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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Dall’iscrizione presente sotto il timpano frontale del pilone sappiamo che la committenza dell’opera è GIOVAN(N)I BATTISTA BERNARDI DI ROC(C)A BRUNA NELL’ANNO 1836 e l’autore è il pittore CAPRA GIOVANNI
ANTONIO (….).Il pittore Capra Giovanni Antonio, secondo quanto riportato nel volume “Gauteri Pinse” di Roberto Mattiauda, Tipografia Subalpina 2014, è nato nel 1799 ad Alba e morto nel 1875, ma visse la sua vita in
Dronero. Autore presente in numerose opere pittoriche in valle Maira e in generale sul territorio della Diocesi di Saluzzo, realizzò tele ad olio e affreschi di cappelle e piloni, nonché meridiane. Il pilone di forma  rettangolare di 250 cm x 190 cm di lato è inglobato in una cappella a portico composta da un muro verso monte, ospitante un affresco con le anime all’inferno, e due pilastri sul fronte anteriore collegati alla parete di fondo da due bassi muri e copertura in lastre di pietra. Il pilone, riccamente formato e decorato è di tipo ad edicola rivolta verso il fronte principale e chiusa da una cancellata in ferro. La struttura è scantonata, racchiusa nella parte superiore da una cornice modanata che stacca la parte inferiore dal cornicione che chiude il tetto a due falde con timpani sui lati principali. Sui tre lati, destro, sinistro e posteriore figure di santi, sui cantonali pannelli con decorazioni floreali. Lato destro – San Sebastiano. Lato sinistro – San Rocco. Lato Posteriore – San Giovanni, Sant’Antonio e Santo non definito. Lesene e cornice dipinte a finti marmi.
Il basamento è composto da un alta zoccolatura (100 cm) rifinita con modanature nella parte superiore. Il timpano che sostiene la copertura è decorato con angeli e finti marmi. Tutta la struttura denota elevata qualità architettonica ed esecutiva. 

Informazioni sullo stato della conservazione

La parete di fondo, così come le pareti laterali e di pilastri, sono aggrediti dall’umidità di risalita che sta provocando la disgregazione delle malte di intonaco, malte già in parte sostituite con intonaci cementizi
che non fanno altro che aumentare lo stato di degrado per la formazione di sali.  E' consigliato di intervenire con la realizzazione di uno scannafosso drenante lungo il perimetro così da allontanare l’acqua che si accumula sulle pareti. Purtroppo lo stato di conservazione di tutta l’edicola e della cappella non è dei migliori a causa di numerose incisioni attuate da vandali o sedicenti devoti che hanno abraso le parti pittoriche danneggiando buona parte delle decorazioni e delle figure dei santi. Per nostra fortuna almeno i volti sono in buono stato e l’interno dell’edicola è stato risparmiato. Il basamento del pilone ha già subito parziali rifacimenti tanto che le modanature sommitali a raccordare le lesene e i pannelli ospitanti gli affreschi con i santi sono state alterate. Anche per il basamento è rilevabile una parziale aggressione da umidità di risalita che dovrà essere trattata con la sostituzione delle malte erose e non coerenti con malte di calce idraulica. All’interno dell’edicola è rilevabile la presenza di sali e una parziale disgregazione della pellicola pittorica
sulla volta, probabile frutto di una vecchia infiltrazione d’acqua. Le modanature che compongono la cornice sommitale e il cornicione che racchiude la copertura del pilone, presentano danni da erosione e colpi con parziali cadute. Andranno verificate nella tenuta degli elementi e risarcite nelle mancanze ricostruiendo le parti materialmente distrutte.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il pilone si trova su un'area pertinenziale della strada comunale. Lo spazio è aperto per cui l'opera è fruibile in ogni temo della giornata

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 35.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Preliminarmente è prevista la realizzazione di un’intercapedine areata sul lato nord della cappella a portico, in modo da staccare il terreno posto a contatto con la parete che presenta un affresco verso il lato sud. In seguito, sono previsti i seguenti interventi:

- Rimozione dei depositi incoerenti e delle sostanze estranee all’originale mediante l’impiego di pennelli di setola morbida e di gomme auto obliteranti (Wishab);

- Pulitura per la rimozione di sostanze di varia natura (non eliminate tramite il primo intervento a secco/wishab) con miscele detergenti (acqua deionizzata e/o ammonio carbonato);

- Consolidamento degli intonaci, ove necessario, in profondità mediante iniezioni di malta a base di calci naturali e leganti ad azione idraulica o malta idraulica composta da calce idraulica addizionata con polvere di pomice superventilata e/o resina sintetica in emulsione acquosa;

- Ripristino della coesione degli intonaci decoesi mediante imbibizione di consolidante inorganico (silicati di etile) applicato a pennello o a nebulizzazione, e/o resina acrilica in emulsione acquosa a varie diluizioni;

- Sostituzione degli intonaci non coerenti con malte a calce idraulica;

- Integrazione cromatica delle lacune;

- Stesura di protettivo finale idrorepellente per preservare la pittura dagli agenti atmosferici;