Attività principali dell'istituzione
Nato nel 1968 come mostra temporanea, il museo è il risultato di un’esperienza maturata dopo anni di ricerca promossa e condotta da Enzo Carretti che, insieme ad un gruppo di appassionati, ha raccolto e preservato una grande quantità di testimonianze materiali, orali e documentarie del mondo contadino locale. Divenuto di proprietà comunale, è rimasto allestito al piano superiore della Rocca Estense fino al 1983, anno in cui se ne rese necessaria la chiusura per l’inizio dei lavori di restauro dell’edificio.
E’ stato riaperto il 21 maggio 1994, dopo una riorganizzazione completa, assumendo il nome di Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale, con progetto e allestimento a cura di Mario Turci (antropologo-museologo).
Nel 2021 il Museo è stato dedicato ad Enzo Carretti.
Il museo raccoglie, conserva, studia e valorizza le testimonianze umane e l’esperienza di vita contadina e artigiana della media e alta pianura a est di Reggio Emilia, quale era fino alla metà del XX secolo, prima della meccanizzazione agricola.