Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Casa “Mater Amabilis” ha una storia importante. Si tratta di un passato lungo quasi un secolo e mezzo che trova le sue origini in due antiche istituzioni cuneesi, sorte allo scopo di soccorrere i poveri ammalati e gli inabili al lavoro. Il riordino dell’archivio della Casa di riposo di Cuneo non poteva non partire, ed essere guidato, se non dalla ricostruzione, almeno per sommi capi, delle vicende storiche ed istituzionali dell’ente. Tale ricerca ha permesso di realizzare un riordino archivistico aderente alla storia e ai mutamenti che sono avvenuti e, d’altro canto, potrà essere utilizzata come punto di partenza per una più ampia ricostruzione della vita, dell’attività e del ruolo che la Casa “Mater Amabilis” ha avuto, ed ha tutt’ora, nella città. La Casa “Mater Amabilis” trae le sue origini dall’antico Ospizio dei cronici fondato nel 1839 e dal Ricovero di mendicità nato nel 1898. I due Enti assistenziali si sono fusi insieme del 1944 per meglio rispondere alle esigenze della cittadinanza, fondando un nuovo soggetto che ha assunto una denominazione composta: Ospizio cronici – Ricovero inabili. Nel 1964 quest’ultimo ente assume l’attuale nome di Casa “Mater Amabilis” che mantiene tutt’ora, anche se nel 1981 l’ente ha cessato di essere indipendente, passando prima sotto l’amministrazione del Comune di Cuneo e poi aggregato al Sistema sanitario nazionale.
Informazioni sullo stato della conservazione
La struttura dell’edificio è realizzata in muratura portante in laterizi pieni e semipieni ed in pilastri e setti di calcestruzzo armato; il tetto è realizzato con orditura in legno e tegole e finitura in tegole marsigliesi con ferma neve inglobati con le stesse.
Si evidenzia che la struttura portante del tetto (sia l’orditura primaria che quella secondaria) è stata accomodata probabilmente verso la fine degli anni ’90 e mostra visibili segnali di parziali ammaloramenti ed imbracature come risulta dai fotogrammi allegati, che comunque non pregiudicano la staticità del manufatto presumibilmente per almeno un quinquennio o decennio prossimo venturo.
Le pareti del piano terra e del primo piano sono realizzate in muratura portante, i solai così come i setti che contengono ascensore e monta lettighe sono in calcestruzzo armato.
Nei collegamenti dei corridori che congiungono le varie maniche del fabbricato, si rilevano testimonianze di assestamento che richiederanno un intervento di manutenzione straordinaria nel medio – lungo periodo.
L’edificio non risulta coibentato e i serramenti dotati di vetrocamera non si presentano in ottime condizioni, specialmente le finestre lato sud evidenziano screpolature nelle traverse orizzontali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Trattasi, al momento attuale, di struttura residenziale per anziani, destinata a diventare ospedale di comunità.