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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'intervento è rivolto all'edificio storico che ospita il Municipio di Ampezzo. Di orgini seicentesca, il palazzo ha sempre rappresentato un punto di riferimento per le comunità locali rappresentando da prima la sede di riferimento per gli affari economici della famiglia Nigris che lo ha edificato e successivamente ha svolto anche funzione di banco del prestito e sede del tribunale per la gente della vallata.
Conosciuto come palazzo Beorchia-Nigris o "Casa Grande" ancora oggi è centro di rifimento per la comunità locale ospitando la sede municipale. Il palazzo viene valorizzato come attrazzione turistica del luogo ed è stato recentemente oggetto di una pubblicazione dedicata a cura di "Veneto Globe".

Informazioni sullo stato della conservazione

I beni presentano carenze estetiche diffuse, rappresentate da crepe sulle specchietature decorate, sollevamenti, locali cadute del film pittorico e locali attacchi di microrganismi.
Negli affreschi sono presente microfeesurazioni e sbiancamenti conseguenti a formazioni di sali in superficie.
Il dipinto presenta aree di ossidazione di vecchie venirici usate come protettivo del dipinto e dello spoco superficiale, è presente una fascia biancastra dovuta probabilmente ad un allagamento del palazzo.
è necessario intervenire per la pulitura superficiale e il consolidamento delle parti logore, la stuccatura e ridipintura di alcuni parti delle opere.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Palazzo municipale è aperto al pubblico negli orari degli uffici comunali, ovvero dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e il giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA

RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 7.700,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'Amministrazione Comunale si propone di restaurare gli affreschi e i dipinti presenti all'interno dell'attuale sede municipale: il palazzo Beorchia-Nigris. Costruito nel 1600 dalla famiglia Nigris, il palazzo era punto di riferimento per le genti della Val Tagliamento, fu centro degli affati della famiglia Nigris; successivamente fu sede del banco dei pegni e luogo dove si amministrava la giustizia. Data la sua appartenenza ad una delle più antiche famiglie della zona, le caratteristiche architettoniche dell'edificio che riprende l'impianto tipico del palazzo signorile veneto, il suo intimo legame con la storia urbanistica del luogo nel quale sorge, al palazzo è stata riconosciuta la tutela ex D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42.

Il palazzo oggi rappresenta una delle attrazioni turistiche da vedere nel Comune di Ampezzo e l'amministrazione intende preservarlo mediante il restauro di alcune porte lignee, degli affreschi posti attorno al tipico fogolar, allo stemma ligneo del Comune e al ritratto di Nicola Nigris posto nella sala giunta del municipio.