Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Porta inferiore e d’ingresso dell’antico borgo medioevale di Capocastello, detta "Porta dei Santi", in quanto raffigurante nella parte superiore, i tre Patroni, i Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano i cui corpi furono ritrovati nei pressi della Basilica a Loro intitolata sul Viale San Modestino.
La Porta dei Santi, originariamente detta Porta del Piede “Porta de Pede” perché nei suoi pressi vi era la dogana, è la prima porta ad essere documentata già nel febbraio 1162 e per la sua posizione è la più importante di tutte e per questo detta anche Porta Maggiore.
Capocastello presentava cinque porte di accesso: Porta dei Santi, Porta del Capo, Porta Mazzocca Porta Girone, e Porta dell'Acqua.
Come tutti i borghi medioevali cinti da mura difensive Capocastello è caratterizzato da vicoletti, strette scalinate, piazzette, chiesette e basse case una a ridosso dell'altra.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’ultimo intervento di restauro ha permesso di arrestare il degrado, ma il lungo periodo intercorso (circa 20 anni), ha ripresentato gli stessi problemi, consistenti principalmente in:
Sollevamenti della pellicola pittorica;
Deposito di polveri e prodotti carbonosi dovuti essenzialmente all’inquinamento, di cui risulta interessato l’intero affresco;
Distacco dell’arriccio dal supporto murario e dell’intonachino dall’arriccio;
Efflorescenze saline con conseguente caduta del colore su buona parte della superficie pittorica;
Fenomeni di assorbimento di umidità atmosferica con deposito di sostanze inquinanti;
Presenza di pietre a vista nella parte inferiore prospettante su piazza Municipio e sulla parte posteriore dell’arco, circostanza che espone il manufatto all’assorbimento dell’acqua piovana e, come conseguenza, alla formazione continua di sali
La copertura, realizzata ad una sola falda con pendenza verso Piazza Municipio, appare fortemente compromessa dalla presenza di vegetazione infestante, riscontrabile oramai anche sulla struttura stessa.
Inoltre tale copertura, aggettando solo sull’affresco, lascia scoperta la parte posteriore dell’arco che, essendo dilavata dall’acqua piovana, risulta essere il lato più esposto a fenomeni di assorbimento e di erosione della muratura, anche per la mancanza di buona parte dell’intonaco originario, come si evidenza nella documentazione fotografica.
L’ancoraggio poi di cavi di diverse reti tecnologiche, oltre ad inestetismi evidenti, contribuisce alla creazione di fessure e microfratture con il gelo, nel periodo invernale, contribuisce ad aumentare, con conseguente danno per tutta la struttura, affresco compreso. Per quanto su detto appare necessario intervenire con operazione appropriate che di seguito si elencano.
Il presente intervento prevede dunque due operazioni:
opere murarie: ristrutturazione della struttura portante della porta, tramite rifacimento della copertura in cocci originale e l'intonaco ornamentale;
opera di restauro affreschi: operazioni conservative e di ripristino dei disegno irginali portsando alla luce l'affresco originale posto sulla Porta.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Sempre accessibile