Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’ex Asilo Regina Elena è un tipico edificio della seconda metà dell’Ottocento che occupa attualmente una parte di un fabbricato a corte a forma di “C”, di impianto sicuramente più antico, ma più volte rimaneggiato, come si evince dal confronto tra la “Prima Mappa del Territorio Municipale del 1757”, il Catasto Francese del 1812 e la prima denuncia dell’immobile al Catasto di Asti, risalente al 1940.
L’attuale conformazione della porzione di proprietà comunale ad “L” è verosimilmente dovuta alle modifiche introdotte dal proprietario Placido Borgna, a seguito di divisione ereditaria.
L’attuale fabbrica risulterebbe quindi, nella manica lunga orientata verso il giardino, databile intorno alla metà del XIX secolo, mentre la manica più corta, dove è collocato l’ingresso frontale, potrebbe essere precedente: le trasformazioni non sono tuttavia documentabili in quanto di esse non vi è traccia sui documenti d’archivio. Il fabbricato si sviluppa su tre piani. La manica più lunga della fabbrica, posta in direzione nord-sud, separa gli spazi di pertinenza della palazzina, di cui uno è da sempre il giardino di rappresentanza, e l’altro è il cortile antistante l’accesso carraio. La manica lunga, sul lato verso il giardino, presenta un porticato al piano terra ed un loggiato al terzo piano, con lesene a tutta altezza, mentre sul lato verso il cortile d’accesso i fronti sono scanditi unicamente dal ritmo delle aperture e da un marcapiano che corre sopra il primo ordine di finestre. La manica corta, perpendicolare alla prima, è ingentilita dall’ampio ingresso carraio e dal soprastante balcone, entrambi in ferro battuto. Il giardino di rappresentanza è arricchito da una suggestiva struttura in muratura, una vera e propria “scena architettonica” in stile neogotico, costituita da una scala a forbice che consentiva il collegamento tra i due livelli quando anche il giardino superiore faceva parte della stessa proprietà.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il fabbricato, da decenni in disuso, divenuto di proprietà comunale, è stato oggetto di diversi interventi finalizzati a garantirne la conservazione e per quanto possibile, la fruizione. A seguito del sisma del 21.08.2000 sono state completamente rifatte le coperture; nel corso del 2006, nell'ambito degli interventi di tutela e valorizzazione architettonica e paesaggistica dell’iniziativa comunitaria Leader+ sono stati realizzati i lavori di restauro e risanamento conservativo del muretto di recinzione del portale d’ingresso e della “scena architettonica”, quest’ultima completamente obliterata dalla vegetazione spontanea. Nell’insieme l’intero fabbricato necessita di interventi organici di restauro e di manutenzione sia all’esterno, sugli intonaci e sui serramenti lignei totalmente deteriorati, che all’interno, dove gli interventi eseguiti nel corso del ‘900 per adattare i locali alle nuove esigenze d’uso, aperture di varchi tra gli ambienti, elevazione di tramezzi, pavimenti e rivestimenti murari, hanno in parte alterato l’aspetto originario
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il fabbricato, in conseguenza delle precarie condizioni di manutenzione e per l'assenza di impianti, non è utilizzato.
Al contrario, il giardino, chiuso sul fondo dalla "scena architettonica" costituita dalla scala a forbice in stile neogotico, è la sede prestigiosa di manifestazioni teatrali, prima fra tutte “La Passiùn di Gesù Crist” del giovedì Santo, spettacoli musicali ed eventi culturali ed enogastronomici legati principalmente alla promozione dell'eccellenza del territorio rappresentata dal vino "Ruché di Castagnole Monferrato" DOCG.