Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L’esistenza del Comune di Camerino è attestata sin dall’anno 1000. Il documento più antico conservato in archivio è del 1207.
Nel sec. XII, Camerino è libero Comune con un proprio Governo consolare. Dopo il passaggio alla parte guelfa il Comune divenne, nel 1240, sede della legazione pontificia.
Dopo la distruzione operata nel 1259 da Percivalle Doria, vicario di re Manfredi, la città venne ricostruita per impulso e sotto la guida di Gentile da Varano, signore della città per concessione di Alessandro IV. I Varano dominarono per oltre tre secoli Camerino e il suo Stato, di cui facevano parte le cosiddette Terre raccomandate di Sefro, Serrapetrona, Esanatoglia e Camporotondo di Fiastrone, trasformando il Comune in Governo signorile.
Nel periodo signorile Camerino ebbe una notevole crescita economica a cui si accompagnò un rilevante sviluppo demografico e la trasformazione urbanistica che, rivide l’impianto medievale impostato su tre terzieri.
Nel 1515, Giovanni Maria Varano ricevette l'investitura dello Stato ed il titolo di duca da Leone X. Dopo una breve unione con il Ducato di Urbino, grazie al matrimonio tra Giulia Varano e Guidobaldo della Rovere, il Ducato stesso passò a Pier Luigi Farnese. Nel 1545 fu sotto il dominio diretto della Santa Sede che vi inviò un legato nella persona del cardinale Durante de Durantis, cui si deve la completa riorganizzazione dello Stato su basi rigidamente accentrate. Il passaggio alla Santa sede comportò anche una totale revisione del sistema giudiziario, inizialmente affidato al Podestà, poi a i luogotenenti dei legati e, dal 1545, sottoposto alle costituzioni egidiane.
Nel Diciassettesimo secolo lo stato di Camerino fu diviso i tre Vicaricati di cui facevano parte oltre 100 comunità
Durante l'occupazione Francese il Municipio di Camerino fu aggregato al dipartimento del Tronto. Dopo una breve occupazione austrica la città torno, con la Restaurazione, sotto il controllo dello Stato pontificio.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’archivio storico del Comune di Camerino è conservato presso la locale sezione di Archivio di Stato. Conserva documentazione dei secoli XIII-XX, composta da 4548 pezzi tra buste e registri, oltre a 190 pergamene (1240-1822).
Il fondo è articolato in:
Sezione di antico regime, 1207 – 1808, pezzi 1355
Periodo napoleonico, 1808 – 1815, bb. 83
L'Archivio ha subito gravi danni in varie vicende cittadine come il sacco del 1259, quello del 1499 ed il terremoto del 1799; per tali motivi manca, salvo alcuni documenti isolati, la documentazione cartacea anteriore al sec. XVI. L'Archivio fu riordinato verso i primi del secolo, con criteri non sempre ortodossi, dal segretario comunale, che ne redasse anche l'inventario per gli anni anteriori al 1808. Il resto della documentazione, dal 1815 in poi, è suddivisa nelle categorie e classi in vigore nelle varie epoche.
Sono presenti più strumenti inventariali, tra cui regesti delle pergamene.
L’archivio novecentesco e contemporaneo è depositato in outsourcing presso una azienda della Provincia di Ancona. Presso il palazzo comunale, ora reso inagibile dagli eventi sismici, si conservava la sola documentazione necessaria alle pratiche correnti, oltre all’intero archivio dello Stato civile.
Dal 1989 il comune ha avviato un intervento di meccanizzazione dei dati anagrafici ed oggi abbiamo tutte le registrazioni successive a quella data disponibili informaticamente. Invece, per quanto riguarda la documentazione antecedente (atti di nascita, fogli di famiglia, atti di morte, ecc.) è ancora necessario consultare schede e registri cartacei, che sono rimasti al piano terreno del palazzo comunale, all’interno della zona rossa. È evidente come l’evento sismico ha messo in luce quella che in realtà era già una difficoltà se non una carenza, che fa emergere da un lato le difficoltà gestionali amministrative e, dall’altro, gli altissimi rischi di perdita e dispersione di atti e documenti fondamentali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 18