un festival che si prende cura di luoghi, comunità, persone. Amigdala svolge un lavoro quotidiano di ascolto e relazione sui territori. Periferico si situa in aree che negli anni sono state attraversate da una profonda trasformazione sociale e urbanistica. Qui lo spazio pubblico e diversi scenari di archeologia industriale ospitano performance, concerti e spettacoli ad ampia partecipazione.

Periferico tocca ogni anno oltre 40 luoghi di interesse nella città (48 nel 2022), creando una mappa spontanea di accadimenti e tendendo fili intensi di relazione tra spazi pubblici e privati.

Periferico coinvolge pubblico, organizza spettacoli pensati appositamente per i siti in cui si svolgono e opere che prevedono la partecipazione diretta di comunità di persone. Su un totale di venti titoli all’anno, i processi di media e lunga durata (dalle tre settimane ai sei mesi) ne coinvolgono almeno la metà, coinvolgendo direttamente donne, bambine e bambini, abitanti di diversa età e provenienza geografica e culturale.

Nel 2024 il festival ospita gli artisti e le artiste:• Wang Chong / Jacopo Panizza • OHT – Office for a Human Theatre • Paola Bianchi • Dj Mirella • Caterina Moroni • DOM- • Collettivo Amigdala • Alos • Eléctrico 28 • Ateliersi • Tea Andreoletti • Teodora Grano • Andrés Marino & Lucía Boffo • Basel Zaraa • Maria Nadotti • Laila Sit Aboha • Daniele Ninarello • Begüm Erciyas • Tolja Djokovic • Patrizio Esposito • Interspazio • Isabella Bordoni • Nino Gvilia • Maria Stocchi • Elena Biserna • Giuseppina Casarin • CONfusion • Per futili motivi • Le Chemin des Femmes • Le dinamiche.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il festival Periferico ha da sempre come propria vocazione principale il coinvolgimento attivo di comunità diverse, dai bambini agli adolescenti, alle comunità abitanti dei territori attraversati. Le erogazioni ricevute andranno a sostenere l'incontro tra queste diverse comunità e le artiste e gli artisti invitati, nella convinzione che l'arte sia linguaggio potente per produrre immaginari nuovi e visioni possibili del futuro.


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 100.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

CHI SIAMO. Periferico è un festival multidisciplinare nato nel 2008 a Modena su iniziativa dell’associazione Amigdala con l’intento di promuovere relazioni virtuose tra lo spettacolo dal vivo e i territori più periferici della città. Il festival, nel corso delle sue tredici edizioni, si è consolidato attorno alle tematiche della creazione artistica site-specific - con interventi prodotti appositamente per lo spazio urbano o all’interno di luoghi non deputati allo spettacolo - e community-specific ovvero orientata al coinvolgimento di abitanti e comunità attraverso processi di ingaggio e partecipazione.

LA STORIA DEL FESTIVAL. Dal 2008, e da piccola iniziativa indipendente, Periferico si è consolidato fino a diventare una delle principali esperienze nazionali in questo ambito e un caso studio per ricercatori, critici e studiosi.

La programmazione del festival, co-diretta da Federica Rocchi e Serena Terranova, è supportata dal collettivo artistico che fa capo all’associazione Amigdala, un gruppo femminile di giovani creative e professioniste attive nei diversi ambiti dello spettacolo dal vivo, che dal 2005 opera a livello sia locale che internazionale con la creazione di opere site-specific e interventi urbani caratterizzati da una forte trans-disciplinarietà, connettendo l’ambito artistico con quelli urbanistico, architettonico e dell’innovazione sociale. Il festival ospita ogni anno un’offerta artistica di qualità che intende favorire la pluralità delle espressioni artistiche, ibridando coerentemente teatro, musica e danza ma anche performance, produzioni trans-mediali, arte pubblica.

L’interesse del festival per le periferie, per i margini, nasce dalla convinzione, sostenuta da molti urbanisti e city makers, che in quelle aree della città sia più facile sperimentare, far emergere istanze innovative e concepire nuovi modi di abitare il mondo. Come ricorda bell hooks (1984) “Vivendo in questo modo - all’estremità - abbiamo sviluppato uno sguardo particolare sul mondo. Guardando dall’esterno verso l’interno e viceversa, abbiamo concentrato la nostra attenzione tanto sul centro quanto sul margine. Li capivamo entrambi.”


NOTE Intervento archiviato