I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il bastione/muro di sostegno fa parte del complesso Ospedaliero di Fossano le cui origini risalgono alla Fondazione della Città, cioè al 1326, ma il reale funzionamento della struttura si suppone debba farsi risalire già al 1260. Fonti di informazioni non ufficiali propendono all’affermazione che l’Ospedale di Fossano sia stato fondato dalla Confraternita di Gesù Crocifisso (poi sopravvissuta come Confraternita dei Battuti Rossi), ed era luogo di ricovero e di cura degli infermi, mentre prima probabilmente esisteva un “Hospitale”, inteso come semplice ricovero di pellegrini.

Agli inizi del XIV secolo l’ospedale ricevette un notevole sviluppo che lo trasformò in un’opera assistenziale di notevoli proporzioni, in grado di far fronte alle necessità dei fossanesi e di accogliere gli infermi di passaggio. Il merito di tale trasformazione fu di Oddino Barotti (1344-1400) considerato, un po’ per tradizione popolare, il vero fondatore dell’Ospedale.

All’inizio del XVI secolo, Fossano è colpita dalla peste, che porta una terribile carestia, ne segue un aumento dello spirito religioso e quindi la nascita di altre due confraternite minori: quella detta di “San Francesco” (Santissimo nome di Gesù) e la “Confraternita dello Spirito Santo”; è il Lancimano di origine tedesca, dottore in legge e membro della confraternita del SS. Crocifisso che nel 1542 aggiorna i vecchi statuti e stabilisce che le tre confraternite si radunino in occasione dell’Epifania, della SS. Trinità e di Ognissanti, in uno dei tre oratori per recitare insieme le devozioni e per attendere all’amministrazione dell’Ospedale che rappresenta l’operato attivo di dette confraternite.

Nel 1548 a Roma si organizza un’Arciconfraternita dedicata alla SS. Trinità, alla quale si aggrega quella fossanese che prende quindi il nome di “Confraternita della SS. Trinità” e l’ospedale amministrato da detta confraternita, è chiamato “Maggiore”, probabilmente per distinguerlo dagli altri due più piccoli denominati S. Antonio (dove si dispensavano cure conseguenti a patologie da ustioni) e S. Lazzaro (dove si dispensavano cure per la lebbra); contestualmente in quegli anni inizia un graduale processo di separazione dell’amministrazione dell’ospedale e della Confraternita che terminerà nel 1586. All’inizio del 700, con l’incremento della popolazione e il propagarsi delle epidemie, ci si rende conto che l’originaria dimensione dell’ospedale non consente di affrontare in modo adeguato la sfida che deriva dall’inurbamento di consistenti quote di popolazione in precedenza dispersa nelle campagne, ma passarono un bel po’ di anni alla posa della prima pietra avvenuta intorno al 1724. Progettista fu Francesco Gallo, con un ulteriore consulto dell’ingegnere di Torino Gian Giacomo Plantery; venne individuato un nuovo sito che si trovava nel terziere del Romanisio, presso l’omonima porta sud della città.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il Bastione presenta delle lesioni, in particolare un dissesto che consiste nella fessurazione, ovvero nell’interruzione di continuità della struttura muraria, con interesse sia della parte esterna che della parte interna della muratura stessa.

Lo stato fessurativo riguarda esclusivamente lo spigolo della muratura, che a causa del carico proveniente dal solaio superiore che scarica le forze sulla muratura stessa, causa un comportamento di ribaltamento fuori dal piano che si manifesta con questo stato fessurativo.

Nelle altre parti il muraglione necessita di interventi di reintegrazione e/o riparazione hanno l’obiettivo di ricomporre le mancanze, riconducibili a svariati motivi (invecchiamento dei materiali, mancata manutenzione, sollecitazioni meccaniche, decoesioni superficiali).

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Trattasi di muraglione/bastione del Complesso Ospedaliero di Fossano

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 158.046,36 €

 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto in esame, riguarda l'Ospedale di Fossano, in particolare il consolidamento di una soletta retrostante il "Bastione" lato via Marconi, che presenta uno stato fessurativo della muratura esterna in mattoni importante.

Con l'intervento in oggetto, consolidando la soletta interna, viene aumentata la stabilità del muro esterno, e nel contempo con un intervento "di cuci e scusi" si consente la messa in sicurezza del parametro esterno in mattoni con particolare attenzione al restauro e recupero della muratura, sottoposta a vincolo paesaggistico , data l'importante valenza storica della stessa, risalente alle originarie mura di costruzione dell'Ospedale nel XVIII secolo.


NOTE Intervento archiviato