Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’archivio storico comunale di San Daniele del Friuli, costituito da una documentazione che testimonia l’attività dell’antica Comunità di questa terra dal XIII al XIX secolo, si conserva nella Biblioteca Guarneriana.
L’archivio comprende una notevole quantità di documentazione afferente anche all’archivio plebanale di San Michele, ipotizzando che tale commistione sia dovuta al fatto per lungo tempo entrambi gli archivi furono depositati presso la chiesa parrocchiale.
Nel 1751 avviene la soppressione della più che millenaria istituzione del Patriarcato d’Aquileia; la comunità sandanielese vede la propria giurisdizione sotto lo stretto controllo veneziano. Il 26 aprile 1783 il Capitano della Comunità individua nella persona di Girolamo Colutta, già bibliotecario, il nuovo riordinatore delle scritture pubbliche. Il Consiglio emana delle direttive precise che si orientano verso la sfera operativa e metodologica. Si manifesta un’evidente spinta razionalizzatrice e di rilevante concretezza sul pian archivistico. Affiora l’impostazione tecnica dell’orientamento per materia o secondo il “principio di pertinenza”, al quale era pervenuta l’elaborazione della dottrina archivistica largamente applicato nella seconda metà del 700. Il Colutta crea una lunga serie di filze, poi cucite in tomi, che vengono distinti da un titolo individuale indicante genericamente la materia di riferimento contenuta in ciascuno di essi. Applica sistematicamente la disposizione degli atti in ordine cronologico. Costituisce infine 144 volumi rilegati, numerandoli con cifre romane, provvedendo alla cartulazione di 94 pezzi, alla stesura dell’indice sommario all’interno di alcuni volumi. Nel 1789 i volumi vennero rilegati e definitivamente collocati nella sala della biblioteca.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il grado di dispersione delle carte d’archivio del fondo Colutta, a partire dal riordino e dalla definitiva collocazione nel 1789 dei 144 tomi rilegati, è praticamente nullo. La Comunità di San Daniele, che ha sempre protetto e conservato i codici guarneriani, ha di fatto usato la stessa cura dell’archivio, che peraltro, se per noi ha una funzione prettamente storica, allora di fatto era importante per i contenuti giuridici degli atti conservati.
L’archivio documenta la storia di tutte le istituzioni più importanti della Comunità, gli edifici religiosi, il Monte di Pietà, i conventi, la comunità ebraica, le confraternite, i beni comunali, i processi, la sanità, le acque ei boschi. E’ una autentica e straordinaria miniera di notizie per la ricostruzione della storia locale e di tutta la zona collinare.
Purtroppo il tempo non è passato senza provocare qualche danno, il recente sopralluogo ha evidenziato la presenza di alcune muffe attive e danni consistenti alle legature di 11 volumi, come documentano le foto in allegato della proposta di restauro.
Le frequentissime, se non quotidiane, richieste di consultazione da parte di studiosi del fondo in oggetto, e la necessità di eliminare l’attacco di muffe, rendono necessario e urgente l’intervento di restauro.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
mercoledì: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
sabato: dalle 15.00 alle 18.00
Solitamente la Sezione Antica è chiusa durante il mese di agosto.
La consultazione dei documenti appartenenti al Fondo Antico avviene, preferibilmente su appuntamento, nelle giornate di apertura al pubblico della Sezione.
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