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Attività principali dell'istituzione
SlowMachine si occupa di produzione, programmazione e formazione teatrale.
Dal 2021, è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell'ambito della sperimentazione.
Produce dal 2012 numerosi progetti artistici multidisciplinari, con un attenzione particolare verso la ricerca e l'innovazione e coniugando il linguaggio teatrale con quello video.
Nel 2024 debutta la nuova produzione, dall'ultimo testo di H.Ibsen, "Quando noi morti ci risvegliamo". In coproduzione con Bassano Operaestate festival, realizza nel 2022 l’omaggio al documentarista Giuseppe Taffarel ‘Fazzoletti di terra’e nel 2021 lo spettacolo ‘Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta’. Sempre nel 2021 nasce il lavoro ‘E poi si scioglierà la neve’ sulla figura di Mario Rigoni Stern. Nel 2020 è tra le compagnie selezionate nel progetto “A casa nostra” del Teatro Comunale di Vicenza, Arteven e Teatro Stabile del Veneto ed è partner di Università Ca’ Foscari nel progetto CAD-Comunità Artistiche Digitali. Sempre nel 2020, in coproduzione con Bassano Operaestate, realizza il progetto site specific ‘Al-Jahim’. Nel 2019 realizza lo spettacolo ‘Notti’, ispirato al racconto ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij, ‘Piccole pratiche di resistenza civile’ e il progetto ‘Voci e Tempesta’. Nel 2018 nasce il progetto site-specific ‘Dendrocronologia-i custodi del tempo’ e, per la Fondazione Dolomiti Unesco, cura la regia di ‘9x1=Dolomiti’. Nel 2017 vince il bando ANCI RiGenerAzioni Creative, con il Comune di Belluno, e il bando MigrArti del MiBACT che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo ‘HOME’. Debutta inoltre ‘Lo Zoo di Vetro’. Nel 2016 vince il bando FUnder35. Nel 2013 produce lo spettacolo ‘Il Giardino delle Rose’ e nel 2014 la performance ‘Primo Canto per Voce e Tempesta’. Nel 2012 vince il bando di residenza di C32 Performing Art Workspace di Marghera che ha portato alla realizzazione di ‘VideoDran’, progetto d’esordio della compagnia.
Realizza dal 2014 la stagione teatrale Belluno Miraggi presso il Teatro Comunale di Belluno e, dal 2018, il festival Vertigini, festival di arti performative realizzato presso lo spazio Hangar 11 che SlowMachine sta riqualificando per trasformarlo in teatro.
La compagnia porta avanti inoltre progetti di formazione teatrale.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA
RACCOLTA FONDI
Raccolta aperta
FASE ATTUATIVA
Raccolta fondi
IMPORTO 10.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
SlowMachine grazie a questa raccolta vuole sviluppare e far crescere la sua attività, portando avanti i progetti di produzione, di programmazione, di formazione e rigenerazione urbana. In particolare, attraverso questa campagna si sosterranno:
- La realizzazione di nuove produzioni artistiche che puntano sulla multidisciplinarietà e sullo sviluppo di nuovi linguaggi sulla scena, incrementando anche momenti di condivisione partecipativa dei processi di creazione con la comunità bellunese;
- I progetti di programmazione e ospitalità organizzati da SlowMachine, in un'ottica di implementazione e innovazione dell'offerta culturale e artistica sul territorio bellunese, puntando sempre più su artisti internazionali di alto profilo, ospitando anche momenti laboratoriali, di incontro e confronto;
- La riqualificazione dello spazio Hangar11 presso l’ex-caserma Piave di Belluno, contribuendo al processo di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura, sviluppando inoltre una sezione dedicata alle residenze artistiche, mettendo a disposizione lo spazio Hangar11 allo sviluppo di giovani creativi e della loro ricerca.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA
RACCOLTA FONDI
Raccolta chiusa
FASE ATTUATIVA
Fine Lavori
IMPORTO 4.000,00 €
DESCRIZIONE INTERVENTO
SlowMachine, a partire dall’Otello di W. Shakespeare, gettando uno sguardo alla Cipro contemporanea alle sue contraddizioni politiche e sociali, passando attraverso la dimensione virtuale e dei mezzi di comunicazione di massa, vuole realizzare una nuova produzione multimediale che cercherà di indagare le tecniche di manipolazione della realtà.
Il reale come fulcro traballante e fragile dove ogni differente punto di vista può metterne in discussione il significato e dove le nuove tecnologie possono entrare creando un cortocircuito che rende tale concetto ancora più sfuggente. La dimensione del dubbio allora emerge inesorabile in un inospitale clima di tensione che può sconfinare nel dramma, tanto nell’opera di Shakespeare, quanto nella contemporaneità. Centri di riflessione saranno: la manipolazione della realtà, il contesto dell’isola di Cipro, la tematica dei migranti e il femminicidio. Il personaggio di Iago come nucleo centrale di questa riflessione.
Il primo step di questo lavoro è stato realizzato nel marzo 2021 all’interno del progetto laboratoriale “CampusLaFucina–Recitazione tra Video e Teatro–Uno studio su Shakespeare” in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. Il percorso di alta formazione è stato condotto da Rajeev Badhan regista e attore di SlowMachine, Pau Palacios regista e attore della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano, dalla casting director e attrice Stefania de Santis. Il percorso rientrava nelle attività del Modello Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione. Secondo step del lavoro è stato presentato a settembre 2021 nel corso del Festival Vertigini a Belluno all’interno del progetto dell’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con Bassano Operaestate Festival, “CAD-Comunità Artistiche Digitali”, dove sono stati maggiormente focalizzati i temi centrali di riflessione e gli strumenti e le tecnologie che serviranno a portare avanti l’indagine attraverso delle specifiche action research con professionisti di vari ambiti, nell’ottica di sviluppo di un progetto multimediale live, che possa abbattere le barriere del “luogo teatrale”.
NOTE Intervento archiviato