I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.

Attività principali dell'istituzione

La società Amici della Musica di Verona è la più antica fra le associazioni concertistiche cittadine. La fondazione risale al 4 aprile 1909, quando alcuni appassionati di musica (L. Amistà, G. Bisoffi, G. Fiorio, R. Galli, E. de Marchesetti, G. Pellicari, U. Scudellari, G. Stegagno, V. Zorzi) diedero vita alla prima società musicale veronese con attività stabile. Alla presidenza fu eletto Erminio de Marchesetti, cui in seguito sarebbero succeduti Umberto Boggian, Federico Federici, Francesco Benciolini e Guido Begal. L’attività musicale iniziò il 25 aprile 1909 con un concerto del Quartetto Abbiate nel salone Sanmicheli di Castelvecchio, che dagli anni Venti al secondo dopoguerra divenne la sede principale dell’associazione. Altissimo e immediato il consenso del pubblico: dall’iniziale cinquantina di soci si passò infatti in un paio d’anni a quasi ottocento abbonati. Fra i nomi dei grandi concertisti che suonarono a Verona durante i primi quarant’anni di attività vanno ricordati almeno quelli della clavicembalista Wanda Landowska, del violoncellista Gaspar Cassadò, dei pianisti Wilhelm Backhaus, Arthur Rubinstein, Edwin Fisher, Walter Gieseking, Wilhelm Kempff, Arturo Benedetti Michelangeli, del chitarrista Andrés Segovia. Negli anni Sessanta, grazie a una programmazione artistica di alto livello che coincideva con condizioni particolarmente favorevoli alla diffusione della cultura musicale, il numero dei soci oltrepassò il migliaio, con la conseguente necessità di spostare i concerti dal Salone di Castelvecchio al più capiente Teatro Nuovo. Nella seconda metà del Novecento gli Amici della Musica chiamarono a Verona i nomi più importanti del concertismo internazionale: i pianisti Nikita Magaloff, Friedrich Gulda, Géza Anda, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Svjatoslav Richter, Vladimir Askenazij, Martha Argerich, Paul Badura-Skoda, Maurizio Pollini, il duo Kontarsky, gruppi strumentali come I Solisti Veneti, il Quartetto La Salle, il Quartetto Italiano, i violinisti Igor Ojstrakh, Salvatore Accardo e Uto Ughi, il chitarrista Alirio Diaz, l’arpista Nicanor Zabaleta, il flautista Severino Gazzelloni, il clavicembalista Gustav Leonhardt. Soprattutto dagli Anni Settanta sono stati valorizzati i contenuti culturali della programmazione, grazie a concerti monografici a tema, ad esecuzioni integrali di importanti corpus del repertorio strumentale e all’inserimento in cartellone di composizioni contemporanee. (da CARLO BOLOGNA, LAURA OCH, PAOLO RIGOLI, Ottant’anni di vita musicale a Verona. Gli Amici della Musica, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, Verona 1993)

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 22.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Riprendendo il cammino intrapreso nelle passate edizioni con il Festival Organi Storici 2024 andando ad ampliare ulteriormente il panorama delle proposte organistiche sul nostro territorio. La partecipazione crescente del pubblico ai concerti e la volontà delle parrocchie di recuperare e far restaurare strumenti in disuso sono elementi che ci incoraggiano, poiché mantengono viva la cultura organaria della nostra provincia. Ci è sembrato quindi naturale allargare il nostro percorso andando a visitare una delle zone più suggestive della nostra terra come quella del Lago di Garda.  La gestione organizzativa della Società Amici della Musica, la collaborazione con l’Associazione Musicale di Vigasio e la sapiente guida del M° Andrea Marcon hanno quindi permesso di completare un itinerario organistico per un Festival realmente provinciale, poiché in grado di toccare tutte le zone che caratterizzano il Veronese. Sarà, ancora una volta, l’occasione per riflettere su quanto sia significativo il nostro patrimonio organario e quanto esso racconti delle peculiarità del luogo e delle sue relazioni con il territorio. Pur essendo una ricchezza ormai assodata, risulta sempre molto emozionante riscoprire strumenti differenti tra loro, ma sempre in grado di offrirci sfaccettature musicali variegate e complementari.  Saranno quindi 25 appuntamenti - da Nord a Sud, da Est a Ovest - che ci piacerebbe potessero dare un colore sonoro al nostro territorio: non ci stancheremo mai di evidenziare quanto lo strumento organo sia connaturato con e per il luogo in cui è stato concepito. Qualsiasi altro strumento musicale viene portato in un luogo e prova ad adattarsi alle caratteristiche dello spazio; l’organo è invece una presenza fissa che determina il colore sonoro dello spazio stesso. Ci piace, in questo senso, pensare che il nostro territorio - anche grazie a questo Festival - sia cassa di risonanza di tanta bellezza


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 25.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

L'Appassionata
quinta edizione della stagione concertistica

La rassegna, realizzata con il patrocinio del Comune di Verona, presenta sei concerti nel segno di autori del passato che incontrano il contemporaneo, e dei tre pilastri della fondazione creata da Giuseppe Gaspari, vale a dire promozione delle arti e della cultura di qualità, valorizzazione delle eccellenze musicali, sostegno ai progetti benefici del territorio.

Dai grandi classici a veri e propri gioielli della scrittura musicale contemporanea, la Gaspari Foundation è pronta a rinnovare il suo sodalizio con il pubblico scaligero attraverso una ricca stagione concertistica.
La rassegna, con protagonista l’ensemble cameristico L’Appassionata, è nata dalla visione mecenatistica dell’imprenditore veronese Giuseppe Gaspari.

Al fianco dell’orchestra da camera si esibirà sempre un ospite solista di fama internazionale
, a conferma della missione dell'iniziativa, volta a unire le eccellenze dell’attuale panorama musicale (emergenti o di lungo corso) sullo stesso palco, e mettere la musica al servizio del bene comune.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Riprendendo il cammino intrapreso nelle passate edizioni con il Festival Organi Storici 2023 andando ad ampliare ulteriormente il panorama delle proposte organistiche sul nostro territorio. La partecipazione crescente del pubblico ai concerti e la volontà delle parrocchie di recuperare e far restaurare strumenti in disuso sono elementi che ci incoraggiano, poiché mantengono viva la cultura organaria della nostra provincia. Ci è sembrato quindi naturale allargare il nostro percorso andando a visitare una delle zone più suggestive della nostra terra come quella del Lago di Garda.  La gestione organizzativa della Società Amici della Musica, la collaborazione con l’Associazione Musicale di Vigasio e la sapiente guida del M° Andrea Marcon hanno quindi permesso di completare un itinerario organistico per un Festival realmente provinciale, poiché in grado di toccare tutte le zone che caratterizzano il Veronese. Sarà, ancora una volta, l’occasione per riflettere su quanto sia significativo il nostro patrimonio organario e quanto esso racconti delle peculiarità del luogo e delle sue relazioni con il territorio. Pur essendo una ricchezza ormai assodata, risulta sempre molto emozionante riscoprire strumenti differenti tra loro, ma sempre in grado di offrirci sfaccettature musicali variegate e complementari.  Saranno quindi 24 appuntamenti - da Nord a Sud, da Est a Ovest - che ci piacerebbe potessero dare un colore sonoro al nostro territorio: non ci stancheremo mai di evidenziare quanto lo strumento organo sia connaturato con e per il luogo in cui è stato concepito. Qualsiasi altro strumento musicale viene portato in un luogo e prova ad adattarsi alle caratteristiche dello spazio; l’organo è invece una presenza fissa che determina il colore sonoro dello spazio stesso. Ci piace, in questo senso, pensare che il nostro territorio - anche grazie a questo Festival - sia cassa di risonanza di tanta bellezza

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 23.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Nel segno della continuità   si ripropone il Festival Organistico nell'edizione 2022 sottolineando ancora una volta quel concetto di storicità che contraddistingue lo strumento organo forse più di ogni altro strumento musicale. La nozione stessa di storicità, infatti, come recita il vocabolario, fa leva sulla sua caratteristica di essere “in divenire” e - proprio in tal senso - nessuno strumento può vantare una tale varietà di processi evolutivi e stratificazioni quanto l’organo. In questa prospettiva e con la volontà di esplorare il ricco patrimonio organario del  territorio, abbiamo ulteriormente ampliato la tavolozza sonora degli strumenti andando a visitare la provincia nelle varie direzioni. Tale lavoro organizzativo, da quest’anno, si avvarrà delle competenze gestionali e del prestigio artistico della Società Amici della Musica di Verona, in collaborazione, come di consueto, con l’Associazione Musicale di Vigasio e la sapiente guida e supervisione del M° Andrea Marcon. Sarà confermata la particolare attenzione rivolta ai preziosi strumenti della Valpolicella ma, nel contempo, l’itinerario si amplierà andando a visitare da Nord a Sud la nostra provincia. Non mancherà un doveroso passaggio nel centro della Città con cinque concerti in alcune tra le più belle chiese di Verona, su strumenti completamente differenti, e quindi in grado di offrire un repertorio assai variegato. Infine, ci è parso di poter inserire nel cartellone del Festival anche l’evento organizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona presso il Teatro Romano con l’organista americano Cameron Carpenter. La possibilità di collocare un organo a canne in un antico teatro romano rappresenta, secondo il nostro parere, la quintessenza del concetto di "storicità". L’organo, infatti, ricompare proprio dove ha iniziato il proprio percorso attraverso i secoli per raccontarci, da angolazioni diverse, un viaggio certamente tortuoso, ma proprio per questo affascinante e capace di farsi testimone, ancora oggi, di una cultura che ci identifica. 


NOTE Intervento archiviato