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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'edificio poggiante sul basamento oggetto dell’intervento (Torre del Guinigi), attualmente usato come campanile della chiesa parrocchiale, risale ai primi anni del '400 (1404), quando Paolo Guinigi, Signore di Lucca, acquistò Ortonovo dai Visconti.

La costruzione, di forma circolare con maschio murario portante in muratura di pietrame locale con quattro livelli fuori terra ed altezza misurata dallo spiccato roccioso del basamento di circa 25 mt., con sporti a mensola molto accentuati per la difesa piombante è conclusa da un tamburo coronato da una calotta rivestita di squame di aggiunta successiva. La Torre faceva parte di un Castello che sorgeva nel sito attualmente occupato dalla chiesa, di esso rimangono tracce di antiche mura, solo nel lato del torrione rivolto verso la Chiesa di S. Lorenzo. Lo smembramento del castello e la conseguente edificazione della chiesa si può datare in un periodo che va dal 1621 al 1645.

Al suo interno lo spazio è suddiviso per i primi tre livelli con un impalcato ligneo mentre per gli ultimi livelli si tratta di apparati voltati. In particolare: il penultimo consiste in una robusta volta a ombrello che sorregge il vano dell’orologio ed assumeva la funzione di vano sotto il piano di gronda sommitale, mentre l’ultimo livello si tratta di un semplice apparato voltato in laterizio molto sottile. Quest’ultimo probabilmente coevo alla destinazione nolare della torre con la costruzione del corpo sommitale che ricalca la proiezione dei maschi murari sottostanti dotato di ampie aperture su due livelli orientate secondo i punti cardinali principali che porta a sua volta una cupola di forma allungata con finiture e materiali tipici delle costruzioni della Liguria di levante.

La parte militare relitta si conclude con il cammino di ronda sommitale, da cui non traspaiono informazioni circa la presenza di merlature sommitali, probabilmente rifuse con la creazione della copertina in mattoni a coronamento della balaustra realizzata con elementi in laterizio di diversa fattura rispetto a quelli impiegati nei beccatelli che sorreggono le mensole dell’aggetto posto a coronamento sommitale.

In corrispondenza del fronte sud-est è facilmente leggibile la presenza di un lacerto murario relitto di un vecchio allineamento con tutta probabilità costituito dal profilo dell’antico castello. Sempre nel medesimo fronte è ben visibile il taglio operato al fine di migliorare le caratteristiche tecnico dimensionali della strada di attraversamento del borgo e per la costruzione dell’adiacente complesso religioso. Il taglio è stato effettuato direttamente sul banco di roccia su cui poggia tutto l’impalcato della torre.

La calotta della cupola sommitale che ospita le bucature del secondo livello è coperta con un tipico manto a squame di lastre di ardesia secondo una tipologia di posa molto diffusa non solo nell’ambito ligure, ma anche nell’alta Toscana e Isole.

Informazioni sullo stato della conservazione

Da un esame del paramento murario si notano le risultanze di un precario intervento di restauro architettonico attuato con profusione di utilizzo di malta poco rispettosa del reale andamento dei conci. Tanto da riconoscere ampie parti delle stuccature sovrammesse al livello delle pietre (in prevalenza arenacee di cava con apparecchiatura muraria casuale e caotica con giunti di larghezza variabili senza presenza di ricorsi e/o listellature).

L’area di intervento comprende la porzione residua di basamento che non è stata inclusa nell’intervento del 2019; il fronte affacciante sulla Piazza di  sopra.

Il paramento in muratura di pietrame locale impostato sulla massa rocciosa coperta da porzioni di terra mobile, risulta poco profondo e ad oggi presenta gravi mancanze e decoesioni che possono lenire e compromettere l’intero apparato di contenimento nonché la sicurezza degli abitanti.

Anche al relitto superiore accostato al maschio murario della torre, al quale sono stati riservati in passato fittizi interventi di stilatura che hanno invaso in maniera non uniforme la struttura nascondendone l’apparecchiatura muraria e non portando benefici alla stabilità della stessa, necessita di mirato intervento di consolidamento dell’apparecchiatura muraria.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La struttura è liberamente aperta al pubblico

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 37.821,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Interventi:

Pulizia del paramento murario con lavaggio ad acqua e biocida

Rimozione delle parti resistenti delle croste con spazzole e modesti attrezzi manuali

Sarcitura e sigillatura dei giunti con malta della solita composizione e grana di quanto rilevato in opera, ottenuta mediante specifico dosaggio di malta in calce idraulica mischiata a scheletro in lapideo arenaceo (ovvero altra tipologia già presente) e spugnatura finale al fine di mettere in rilievo la componente litoide della malta

Iniezioni di malta fluida per gravità all’interno del paramento murario in consolidamento, così da migliorare la connessione della componente strutturale con retrostante banco roccioso

Interventi di sostruzione muraria finalizzata al recupero della continuità del paramento in corrispondenza della grossa mancanze mediale precedentemente descritte. Tali interventi realizzati con lo stesso litoide in opera prevedono il riallettamento dei piani di posa e del recupero della recedente configurazione dell’apparecchiatura muraria

Realizzazione di sistema di consolidamento con tirantini di lunghezza massima 150 cm diam. asta 12/14 mm rosetta sommitale diam. 6-8 cm opaca. Tali tirantini in quantità del 30% del numero totale, saranno posti agli estremi di una maglia ideale di quadrati con passo 100x100 cm nonché nelle diagonali interne in modo da garantirne l’impiego razionale ed ordinato. La perforazione verrà eseguita a sola rotazione e la barra d’acciaio zincata a caldo (S235JR) sarà posta in opera con adesivo chimico bicomponente in modo da garantire un’idonea tenuta della porzione terminale della barra che dovrà penetrare in banco roccioso immediatamente riscontrabile a ridosso del paramento oggetto di consolidamento.


NOTE Intervento archiviato