Attività principali dell'istituzione
La Compagnia ADARTE è un organismo di produzione della danza contemporanea sostenuto dalla Regione Toscana dal 2002 e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 2006. Sono le direttrici artistiche della compagnia Francesca Lettieri e Paola Vezzosi. ADARTE collabora stabilmente dal 2003 con la Città del Teatro di Cascina ( Pi), con l'Assessorato all'istruzione del Comune di Firenze, con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Siena e Poggibonsi, con Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Teatro della Toscana-Firenze, Fondazione ELSA Culture Comuni, con l’Università degli Studi di Siena, con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni (Firenze) e con SPAM Rete per le arti contemporanee (Porcari-Lucca). Le produzioni della Compagnia sono state presentate nei più importanti festivals e teatri d’Italia nonché in molti paesi europei (Spagna, Franci, UK, Germania, Belgio, Albania) ed extra-europei (Israele, Messico, Brasile, Canada).
ADARTE ha ideato e cura due importanti festivals della scena toscana e italiana , dedicati alla danza contemporanea: Moving Stories-Festival di Danza e Letteratura giunto alla sua V edizione e Ballo Pubblico Festival Internazionale di Danza Contemporanea in Spazi Urbani giunto alla sua XI edizione.
Per l’edizione 2021 il Festival Ballo Pubblico, ha vinto il bando ABITANTE indetto dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, inoltre la compagnia è risultata assegnataria del progetto WOMEAN MADE (finanziato come progetto speciale dal Ministero della Cultura Italiano) un progetto di valorizzazione, diffusione e implementazione della produzione coreografica femminile internazionale in collaborazione con alcuni importanti teatri e centri culturali in Israele, Messico, USA, Vietnam, Grecia e Portogallo che ospiteranno l’evento.
La mission della Compagnia è quella di creare un pensiero sulla danza contemporanea come arte del corpo e come atto di coraggio che occupa lo spazio e che si assume la responsabilità di comunicare piuttosto che di intrattenere, di “essere” piuttosto che di “apparire”, imponendosi secondo un linguaggio mai scontato e ispirandosi alla necessità di promuovere una cultura etica e democratica.